Siria
A quasi 15 anni dalla rivolta del marzo 2011, l’emergenza in Siria resta tra le più complesse al mondo, con le conseguenze del conflitto che continuano a plasmare la vita dei bambini siriani: per la distruzione dei servizi essenziali, un’instabilità perdurante e una crisi economica devastante, disastri naturali ed epidemie ricorrenti. Nel paese, 16,5 milioni di siriani restano in bisogno d’assistenza umanitaria, tra cui 7,4 milioni di bambini, 6,2 milioni risultano sfollati. Se il cambio d’autorità del dicembre 2024 ha portato un cauto ottimismo, violenze intermittenti, tensioni regionali o localizzate persistono, aggravando i bisogni umanitari della popolazione
Una crisi che risente tuttora delle conseguenze provocate dai terremoti in Turchia e Siria del febbraio 2023 - oltre 8,8 milioni i siriani colpiti, di cui 3,3 milioni bambini - e dall’ondata di violenze tra Israele e Libano nel 2024, con 620.000 rifugiati in Siria tra il 24 settembre e il cessate del 27 novembre, di cui circa il 60% bambini. Gli ultimi rivolgimenti del dicembre 2024 aprono nuovi scenari, che offrono una speranza di ricostruzione e di un futuro migliore per bambini, giovani e famiglie siriane.
Allo stato attuale, 1,9 milioni di sfollati e 1,1 milioni di rifugiati siriani sono tornati nelle terre d'origine, di cui rispettivamente 1,1 milioni e 627.000 sono bambini, in aree dove i servizi di base erano già sovraccarichi o gravemente danneggiati. Nel paese, solo il 57% degli ospedali e il 37% dei centri sanitari sono pienamente funzionanti, oltre 15,9 milioni di persone necessitano assistenza medica e 6,4 milioni supporto nutrizionale, tra cui oltre 600.000 bambini affetti da Malnutrizione Acuta.
7,4milioni
Bambini in bisogno di assistenza umanitaria in Siria
16,5 milioni
Persone in bisogno di assistenza umanitaria in Siria
3,3milioni
Bambini siriani vittime dei terremoti in Turchia e Siria
Nel paese, 8,8 milioni di siriani sono colpiti dalla più grave siccità degli ultimi 36 anni, 14,4 milioni sono in bisogno di acqua sicura e servizi igienici di base. Nella crisi attuale, 7,8 milioni di bambini necessitano supporto per l’istruzione, 2,5 milioni di bambini rimangono senza accesso alla scuola, 8.000 scuole necessitano riparazioni. Drammaticamente, più di 6,7 milioni di bambini richiedono servizi di protezione dell'infanzia, incluso di supporto psicosociale e per la salute mentale, contro la violenza su bambini e la violenza di genere.
A fronte di violazioni persistenti e di un diffuso stato di indigenza e vulnerabilità, bambini e bambine restano esposti a seri rischi di lavoro minorile e violenze di genere, matrimoni infantili, sfruttamento e abusi sessuali, o per il pericolo di mine ed ordigni esplosivi e di reclutamento nei gruppi armati. Dopo i 13 anni di conflitto scoppiato nel 2011, già risultavano quasi 14.000 i bambini uccisi o feriti.
Nonostante le nuove prospettive e un rinnovato impegno da parte delle nuove autorità insediatesi dopo la fine del 2024, i bisogni umanitari risultano in aumento, a causa del ritorno di grandi masse di popolazione, di un declino economico perdurante, dei danni alle infrastrutture portati da 14 anni di conflitto e a causa di disastri naturali di diversa natura.
Il terremoto che ha sconvolto Siria e Turchia
Nelle prime ore del 6 febbraio 2023, 2 devastanti terremoti di magnitudo 7,7 e 7,6 della scala Richter hanno colpito il sud-est della Turchia e il nord-ovest della Siria, provocando un disastro di proporzioni colossali: 6,5 milioni i bambini colpiti che restano tuttora in bisogno d’assistenza nei 2 paesi. La risposta dell’UNICEF è stata immediata sia in Siria che in Turchia, per l’assistenza ai bambini e alle popolazioni colpite.
