Repubblica Centrafricana, 357 bambini soldato liberati dalle milizie

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15/05/2015

15 maggio 2015 – Ieri 357 bambini, alcuni dei quali con meno di 12 anni, sono stati rilasciati da gruppi armati nella Repubblica Centrafricana a seguito di un accordo facilitato dall’UNICEF, sottoscritto dai leader dei gruppi per liberare tutti i minorenni fra le loro fila. 

Siamo di fronte alla più ampia smobilitazione di 'bambini soldato' nella Repubblica Centrafricana da quando, nel 2012, è riesploso il conflitto nel paese. 

Il rilascio è avvenuto ieri in occasione di 3 distinte cerimonie tenutesi nei dintorni della città di Bambari. I minori sono stati rilasciati dalle milizie cosiddette "anti-Balaka" e dal gruppo armato ex-Seleka.

L’UNICEF e le organizzazioni partner hanno immediatamente iniziato a fornire ai minori smobilitati sostegno psicologico e sociale e a esaminare le possibilità di ricongiungerli alle loro famiglie. Più avanti, l'UNICEF si occuperà del loro reintegro nelle rispettive comunità.

«Dopo due anni di duri combattimenti, il rilascio dei minori da parte di questi gruppi armati, nella stessa giornata, rappresenta un passo concreto verso la pace» ha dichiarato Mohamed Malick Fall, Rappresentate dell’UNICEF nella Repubblica Centrafricana, che ha presenziato alle cerimonie. «Ora le violenze e le sofferenze possono lasciare il posto a un futuro migliore, per questi bambini».

I minori smobilitati sono stati sottoposti a controlli sanitari e hanno avuto l’opportunità di parlare con operatori sociali specializzati. Quando le condizioni di sicurezza lo permetteranno, i bambini che hanno parenti nell’area saranno ricongiunti alle rispettive famiglie, mentre gli altri saranno affidati a persone che si prenderanno cura di loro fino a quando saranno stati rintracciati i loro cari.

«Questo è l’inizio di un processo che speriamo porti alla smobilitazione di migliaia di minori associati a gruppi armati nella Repubblica Centrafricana» ha aggiunto Fall. «Ognuno di loro avrà bisogno di assistenza e protezione protratti nel tempo per ricostruire la proprie vita e recuperare l'infanzia perduta.»

L’accordo fra i leader di 10 gruppi armati della Repubblica Centrafricana per la smobilitazione dei minori tra le loro fila è stato firmato in occasione del Forum per la riconciliazione nazionale svoltosi a Bangui la settimana scorsa. L'accordo è il prodotto di una collaborazione tra l'UNICEF, la Missione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione della Repubblica Centrafricana (MINUSCA) e il governo di Bangui.

Secondo l’UNICEF attualmente in Centrafrica i minori arruolati da gruppi armati oscillano tra 6.000 e 10.000. Tale dato include sia quelli effettivamente impiegati come combattenti, sia quelli utilizzati per fini sessuali e coloro che lavorano come cuochi, staffette o con altri ruoli.

Con l’accordo le fazioni in lotta si impegnano a non reclutare altri bambini nelle loro fila e a dare all’UNICEF e alle organizzazioni partner accesso totale e immediato alle aree sotto il loro controllo per identificare e verificare il numero dei minori coinvolti e assicurare il loro rilascio.


L’UNICEF sottolinea che per il processo di rilascio e reinserimento sociale dei minori comporta la necessità di ulteriori fondi, che vanno ad aggiungersi all'appello umanitario dell'UNICEF per il 2015 per la Repubblica Centrafricana, già gravemente sotto-finanziato.

A oggi l’appello (73,9 milioni) risulta finanziato solo per 17 milioni di dollari, pari al 23% del totale.

15/05/2015

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