Ebola terrorizza l'Africa, corsa contro il tempo per contenere l'epidemia

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09/04/2014

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L’UNICEF, in collaborazione con i Ministeri della Salute e altri partner in 7 Stati dell’Africa Occidentale,  sta portando avanti -  tramite SMS, programmi radiofonici e televisivi e iniziative porta a porta – una vasta campagna di informazione sanitaria per cercare di contenere l'epidemia di virus Ebola esplosa nelle ultime settimane, con epicentro in Guinea.

«La maggior parte delle persone in questa parte del mondo non hanno mai sentito parlare di Ebola prima d'ora» riferisce Guido Borghese, consulente per salute e sviluppo infantile presso l'Ufficio regionale UNICEF dell’Africa Centrale e Occidentale. 

«In questi ambienti, paure infondate e false credenze si diffondono ampiamente e con velocità. Oggi più che mai, è fondamentale che le famiglie conoscano il modo corretto per proteggersi, e che si prevengano pericolosi equivoci.»

Quella a cui stiamo assistendo è è la prima vera epidemia di Ebola in Africa Occidentale. Il virus ha già ucciso 101 persone in Guinea (con un tasso di letalità del 64%) e 10 in Liberia, mentre si registrano i primi casi sospetti in Mali.

«La nostra è una corsa contro il tempo e con ogni mezzo disponibile, per impedire che il virus si diffonda ulteriormente nella regione» spiega Borghese. «Ebola uccide, ma la disinformazione e le credenze errate possono mettere a repentaglio ancora più vite umane.»

Attualmente non esistono né un vaccino né una terapia contro Ebola. 


L'UNICEF in azione

Insieme a organizzazioni partner quali Croce Rossa e Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l'UNICEF sta pianificando una serie di attività e strategie di comunicazione per far conoscere la pericolosità di Ebola nella popolazione dei 7 paesi a rischio o già colpiti dall'epidemia in Africa Orientale.

In Guinea l’UNICEF e i suoi partner stanno diffondendo informazioni sulla malattia attraverso campagne di informazione porta a porta, distribuendo poster e volantini. In Liberia, l’UNICEF ha collaborato con le compagnie di telecomunicazione per inviare 500.000 SMS sul rischio di Ebola. In Liberia, Sierra Leone, Mali, Senegal e Costa d’Avorio, l’UNICEF sta organizzando messaggi radiofonici. 

In Costa d’Avorio, l’UNICEF ha distribuito materiali per l'igiene e rifornito i distretti sanitari della regione di Man con 4 tende-ospedale da impiegare come centri di isolamento per i casi sospetti di contagio.

Nelle aree più colpite della Guinea, tra cui la capitale Conakry, l’UNICEF ha distribuito agli operatori sanitari e alle comunità locali 77.400 bottiglie di cloro liquido e 1.650 kg di ipoclorito di calcio (sostanze impiegate per la disinfezione dell'acqua), oltre 300.000 tavolette di sapone e 150.000 paia di guanti. 

In Liberia, l’UNICEF ha distribuito 7 kit contro il colera, 8 tende per costituire altrettante unità di ricovero in isolamento, 15.360 tavolette di sapone, 725 kg di cloro e altri prodotti disinfettanti, 100 kit per l’acqua per uso familiare, 4.830 box per la disinfestazione, oltre 9.200 secchi e 2.360 taniche.

In Sierra Leone, Costa d’Avorio, Senegal e Mali  stiamo fornendo alle autorità sanitarie locali kit medici per la prevenzione, che comprendono sapone, guanti, tende, kit igienici e attrezzature per le unità di isolamento, 

L’UNICEF ha lanciato un appello finalizzato a raccogliere 1,2 milioni di dollari per la sola Guinea e circa 1,3 milioni di dollari per i paesi vicini. 

09/04/2014

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