In Siria, più di 8,8 milioni di persone sono state colpite dal sisma, tra cui 3,3 milioni di bambini, con oltre 5.900 vittime e più di 12.800 feriti, tra cui numerosi bambini. Sostanziali i danni ad abitazioni e infrastrutture di base, che aggravano le vulnerabilità preesistenti, con gli interventi d’assistenza dell’UNICEF parte dell’Appello d’Emergenza per il 2024. Nel primo anno dal disastro, la risposta dell'UNICEF ha raggiunto 5,6 milioni di persone, tra cui 3,2 milioni di bambini vittime dei terremoti, nel quadro della più ampia assistenza umanitaria per la crisi siriana.
In Turchia, epicentro del sisma, oltre 7,9 milioni di persone sono risultate in bisogno di assistenza umanitaria, tra cui 3,2 milioni di bambini. Tra le popolazioni colpite, 1,8 milioni di rifugiati, tra cui molti siriani fuggiti dalle violenze in Siria. Per la risposta nel 2024, l’UNICEF ha lanciato un Appello d’Emergenza diretto a raggiungere con interventi integrati le popolazioni e i bambini colpiti dai terremoti, inclusi i rifugiati nel paese. Nel corso del 2023, l'UNICEF ha raggiunto 4,7 milioni di persone tra cui 2,4 milioni di bambini vittime dei terremoti, assicurando servizi e supporto salvavita.
Grazie alla generosità dei donatori italiani, oltre 5.292.400 euro i fondi trasferiti dall’UNICEF Italia nel 2023 per la risposta all’emergenza nei 2 paesi: più di 3.289.100 euro per la Siria, sconvolta oramai da 13 anni di conflitto.
I siriani in emergenza, oltre il terremoto
Nel nord-ovest del paese colpito dal terremoto del 6 febbraio 2023, i Governatorati di Aleppo e Idlib ospitano 6,7 milioni di persone in condizioni di estremo bisogno - quasi il 45% dell’intera popolazione - e rimangono tra i più colpiti da conflitti, sfollamenti forzati e aumento dei prezzi, e dove servizi sovraccarichi restano sotto forte pressione. Nonostante un cessate il fuoco concordato dopo i violenti scontri dell'ottobre 2025, ad Aleppo incidenti di sicurezza e chiusure stradali continuarono a limitare l'accesso umanitario a bambini e popolazione bisognosa.
Nel sud della Siria, la situazione nell’area di As-Sweida rimane instabile, con le tensioni tra forze governative e la comunità drusa che continuano a far registrare scontri intermittenti, la presenza di gruppo armati e attività criminali che minano la sicurezza e l'accesso umanitario. Interruzioni nelle telecomunicazioni e penuria di carburante hanno provocato pesanti ricadute sulla disponibilità di beni e servizi essenziali, con carenza persino di pane e alimenti di base.
In tutto il paese, gli effetti combinati di conflitti, declino economico e crisi climatiche hanno eroso i meccanismi di sussistenza. La continua svalutazione della sterlina siriana, unita alla carenza di carburante, ha portato i costi di cibo e trasporto a nuovi massimi, erodendo il potere d'acquisto delle famiglie e provocando una crescente insicurezza alimentare. Nella situazione attuale, le famiglie ricorrono sempre più spesso a strategie di sostentamento dannose, tra cui il lavoro minorile, il matrimonio precoce e la riduzione dei consumi alimentari.
Per una condizione d'emergenza perdurante, la produzione agricola rimane significativamente al di sotto dei livelli precrisi, mentre una grave siccità colpisce in particolare il nord e il nord-est del paese. A causa dell’emergenza, in Siria 6,2 milioni di persone sono sfollate, 1,4 milioni in campi d’accoglienza e 4,8 milioni in altri insediamenti, altri 3,1 milioni di siriani sono rifugiati in Turchia, Giordania ed Egitto, in condizioni precarie e in bisogno d’urgente assistenza umanitaria.
