In tutto il mondo, quasi un bambino su tre - circa 663 milioni - vive in povertà. Di questi, circa 385 milioni vivono in condizioni di estrema povertà, lottando per sopravvivere con meno di $ 1,90 al giorno.

I bambini, in particolare i bambini piccoli, hanno maggiori probabilità di vivere in povertà rispetto agli adulti. Sono anche più vulnerabili ai suoi effetti. La povertà priva i bambini delle cose di cui hanno più bisogno per la sopravvivenza e lo sviluppo come l'alimentazione, l'educazione, i servizi sanitari, l'acqua e l'igiene.

Man mano che i bambini crescono, le conseguenze della povertà si aggravano, causando un enorme tributo al loro benessere e alla loro capacità di costruire un futuro migliore per sé stessi, le loro famiglie e le loro comunità.

Protezione contro la povertà

La Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, all’articolo 27 prevede che a tutte le bambine e a tutti i bambini venga riconosciuto un livello di vita sufficiente per consentire il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale.

Per due bambini su tre, la protezione sociale rimane fuori portata. Quasi due terzi dei bambini in tutto il mondo non sono protetti dalle conseguenze a lungo termine della povertà. Per i bambini colpiti da crisi umanitarie, le sfide si intensificano. Conflitti prolungati, violenza e cambiamenti climatici aggravano la povertà e la disuguaglianza, costringendo coloro che hanno il minor numero di risorse a sostenere il peso maggiore.

Il primo dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile stabiliti dalle Nazioni Unite prevede di porre fine a tutte le forme di povertà in tutto il mondo entro il 2030.

I bambini sono più a rischio povertà degli adulti e più vulnerabili ai suoi effetti. Per le bambine e i bambini, la povertà può durare tutta la vita.

Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia

Per ogni bambina e bambino una giusta opportunità

Agli occhi di un bambino, la povertà non è solo mancanza di denaro. Molto spesso i bambini vivono la povertà come mancanza di alloggi, istruzione, alimentazione, acqua o servizi sanitari. La negazione di questi diritti di base si traduce spesso in mancanze che non possono essere facilmente colmate in seguito nella vita.

Anche quando non si tratta di privazioni materiali, avere opportunità più povere in una qualsiasi delle precedenti condizioni può limitare le possibilità di realizzare le proprie aspirazioni future. Ciò si traduce in una perdita di potenziale non solo per i bambini stessi ma per l’intera società. Per questo il lavoro dell’UNICEF affronta le diverse dimensioni della povertà (approccio multidimensionale).

Gabazech porta in braccio una capretta nel campo rifugiati dove vive con la sua famiglia. Siamo nella zona di Konso in Etipoia

Povertà minorile e COVID 19

Il COVID 19 non ha avuto solo risvolti sanitari, ma ha causato gravi impatti anche a livello socio-economico: moltissime famiglie hanno perso le loro fonti di reddito e le routine domestiche sono state sconvolte. Secondo l'ultimo rapporto UNICEF e Banca Mondiale  a causa della perdita di reddito, gli adulti in una famiglia con bambini su 4 sono rimasti per un giorno o più senza cibo. Circa un quarto degli adulti in famiglie con o senza bambini ha dichiarato di aver smesso di lavorare da quando è iniziata la pandemia.

Per i bambini questa situazione ha comportato la privazioni dei servizi di base, come cure sanitarie, apprendimento e protezione sociale. Secondo il rapporto sopracitato, nel 40% delle famiglia i bambini non sono stati coinvolti in nessuna forma di attività scolastica, mentre le scuole erano chiuse: queste perdite nell'apprendimento in giovane età possono portare i bambini a rimanere indietro negli studi, avendo ricadute sul loro futuro.

Senza accesso alle cure sanitarie, i bambini potrebbero perdere i vaccini che potrebbero salvare la vita negli anni successivi e le cure necessarie per crescere sani e prosperare. Inoltre, i bambini più poveri  sono maggiormente a rischio di matrimonio, violenza, sfruttamento e abusi su minori.

Investire nell’infanzia

Le decisioni che gli Stati prendono su come finanziare le politiche e i programmi sociali hanno un impatto importante sulla realizzazione dei diritti dei bambini e, in generale, su uno sviluppo equo.

