Nuove regole per l'integrazione degli alunni stranieri

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26/02/2014

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha emanato le nuove “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” che costituiscono l’aggiornamento dell’analogo documento emanato la prima volta nell'ormai lontano 2006.

A otto anni di distanza dalla prima stesura, escono dunque nuove norme che guardano agli alunni con cittadinanza non italiana sotto una nuova luce, tenuto conto di uno scenario profondamente mutato rispetto al passato.

Il numero degli alunni con cittadinanza non italiana è passato infatti dai 430.000 del 2006 agli oltre 800.000 di oggi (vedi oltre), ed è cambiata anche la loro distribuzione, che si è progressivamente spostata dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo e secondo grado.  

Nelle precedenti Linee guida l’attenzione era rivolta soprattutto ai bambini, in quanto essi erano stati i primi ad affacciarsi al sistema scolastico. Oggi invece non può più essere tralasciata la questione degli adolescenti, di come aiutarli nelle scelte, né degli adulti che vogliono continuare a studiare, con l’aiuto ad esempio dei corsi serali. 

Nuove norme per una scuola che cambia

Le nuove Linee guida illustrano il nuovo contesto, scolastico e sociale (incluso il nodo dell’acquisizione della cittadinanza), attraverso il quale avviene l’integrazione degli alunni di origine straniera e propone una rassegna di indicazioni operative – che riguardano i temi dell’accoglienza, dell’iscrizione, del coinvolgimento delle famiglie, della valutazione e degli esami,  dell'orientamento scolastico, della formazione del personale scolastico, del contrasto ai ritardi scolastici, del plurilinguismo - per aiutare le scuole in questa direzione.

In questo senso il documento si inserisce nel solco di una “normativa partecipata” che, lungi dal dettare regole “dall’alto”, si propone al contrario come veicolo di disseminazione e condivisione delle buone pratiche già messe in atto dalle scuole stesse per accogliere ed accompagnare in modo ottimale i sempre più numerosi ragazzi di origine straniera che le frequentano.

Il Comitato Italiano per l’UNICEF, impegnato con la campagna Io Come Tu nell’affermazione del principio di eguaglianza dei diritti di tutti i minorenni - non ultimo il diritto all’istruzione - non può che accogliere positivamente la notizia, augurandosi che questo strumento possa contribuire a migliorare la qualità dell’istruzione e la quotidianità di tutti gli studenti.

Nota sui dati statistici

Secondo i dati diffusi dal MIUR nello scorso ottobre, nell’anno scolastico 2012/2013 il numero degli alunni con cittadinanza non italiana è stato pari a 786.650, con il Il 47,2% degli studenti stranieri nato in Italia (quota che saliva al 79,9% nella scuola dell’infanzia e al 59,4% in quella primaria). 

Nel medesimo anno scolastico, il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana era concentrato nella scuola primaria (276.129); a seguire, la secondaria di II grado (175.120), quella di I grado (170.792) e la scuola dell’infanzia (164.589). 

La Lombardia era la regione che ospitava il maggior numero di alunni con cittadinanza non italiana (191.526), seguita dal Veneto (91.867), dall’Emilia-Romagna (90.286), dal Lazio (75.338) e dal Piemonte (73.914).
 
 
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29 giugno 2014 - All’interno delle nuove “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri” il MIUR  ha inserito le indicazioni relative alla documentazione che i genitori di alunni stranieri devono presentare insieme alla domanda, ai fini dell’iscrizione dei figli.
 
Sebbene nelle Linee guida venga ribadito in più punti come l’irregolarità dei genitori non possa compromettere in alcun modo il diritto dei figli all’iscrizione scolastica, nella Parte II, paragrafo 2.2. delle Linee guida compariva la richiesta di esibire e allegare alla domanda di iscrizione il permesso di soggiorno rilasciato all’alunno o ai suoi genitori (a seconda che il minore abbia più o meno di 14 anni).

Tale richiesta, grazie al sollecito dell’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) che ha ricordato come fosse inutile e discriminatoria, è stata successivamente rettificata dal MIUR che, nell’emanare un avviso esplicativo, ha specificato trattarsi di un mero errore di trascrizione essendo più volte ribadito nel corpo delle stesse Linee Guida come l’irregolarità dei genitori riguardo al possesso del permesso di soggiorno non possa in alcun modo compromettere il diritto degli alunni all’iscrizione scolastica.
Documenti disponibili

Scarica le Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri (febbraio 2014)pdf / 1.17 Mb

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26/02/2014

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