L’azione dell’UNICEF
Dopo aver operato dal 2015 sulla base dell’approccio integrato Per l’Intera Siria, intervenendo in modo coordinato dall’Ufficio di Damasco, da quello di Amman in Giordania e dall’ufficio di Gaziantep in Turchia, in seguito ai cambiamenti politici e operativi del dicembre 2024, le organizzazioni umanitarie hanno avviato la transizione verso un modello di coordinamento interno al paese, noto come Quadro di coordinamento unificato per la Siria.
Attraverso l'approccio unificato per la Siria, nel 2026 la nostra risposta si concentrerà su interventi salvavita e di protezione, garantendo un accesso equo ai servizi sulla base delle vulnerabilità esistenti, incluso il supporto per le persone sfollate, gli sfollati e i rifugiati di ritorno e per le comunità ospitanti. L'UNICEF manterrà un ruolo guida nel coordinamento umanitario nei settori della nutrizione, dell'istruzione e per l’acqua e igiene, restando attivamente impegnato per la protezione dell’infanzia nel settore relativo.
Nell’assistenza umanitaria, daremo priorità alle aree in più grave emergenza, incluse quelle colpite dalle ultime violenze nel paese, operando al contempo per il rafforzamento dei servizi essenziali, in un’ottica di ripresa nel medio e lungo periodo. La risposta dell'UNICEF sarà guidata dal perseguimento di un nesso tra intervento umanitario, supporto allo sviluppo e costruzione della pace, sulla base del coordinamento con i partner di intervento, le autorità nazionali e la società civile.
Per il 2026, l'UNICEF ha lanciato un Appello d’Emergenza per la Siria che stima necessari oltre 481,4 milioni di dollari, per raggiungere con assistenza integrata 7,3 milioni di persone, di cui 4,8 milioni sono bambini. Attraverso un separato Appello d’Emergenza per i rifugiati siriani, l’UNICEF mira ad assistere nei paesi limitrofi 3,1 milioni di persone, di cui 1,9 milioni bambini, tra rifugiati siriani, altre popolazioni vulnerabili e comunità che li ospitano.
Siria,un bambino e sua madre entrano nella clinica sanitaria mobile supportata dall'UNICEF
Obiettivi e settori di intervento
Per l'unicità del nostro mandato, che collega azione umanitaria e programmazione per lo sviluppo, miriamo a conseguire progressi duraturi per un’intera generazione di bambini siriani, nonostante un contesto operativo altamente complesso ed in rapida evoluzione.
Tra gli obiettivi del 2026, per il settore Nutrizione forniremo consultorio nutrizionale a 1,5 milioni di persone con bambini sotto i 2 anni, monitoraggio della malnutrizione per 1,7 milioni di bambini e terapie di cura per 25.000 bambini con Malnutrizione Acuta Grave e in pericolo di vita. Più di 828.000 bambini riceveranno micronutrienti e circa 691.900 vitamina A, 538.000 donne incinte somministrazione di integratori a base di ferro.
Per il settore della Sanità, il nostro obiettivo è assicurare cure mediche per 2,5 milioni tra donne e bambini nelle strutture sostenute dall’UNICEF, raggiungendo 15.000 tra donne incinte, in allattamento e i loro neonati con visite domiciliari. Quasi 691.900 bambini sotto l’anno d’età beneficeranno di vaccinazioni di routine, 2,9 milioni di adulti con minori di programmi di promozione della salute, incluse informazioni e sensibilizzazione sulle vaccinazioni.
Per Acqua e Igiene, l’UNICEF opera sia per il ripristino e manutenzione delle infrastrutture idriche e igienico-sanitarie sia per le forniture d’emergenza. L’obiettivo per il 2026 è assistere 4,5 milioni di persone con acqua sicura, 1,8 milioni con servizi igienici e 6250.000 con programmi per il lavaggio delle mani. Oltre 785.000 siriani beneficeranno di prodotti essenziali per l’acqua e l’igiene, 290.000 dell’accesso a strutture e servizi d’emergenza.
