Verona

Verona: Michela ci racconta la Pigotta UNICEF

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16/07/2014

Buongiorno, mi chiamo Michela sono l’educatrice del Centro di Servizio “Casa Albergo” di Zevio. Voi sapete come nasce una Pigotta dell’UNICEF? Con la disponibilità di tante persone e la collaborazione di tante mani. Parlo soprattutto di quelle preparate dalla nostra struttura gestita dalla Fondazione OASI.

Infatti è dal lontano 2006 che gli anziani, le volontarie ed io, con molto orgoglio prepariamo queste speciali bambole. 
Gli anziani della struttura, sia nonni che nonne iniziano mesi prima con l’imbottitura delle sagome dei corpi, poi…pensano a che abitini far realizzare alle nostre bravissime volontarie e di conseguenza scelgono il colore che più si adatta ed abbina al vestitino e preparano i fili di lana alla giusta misura per fare le folte capigliature. 

Negli anni scorsi c’era qualche nonna con la passione dell’uncinetto che preparava delle variopinte gonne, dei berrettini, le sciarpe o gli scialli, ma ogni anno le Pigotte sono diverse e come la moda… cambiano stile, in base all’aiuto che abbiamo ed alle persone che ci offrono la loro disponibilità.

A noi piace realizzare anche dei maschietti ed anche delle Pigotte particolari e di altre etnie, e così abbiamo preparato delle ballerine di danza del ventre, delle indiane con tanto di sari, delle mamme africane con il loro bimbo appeso sulla schiena, delle scolarette con tanto di grembiule e cartella, delle cinesine, una sposina con la pelle color cioccolato, e poi il Presidente Obama in persona, delle nonnine con tanto di occhiali da vista, dei ragazzini Scout, e poi…Pinocchio, Cappuccetto Rosso, un alpino, una pasticcera….e tantissime altre…veramente tantissime. 

Un altro bel momento nella preparazione delle Pigotte è il loro “battesimo”. Infatti quando ne abbiamo una decina o più pronte dobbiamo compilare le carte d’identità le nostre signore esprimono le loro idee in fatto di nomi. A volte dicono un nome guardando il viso della Pigotta in questione, altre volte invece scelgono il nome che avrebbero dato ai loro bambini, ed alcune volte escono dei nomi molto fantasiosi.  

Durante un inverno hanno collaborato al nostro laboratorio pomeridiano, alcuni allievi della scuola primaria di Zevio, insieme alle loro mamme. Inoltre in vari anni il gruppo animazione, formato da ospiti, volontarie ed io, si recava personalmente alla scuola primaria di Zevio, di solito prima di Natale, per mostrare le Pigotte realizzate in quel periodo, ed i ragazzini ne adottavano una per classe. 

Durante questi incontri ogni anziano aveva in braccio 2 o 3 Pigotte e le mostrava agli studenti, descrivendo il nome e le caratteristiche delle bambole, per esempio: «Lei si chiama Violetta, è francese ed ama la musica».
Oppure: «Questo è Giorgio ed è un terribile birbante ed a volte dice le bugie!».

Nel corso del 2013 abbiamo preso parte attivamente all’evento organizzato dall’UNICEF sulla dichiarazione dei Diritti dell’Infanzia, collaborando con le biblioteche della provincia di Verona. Presso la biblioteca di Zevio abbiamo offerto ai cittadini del territorio un laboratorio di preparazione delle nostre amate Pigotte, al quale ha partecipato un discreto numero di mamme e bambini, e con l’aiuto di tutti siamo riusciti a realizzare una quindicina di bambole che sono poi state adottate la settimana successiva durante il reading dei diritti. 

E nel dicembre 2013, con le Pigotte realizzate, abbiamo decorato l’albero di Natale della casa di riposo, ed i visitatori familiari o dipendenti che frequentano la struttura le hanno potute vedere ed adottare…per qualcuno è stato un amore a prima vista. 

Una ragazzina dopo aver scelto una Pigotta per sé, ha visto la sua mamma che ne guardava un’altra per lei, che le piaceva veramente tanto, ed ha subito preso una decisione dicendo: «Mamma te la regalo io coi miei soldini!». Ha aperto il suo portamonete e l’ha adottata per la sua mamma.

Negli anni passati son accadute tante belle cose. Abbiamo delle ragazzine che son diventate grandi ed ogni anno son venute ad adottare una delle nostre Pigotte: ne hanno ormai una collezione nella loro camera. Una delle nostre Pigotte è volata come regalo anche in Australia ed un’altra è stata messa in premio nella tombola di un autoraduno di Maggiolini: ormai siamo internazionali!

Per il mese di maggio abbiamo anche ricevuto una richiesta molto particolare: preparare 12 Pigotte tutte uguali, da regalare come bomboniera per la cresima di un ragazzo, e lui stesso ha scelto come dovevano essere abbigliate ed ha chiesto che avessero il viso che gli assomigliasse il più possibile, e nella foto si può vedere il festeggiato con le sue Pigotte.

Devo dire che è stata veramente una bella idea. Così pian piano, nel periodo dal 2006 al 2014 abbiamo realizzato un totale di 542 Pigotte, sempre con lo stesso entusiasmo, creatività e fantasia.

Ora abbiamo già un sacco gigante, pieno di ovatta, in magazzino che ci aspetta per l’inizio del laboratorio…e chissà che belle che saranno anche le prossime.

L’educatrice Corradi Michela

16/07/2014

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