Young Professional Programme (YPP)

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18/11/2009

Il programma YPP dell'UNICEF è finalizzato ad accogliere giovani professionisti con il potenziale necessario a crescere ed assumere posizioni di leadership nell'organizzazione.

Gli aspiranti membri del programma devono essere giovani sotto i 35 anni, titolari di un diploma di laurea in una area disciplinare di interesse per l'UNICEF, con ottima conoscenza dell'Inglese e di almeno un'altra delle lingue ufficiali delle Nazioni Unite (Arabo, Cinese, Francese, Russo, Spagnolo) o del Portoghese.
 
Aree di lavoro interessate dal programma YPP:

  • protezione dell'infanzia
  • salute pubblica
  • nutrizione
  • istruzione
  • comunicazione
  • finanza e amministrazione
  • analisi delle politiche economiche e sociali
  • monitoraggio e valutazione dei progetti
  • gestione delle risorse umane
  • raccolta fondi
  • logistica e acquisti

È richiesta una pregressa esperienza professionale da 3 a 5 anni, con spiccata preferenza per coloro che abbiano già lavorato in un Paese in via di sviluppo, e la disponibilità ad operare in qualsiasi Paese del mondo in base alle esigenze, emergenze umanitarie incluse.

Il rapporto tra numero di candidature presentate e profili selezionati è di circa 100:1

I profili selezionati entrano a far parte di una "lista di attesa", valida per due anni, che colloca i candidati nelle posizioni che di volta in volta si rendono disponibili. L'UNICEF si occupa anche della formazione sul posto di lavoro (training on the job) e di assegnare un tutor a ciascun candidato selezionato. Non è garantita la prosecuzione della carriera al termine dell'incarico.

A differenza del programma JPO, finanziato dai governi dei Paesi donatori, lo YPP è interamente a carico dell'UNICEF e risente dunque delle esigenze di bilancio dell'organizzazione: ad esempio, nell'anno 2005 non sono state attivate richieste di posizioni per il programma YPP.

Per informazioni sul programma YPP contattare: youngprofessionals@unicef.org
 

 Tips & Tricks

 
 Monitorare le operazioni di voto in Kazakistan o organizzare un seggio elettorale in Liberia? È possibile anche per i cittadini italiani. L'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), l'Alto Commissariato ONU per i Rifugiati (ACNUR/UNHCR), l'Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani (UNHCHR) e l'Unione Europea (UE) svolgono infatti missioni elettorali in aree geografiche in uscita da gravi crisi politiche.

Si può operare in qualità di osservatore o supervisore elettorale. Il primo è un testimone delle operazioni di voto, incaricato di redigere un rapporto finale all'Organizzazione. Il supervisore, invece, si occupa del conteggio dei voti e, se necessario, del supporto logistico (preparazione dei seggi, trasporto delle urne e di altro materiale elettorale).

Le missioni possono essere di breve (circa una settimana) o lungo termine (un mese). Non c'è un limite prefissato di età, ma fra i requisiti spiccano una sana costituzione fisica, una solida conoscenza della lingua inglese e...la patente di guida.

Per saperne di più visita i siti delle rispettive Organizzazioni Internazionali oppure il sito del Ministero per gli Affari Esteri italiano www.esteri.it  

18/11/2009

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