Aiuti umanitari UNICEF per 90.000 persone ad Anbar (Iraq)

2 minuti di lettura

17/02/2014

Domenica scorsa l’UNICEF ha consegnato il terzo carico di aiuti umanitari per le donne e i bambini sfollati a causa della recente ondata di violenza nella provincia di Anbar (Iraq), nell’ambito della risposta umanitaria congiunta condotta insieme all'UNHCR (Alto Commissariato ONU per i Rifugiati) e OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni).

«Insieme con le altre agenzie delle Nazioni Unite e con la comunità umanitaria che opera in Iraq, dobbiamo fare tutto ciò che possiamo per assistere le autorità nazionali e locali e per aiutare i bambini e le donne colpiti dagli eventi ad Anbar, attraverso un corridoio umanitario sicuro e duraturo» ha detto Marzio Babille, Rappresentante dell’UNICEF in Iraq.

«L’impegno dell’UNICEF è ora interamente focalizzato ad ottenere un passaggio nelle aree con accesso limitato, dove oltre 40.000 bambini hanno urgente bisogno di aiuti di prima necessità. Il nostro obiettivo è di distribuire aiuti di base - acqua potabile, dispositivi per lo smaltimento dei rifiuti, cure mediche e assistenza nutrizionale - alle persone più vulnerabili, per evitare conseguenze tragiche».

Le violenze nella provincia di Anbar hanno costretto dall’inizio dell’anno più di 62.000 famiglie a fuggire dalle proprie case e hanno colpito altre migliaia di persone, a causa delle condizioni di sicurezza, delle infrastrutture e della situazione dei servizi di base a Fallujah, Ramadi e nelle zone vicine, che peggiora costantemente.  

I bambini e le loro famiglie sono vulnerabili e devono affrontare scarsità di cibo, limitato accesso all’acqua potabile, livelli igienici e sanitari scarsi e la sospensione delle attività scolastiche.

L’UNICEF, insieme alle altre agenzie delle Nazioni Unite e alle organizzazioni partner locali, ha consegnato circa 500 tonnellate di aiuti fondamentali  a beneficio di  90.000 donne e bambini. 

Gli aiuti comprendono saponette, sostanze per potabilizzare l’acqua, coperte, kit igienici per l'infanzia e scorte di altri beni essenziali.

L'UNICEF fornisce assistenza direttamente nelle aree in cui le persone sfollate si sono radunate (scuole, moschee, istituti) e alle comunità che li ospitano. Le autocisterne dell'UNICEF distribuiscono 96.000 litri di acqua potabile al giorno, mentre sono in corso anche l'installazione di latrine, la distribuzione di taniche per la conservazione dell’acqua e di compresse al cloro per la purificazione dell’acqua.

Il piano degli aiuti dell’UNICEF prevede la consegna di ulteriori 300 tonnellate di aiuti nel corso di questa settimana.

17/02/2014

News ed Aggiornamenti