Dentro il Sahel. Diario di un breve viaggio in attesa della pioggia / 3

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14/05/2012

La piccola ONU della gente

El Ayoun (Mauritania meridionale, al confine con il Mali) - Ci portano in un orto diffuso, gestito dalla cooperativa di donne Noumew, che usa l’acqua di un pozzo. 

L’energica presidente, Emmatha Mint Sidi, 6 figli già cresciuti, ci spiega che hanno già dovuto riscavare il pozzo due volte, sempre più a fondo, temono di non farcela a coprire i costi del gasolio per la pompa elettrica.

Ma ci mostrano orgogliose gli ultimi resti delle coltivazioni invernali: peperoni, cipolle e melanzane sono ancora in produzione. È uno dei piccoli miracoli del “Comitato per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio”, che raduna rappresentanti locali di vari ministeri, staff locale di 4 agenzie delle Nazioni Unite (l'UNICEF, con funzioni di coordinamento, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, la FAO e il Programma Alimentare Mondiale) e un paio di Organizzazioni non governative.

Le donne della cooperativa Noumew, in mezzo a una tempesta di sabbia  - ©UNICEF Italia/2012/D.Lodi

Le donne della cooperativa Noumew, in mezzo a una tempesta di sabbia  - ©UNICEF Italia/2012/D.Lodi

Li incontriamo in una riunione dal Governatore, che patrocina e sostiene questa alleanza che, con un finanziamento  di 7,5 milioni di dollari della Cooperazione allo sviluppo spagnola, da tre anni si concentra sulla nutrizione e sulla sicurezza alimentare, incrociando e mettendo in sinergia programmi diversi con un forte accento sul lavoro di base, con le comunità più povere ed emarginate, con le donne.

Tanta formazione, screening nutrizionale e terapia della malnutrizione acuta fatti a livello di comunità, così come la distribuzione di alimenti arricchiti con micronutrienti per prevenire la malnutrizione cronica nei bambini, campagne di vaccinazione integrate con vitamina A e vermifughi, microcredito, magazzini di cereali diffusi nel territorio: programmi tutti già sperimentati, ma messi insieme in un pacchetto che alla “fonte” ha le diverse agenzie ONU, ma alla base viene portato avanti da gruppi omogenei di persone delle comunità. 

I risultati erano ottimi fino a prima della siccità, con forti riduzioni dei tassi di malnutrizione cronica (dal 39 al 24 %) tra i bambini, calo della mortalità, aumento record dell’allattamento esclusivo al seno (dal 49 all’86% in due anni!).  

Riunione del Comitato per la nutrizione e la sicurezza alimentare, il Dottor Ahmed Ould Sid’Ahmed Aida  dell’UNICEF, coordinatore del comitato (al centro in bianco) - ©UNICEF Italia/2012/D.Lodi

Riunione del Comitato per la nutrizione e la sicurezza alimentare, il Dottor Ahmed Ould Sid’Ahmed Aida dell’UNICEF, coordinatore del comitato (al centro in bianco) - ©UNICEF Italia/2012/D.Lodi

Ma ora, dice preoccupato il dottor Ahmed Ould Sid’Ahmed Aida, responsabile UNICEF nella regione e coordinatore del programma, «con questa siccità, le prossime indagini nutrizionali mostreranno un quadro sicuramente peggiorato. Soprattutto per i bambini e soprattutto per le comunità più povere e isolate».

Già si parla, per tutta la Mauritania, di un raddoppio dei casi complessivi di malnutrizione acuta (moderata e grave), dai 35.000 attuali a oltre 90.000. E tra questi, sono già 5.200 i casi di malnutrizione acuta grave: entro dicembre 2012, si prevede supereranno i 12.000.

 

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14/05/2012

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