L'UNICEF per il Malaria Day 2013: grandi progressi, ma è ora di proteggere gli esclusi

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23/04/2013

Nel 2008 un bambino ogni 30 secondi moriva per malaria; oggi questo tragico evento avviene ogni 60’’.
 
La malaria uccide ancora 660.000 persone ogni anno, molte delle quali sono bambini africani.
 
Una copertura universale con zanzariere trattate con insetticida sotto cui dormire è la chiave per raggiungere risultati contro la malaria – uno dei maggiori killer di  bambini nel mondo, afferma l’UNICEF in occasione del World Malaria Day, la Giornata mondiale contro la malaria, che si celebra ogni anno il 25 aprile.
 

Con le zanzariere, mortalità infantile ridotta del 20%

Insieme alle organizzazioni partner, l’UNICEF si batte e sostiene i governi nell'azione di distribuzione gratuita di zanzariere trattate con insetticida – specialmente quelle "a lunga durata" (3-5 anni). Quando la copertura universale, calcolata in una zanzariera ogni due persone, sarà raggiunta, questa semplice ed efficace barriera potrà ridurre la mortalità infantile del 20%.
 
Nel 2004, nell’Africa Subsahariana c’erano solo 5,6 milioni di zanzariere da letto. Fino a poco tempo fa il prezzo delle zanzariere era troppo alto per la grande distribuzione a causa della scarsa concorrenza tra produttori.
 
Tuttavia, questo numero è salito nel 2010 a 145 milioni grazie ai grandi quantitativi acquistati, a un approvvigionamento più efficiente, ai migliori finanziamenti e all'incremento nella capacità manifatturiera nella stess Africa.
 
Lo sforzo costante e mirato per massimizzare la copertura di questa efficace misura contro la malaria ha contribuito a salvare 1,1 milioni di vite umane, facendo diminuire di un terzo il tasso di mortalità da malaria in Africa, rispetto ai livelli del 2000. 
 

Tre giorni per salvare una piccola vita

«È inaccettabile che ogni giorno più di 1.500 bambini debbano ancora morire per una malattia che si può sia prevenire che curare» dichiara Nicholas Alipui, Direttore per i Programmi all’UNICEF. «Dobbiamo distribuire zanzariere trattate con insetticida a tutti coloro che ne hanno bisogno, dobbiamo far sì che tutti i bambini abbiano accesso a test tempestivi e a farmaci appropriati contro la malaria».
 
Una terapia di tre giorni è sufficiente per curare l'infezione da malaria, specialmente se un episodio è diagnosticato in tempo e trattato appropriatamente, in particolare con una combinazione di farmaci basati sull’artemisinina (ACTs).
 
Purtroppo, molti bambini, specialmente in Africa, muoiono ancora perché non dormono protetti da zanzariere impregnate con insetticida e non possono accedere alle cure essenziali entro 24 ore dal manifestarsi dei primi sintomi.
 
L’UNICEF aiuta i governi nei Paesi in via di sviluppo per formare operatori sanitari che operino nelle comunità rurali con strumenti adeguati, quali i test per la diagnosi rapida della malaria, in modo da poter somministrare tempestivamente ai bambini contagiati i farmaci di cui hanno bisogno. 
 
Tuttavia, nella maggior parte dei paesi africani, la percentuale di bambini che, una volta ammalati, hanno ricevuto un primo ciclo di cure con artemisinina è inferiore al 30%.
 

Stratagemmi per diffondere le zanzariere

L’UNICEF insieme ai governi, ai donatori e ad altri partner, cerca anche modalità innovative per arrivare a tutti i bambini più vulnerabili e più difficili da raggiungere per arrivare alla copertura universale.
 
Per esempio, oltre alla distribuzione gratuita di zanzariere in occasione delle campagne di sensibilizzazione nelle aree più povere e remote, si distribuiscono zanzariere anche durante le vaccinazioni di routine e durante le visite pre-parto alle donne in gravidanza.  
 
L’UNICEF sta anche intensificando il proprio impegno sul fronte della gestione integrata comunitaria della malaria, che comporta un "pacchetto" di misure salva-vita laddove vivono i bambini e famiglie.
 
«Abbiamo compiuto progressi considerevoli in questa lotta, ma non possiamo distogliere lo sguardo dall’obiettivo finale, che è quello di portare a zero i casi di mortalità da malaria. Dobbiamo assicurarci che gli Stati abbiano i fondi necessari per il controllo della malaria e che li usino per proteggere i loro bambini e le donne in gravidanza», ha aggiunto Nicolas Alipui.

23/04/2013

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