Per la Protezione dell’Infanzia, sosterremo 18.000 bambini con assistenza individuale, 200.000 tra donne, bambine e bambini contro le violenze di genere. Per i traumi del conflitto, forniremo supporto psicosociale e per la salute mentale a 125.000 tra bambini e adolescenti e assistenza a 900.000 adulti e minori contro i pericoli di ordigni esplosivi, incluso per il sostegno alle vittime. Più di 450.000 donne, uomini, bambine e bambini saranno sensibilizzate sulla protezione dell’infanzia, 65.000 tra madri, padri e adulti con minori sulla genitorialità.
Per l’Istruzione, il nostro obiettivo è assistere 2,6 milioni di bambini con programmi e materiali educativi nelle scuole ordinarie, oltre 598.000 con istruzione informale nei centri temporanei d’apprendimento, formando più di 26.500 tra insegnanti e personale scolastico. Oltre 200.000 adolescenti beneficeranno di formazione mirata su lavoro e cittadinanza, 300.000 di iniziative di mobilitazione sociale a livello comunitario.
Nel corso del 2026, per la Protezione Sociale ssicureremo sussidi in denaro e assistenza sociale per 150.000 persone vulnerabili e, attraverso interventi multisettoriali, raggiungeremo 500.000 persone con piattaforme di confronto comunitario. Oltre 7.400 siriani saranno assisiti con sistemi di riscontro sulle loro esigenze quotidiane, 350.000 con canali sicuri per riportare abusi e sfruttamento sessuale da chi addetto alla loro assistenza.
Risultati raggiunti
Nei primi 10 mesi del 2025, come UNCEF abbiamo operato in Siria attraverso settori integrati di intervento, per una risposta coordinata ed unificata alle molteplici vulnerabilità di cui bambini e famiglie sono vittime nelle diverse aree del paese, incluse le persone sfollate, quelle di ritorno nelle terre d’origine e le comunità ospitanti sfollati e rifugiati.
Nel corso dell’anno, attraverso il settore per la sanità abbiamo fornito assistenza medica a 2 milioni tra donne e bambini, assicurando vaccinazioni di routine ad almeno 356.994 bambini sotto l’anno d’età ed educazione sanitaria a 2,3 milioni di persone. Contro la malnutrizione, abbiamo fornito consultorio nutrizionale a 959.717 persone con bambini sotto i 2 anni d’età, cure salvavita a 8.651 bambini gravemente malnutriti e somministrazione di micronutrienti per 457.073 bambini.
Per l’acqua e l’igiene, abbiamo assistito 3,3 milioni di persone con acqua potabile e per l'uso quotidiano, 503.420 con prodotti essenziali e 1,3 milioni con servizi igienico-sanitari di base, coinvolgendone 429.384 con programmi sul lavaggio delle mani. Per la protezione dell’infanzia, almeno 659.852 bambini ed adulti sono stati assistiti sui rischi di mine e ordigni esplosivi, 1,2 milioni contro abusi e sfruttamento sessuale. Almeno 96.770 bambini hanno ricevuto sostegno psicosociale e per la salute mentale, 13.053 supporto individuale, 209.203 tra donne, bambine e bambini assistenza contro la violenza di genere.
Per l’istruzione, abbiamo fornito aiuti e servizi per la scuola ordinaria per 1 milione di bambini, con altri 268.708 che hanno beneficiato di istruzione informale e 33.909 insegnanti di formazione mirata. Nel corso del 2025, per la protezione sociale abbiamo fornito sussidi d’emergenza in denaro a 47.999 adulti con minori e sussidi regolari a 6.367 bambini con disabilità. Almeno 475.926 persone e 183.755 adolescenti sono stati coinvolte in attività di mobilitazione sociale, 3.458 siriani con sistemi di riscontro sui propri bisogni e per l’accesso ai servizi essenziali.