Il lavoro dell’UNICEF sulla spesa pubblica per i bambini ha come obiettivo generale quello di contribuire alla realizzazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti sostenendo il miglior utilizzo possibile delle risorse. Il quadro di riferimento di questo lavoro è la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e il Commento Generale n.19 sulla spesa pubblica per la realizzazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Gli obiettivi specifici del programma di lavoro dell’UNICEF sulla spesa pubblica per l’infanzia e l’adolescenza sono i seguenti:

  1. assegnare risorse sufficienti per politiche e programmi relativi ai bambini e agli adolescenti
  2. erogazione tempestiva dei finanziamenti e riduzione della dispersione dei fondi.
  3. budget basato sui risultati per migliorare la spesa effettiva per i bambini.
  4. maggiore attenzione a gruppi e aree svantaggiati.
  5. i bambini e adolescenti, devono poter monitorare e partecipare nei processi di bilancio
Nel 2021

663milioni

di bambini e adolescenti in povertà nel mondo

1,4milioni

di bambini e adolescenti in povertà in Italia

32,4%

famiglie con minori composte solo da stranieri, in povertà

La situazione in Italia

In Italia vivono circa 10 milioni di bambini e adolescenti.

I dati ufficiali sulla povertà nel nostro Paese (ISTAT) ci dicono che 1,4 milioni di bambini vivono in povertà assoluta. Ciò significa che una famiglia su 10 con figli minorenni vive in povertà assoluta e inoltre che l’incidenza del rischio di povertà o esclusione sociale è più elevata tra gli individui delle famiglie di coppie con tre o più figli (22,6%), e in quelle mono genitore (11,7%). 

Il reddito totale delle famiglie più abbienti continua a essere più di sei volte quello delle famiglie più povere e il Mezzogiorno rimane l’area con la percentuale più alta di individui a rischio di povertà o esclusione sociale. Inoltre, la cittadinanza ha un ruolo importante nel determinare la condizione socio-economica della famiglia: è in condizione di povertà assoluta l'8,3% delle famiglie con minori composte solamente da cittadini italiani, stabile rispetto al 2020) mentre cresce al 36,2% (nel 2020 era il 28,6%) per le famiglie con minori composte solo da stranieri. 

L’incidenza di povertà assoluta per le famiglie con minori è più elevata nelle aree metropolitane, sia nei comuni centro di area metropolitana (13,2%), sia nei comuni più piccoli fino a 50mila abitanti (13,2%) dove si attesta sui valori degli anni precedenti. Nei comuni periferia dell’area metropolitana e nei comuni oltre i 50mila abitanti è pari, infine, all’11,1%. 

Pagina aggiornata: giugno 2022

L’UNICEF Italia per l’inclusione sociale

L’UNICEF Italia lavora con le Istituzioni e le altre associazioni per garantire che a tutti i bambini e le bambine sia garantita una giusta opportunità. Per questo si propone di:

  • garantire adeguate forme di sostegno al reddito in particolare per famiglie con figli minorenni, per evitare l’aumento delle diseguaglianze; 
  • portare a termine il lavoro sulla definizione dei LIVEAS così da fissare i livelli essenziali delle prestazioni in materia di infanzia e adolescenza e parametrare di conseguenza le politiche progettate; 
  • Definire misure di conciliazioni vita/lavoro nell’ottica; in particolare prestando attenzione ai livelli di occupazione femminile;
  • Prestare attenzione, tra i gruppi più vulnerabili, alla situazione dei giovani NEET, che in Italia fa registrare il più alto dato d’Europa;
  • Accelerare la definizione e l’erogazione della misura universale e strutturale per il sostegno al reddito delle famiglie con figli – l’UNICEF Italia partecipa ai lavori dell’Alleanza per l’Infanzia che ha tra i suoi obiettivi la definizione di una proposta sulla misura universale.

    Un’altra delle dimensioni fondamentali che definiscono la povertà di bambini e ragazzi è quello della povertà educativa, ossia l’assenza di uguali opportunità nel percorso di apprendimento. Per questo l’UNICEF Italia è impegnato nel progetto LOST IN EDUCATION.

    Documenti disponibili

    The impact of covid-19 on the welfare of households with children (in inglese)pdf / 16.37 Mb

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    UNICEF REPORT CARD: Partire svantaggiati, la diseguaglianza educativa dei bambini nei Paesi ricchipdf / 1.53 Mb

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