Siria, allarme acqua: in 50 anni mai così scarse le piogge

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05/06/2014

Oggi l’UNICEF lancia un allarme: in alcune zone della Siria si registra il più basso livello di piogge degli ultimi 50 anni, un ulteriore problema per 4 milioni di bambini in un paese già dilaniato da oltre tre anni di guerra. 

L’UNICEF è agenzia leader nell'azione umanitaria legata ad acqua e servizi igienici, un settore le cui attività per il 2014 sono state finora finanziate solo per il 20%.
 
La scarsità d’acqua in Siria è ormai così grave che potrebbe presto spingere molti civili a lasciare le proprie case, in aggiunta ai 6,5 milioni di persone che sono già sfollate a causa del conflitto. 

In Libano e Giordania, allo stesso tempo, le tensioni tra le comunità locali e i rifugiati siriani sono state accentuate dalla scarsità delle risorse, compresa la diminuzione delle scorte idriche.
 
L’attuale siccità, in aggiunta a più di 3 anni di conflitto che hanno danneggiato molte infrastrutture idriche della Siria, ha avuto forti ripercussioni sulla reperibilità dell’acqua. Per richiamare l’attenzione alla gravità del problema, l’UNICEF ha lanciato oggi uno speciale allarme sulla condizione dell’acqua e dei servizi igienico sanitari (“Drying Up: The Growing Water Crisis Facing Syria and the Region”).
 
«La scarsità di acqua sicura – oltre all’impatto del conflitto e del caldo estivo intenso –  accresce il rischio che aumentino gli sfollati e che si diffondano malattie tra i bambini vulnerabili», afferma Maria Calivis, direttore UNICEF per il Medio Oriente e il Nord Africa.
 
Calivis ha aggiunto che il piano sviluppato dall’UNICEF e dai suoi partner per assicurare il maggior uso effettivo di risorse idriche nella regione è minacciato dalla mancanza di fondi: «Contiamo sui nostri generosi donatori per andare avanti. O altrimenti saremo costretti ad interrompere o ridurre molte delle nostre operazioni, esponendo i bambini ad un alto rischio di malattie infettive».

05/06/2014

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