Nel corso del 2024, abbiamo raggiunto con aiuti e supporto 12,5 milioni di persone, di cui 7,3 milioni bambini, attivando un risposta immediata alle conseguenze in Siria delle violenze in Libano e per i rivolgimenti che hanno portato al cambio di autorità nel paese.
In risposta ai bisogni delle persone in fuga in Siria per le violenze in Libano, e delle vittime delle ostilità nel Nord-Ovest che dal 27 novembre si sono estese fino alla capitale, prima della fine del 2024 più di 21.000 bambini e 7.500 donne hanno ricevuto assistenza medica, oltre 22.600 bambini e quasi 5.400 donne in gravidanza e allattamento supporto nutrizionale. Tra il 27 novembre e la fine del 2024, più di 398.300 persone sono state raggiunte con forniture per acqua e igiene, 55.700 bambini con servizi di protezione, 24.700 con sostegno per l’istruzione.
Considerando l’intera Siria, nel 2024 abbiamo fornito assistenza medica a 2,5 milioni tra donne e bambini e vaccinazioni di routine a 465.809 bambini sotto l’anno d’età. Contro la malnutrizione, abbiamo monitorato le condizioni di 2,3 milioni di bambini e assicurato cure salvavita a 20.882 gravemente malnutriti, fornendo consultorio nutrizionale a 2 milioni persone con bambini piccoli e micronutrienti a 1,5 milioni di donne in gravidanza e allattamento.
Per l’acqua e l’igiene abbiamo assistito 4,6 milioni di persone con acqua sicura, 683.531 con forniture essenziali e 1,8 milioni con servizi igienico-sanitari. Per la protezione dell’infanzia, 536.148 bambini ed adulti sono stati assistiti sui rischi di mine e ordigni esplosivi, 784.940 contro abusi e sfruttamento sessuale. Almeno 188.320 bambini hanno ricevuto supporto psicosociale e per la salute mentale, 11.569 supporto individuale, 175.039 tra donne, bambine e bambini assistenza contro la violenza di genere.
Per il diritto all’istruzione, abbiamo fornito aiuti e servizi per la scuola ordinaria a 520.709 bambini, altri 424.699 hanno beneficiato di istruzione informale, 7.347 insegnanti di formazione mirata. Per la protezione sociale, 192.687 adulti con minori hanno ricevuto sussidi d’emergenza in denaro, 10.600 bambini disabili sussidi regolari per le loro esigenze. Oltre 1,4 milioni di persone sono state raggiunte con attività di mobilitazione sociale, 170.415 con informazioni vitali di prevenzione e per l’accesso ai servizi essenziali.
Attraverso i nostri programmi sul campo, nel corso del 2023 abbiamo raggiunto oltre 15,8 milioni di persone con interventi d’assistenza umanitaria integrata, di cui 10 milioni bambini. Delle persone assistite, oltre 5,6 milioni quelle vittime dei terremoti, tra cui 3,2 milioni di bambini in condizioni di estrema vulnerabilità e bisogno.
Grazie alla generosità dei donatori italiani, l’UNICEF Italia ha trasferito oltre 13.038.500 euro per i programmi d’emergenza dell’UNICEF in Siria e per i rifugiati nei paesi d’arrivo, inclusi 372.000 euro nel 2025. Per il terremoto in Siria e Turchia, oltre 3.289.100 euro i fondi trasferiti per la Siria tra il 2023 e il 2024.
Pagina aggiornata al 17 dicembre 2025
SIRIA - Appello d’Emergenza UNICEF HAC 2026_Dicembre 2025pdf / 588 kb
DownloadSIRIA - Appello d’Emergenza UNICEF HAC 2025_Dicembre 2024pdf / 593 kb
DownloadSIRIA - Appello d’Emergenza UNICEF HAC 2024_Agosto 2024pdf / 658 kb
DownloadSIRIA - 13 ANNI di GUERRA - La Crisi in numeri_15-3-2024pdf / 3.06 Mb
DownloadTURCHIA e SIRIA - Un anno dal terremoto. L'Azione dell'UNICEF_6-2-2024pdf / 1.03 Mb
Download









