Il "Santa Chiara" di Trento nominato Ospedale Amico dei Bambini

3 minuti di lettura

03/02/2015

30 gennaio 2015 - Il presidente del Comitato Italiano per l'UNICEF Giacomo Guerrera ha consegnato oggi ai vertici dell'Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari (APSS) di Trento la pergamena di riconoscimento del "Santa Chiara" quale Ospedale amico del bambino

La cerimonia di oggi chiude un percorso iniziato a fine 2009, che ha permesso al Santa Chiara di raggiungere lo standard richiesto dall'UNICEF per l’accreditamento. Questo riconoscimento si inquadra nel più ampio processo di qualificazione dell’assistenza alle madri e ai neonati in un’ottica di collaborazione e di integrazione dei punti nascita e delle strutture territoriali della provincia di Trento.

L’Iniziativa «Ospedale amico dei bambini» è un progetto globale promosso da oltre 20 anni da UNICEF e Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per promuovere, proteggere e sostenere l’allattamento materno e la corretta alimentazione infantile all’interno delle strutture sanitarie. 
 
Un ospedale è riconosciuto «Amico dei bambini» quando non permette la pubblicità e la promozione dei sostituti del latte materno, di biberon, tettarelle, ciucci e paracapezzoli, quando mette in atto interventi efficaci di informazione e sostegno ai genitori, quando informa e sostiene anche le madri che non allattano al seno e quando promuove e sostiene il naturale decorso del travaglio e del parto. 
 
Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, il direttore generale dell’APSS Luciano Flor, l'assessore provinciale alla Salute e solidarietà sociale Donata Borgonovo Re, la neonatologa e responsabile del progetto Anna Pedrotti. 
 

Dati di eccellenza nella promozione dell'allattamento al seno

«Il livello dell’assistenza offerta da questa struttura sanitaria raggiunge livelli di eccellenza nella promozione, nella protezione e nel sostegno dell’allattamento materno» ha sottolineato il presidente dell'UNICEF Italia, Giacomo Guerrera. «L'ospedale Santa Chiara di Trento mostra quanto ancora oggi in Italia, grazie all’impegno e alla professionalità degli operatori del percorso materno infantile, possono essere messe in pratica le attività necessarie per offrire un'ottima assistenza e mantenere al centro dell'attenzione il benessere psicofisico di mamme e neonati».
 
All’ospedale Santa Chiara nel 2014 il contatto pelle-a-pelle tra mamma e neonato al momento della nascita è stato realizzato per l’81.5% dei parti, anche dopo taglio cesareo, e i neonati sono rimasti insieme alle loro mamme durante tutta la degenza nel 68.1% dei casi (in alcuni casi la separazione dalla mamma si è resa necessaria per motivi medici o per scelta dei genitori).
 
L’allattamento materno esclusivo fino alla dimissione ha raggiunto l’88.5%, l’allattamento misto il 9.8% e l’1.7% della madri ricoverate ha scelto di non allattare. Grazie alla banca del latte il 72.1% dei bambini ricoverati in Terapia intensiva neonatale sono stati nutriti solo con latte materno.
 

03/02/2015

News ed Aggiornamenti