Allarme colera, l'incubo del dopo uragano ad Haiti

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08/10/2016

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9 ottobre 2016 - Con l'inizio della stagione delle piogge, e mentre il numero di morti causati dall'uragano Matthew continua ad aumentare, l'UNICEF lancia l’allarme sul pericolo delle malattie trasmesse dall'acqua per i bambini che vivono nelle aree maggiormente colpite.  

«Fiumi in piena, acque stagnanti e  cadaveri umani e di animali sono un terreno perfetto per le malattie trasmesse dall'acqua» afferma Marc Vincent, Rappresentante UNICEF ad Haiti. «Ogni giorno che passa aumenta la minaccia del colera. Siamo in una corsa contro il tempo per raggiungere questi bambini prima che lo facciano le malattie.»

Anche prima dell'uragano, solo 1 persona  su 3 ad Haiti aveva accesso a servizi igienici adeguati, e meno del 60% della popolazione aveva un accesso sicuro e costante all'acqua potabile. Nelle zone rurali, questi tassi scendono a 1 su 4 per i servizi igienici e a 50% per l'acqua potabile.  

La diarrea è una delle principali cause di mortalità infantile sotto i cinque anni ad Haiti, che ha uno dei più alti tassi di incidenza di colera al mondo. 

Dall'inizio dell'epidemia (2010, a seguito del terremoto) a oggi sono morte di colera quasi 10.000 persone e sono oltre 27.000 i casi sospetti segnalati quest'anno, un terzo dei quali bambini.

In questi 6 anni e mezzo l’UNICEF, in collaborazione con il governo haitiano e altre organizzazioni, ha combattuto costantemente contro le malattie trasmesse dall'acqua infetta (tra le quali il colera è la più minacciosa ma non l'unica), cercando di migliorare l'accesso all'acqua e ai servizi igienici per i bambini haitiani e per le loro famiglie, promuovendo nel contempo una risposta rapida ai casi di colera.

In particolare, dal 2010, l'UNICEF ha realizzato o mantenuto 1.270 punti sanitari in cui viene praticata la terapia di reidratazione orale e 149 unità per la cura del colera nelle zone ad alto rischio, in cui sono stati trattati circa 140.000 casi conclamati o sospetti di infezione. 

Soltanto nei mesi di giugno e luglio di questo anno, l'UNICEF ha risposto a più di 1.000 casi conclamati o sospetti di colera nei 10 Dipartimenti del paese, assistendo 8.000 famiglie.

Dato l'impatto devastante del ciclone su un sistema sanitario e igienico già fragilissimo, l'UNICEF intensificherà la sua azione contro il colera e a far fronte alle esigenze idriche e sanitarie della popolazione haitiana. 

Fornire scorte di sostanze chimiche per potabilizzare l'acqua, analizzare la qualità delle fonti idriche e installare servizi igienici nei rifugi e negli accampamenti per sfollati sono fra le componenti chiave della nostra risposta di emergenza al post-uragano

Oltre alle scorte di cloro per disinfettare l'acqua, predisposte in vista dell'arrivo dell’uragano Matthew, un primo camion con compresse per la potabilizzazione e serbatoi d'acqua era arrivato giovedì a Les Cayes, seguito da altre 6 autobotti dirette a Les Cayes e a Jeremie

Inoltre, una cisterna è stata resa disponibile per l'ospedale di Les Cayes e altri serbatoi sono in viaggio verso le zone colpite, dove verranno installati nei luoghi che ospitano famiglie sfollate.

 

Come puoi aiutare i bambini di Haiti


Per contribuire con la tua donazione alle operazioni di soccorso umanitario per i bambini di Haiti puoi donare online su questo sito oppure con:

  • SMS al numero 45566: 2€ da mobile per Tim, Vodafone, Wind; 2 € da fisso Vodafone; 2 o 5 € da fisso Tim e Infostrada. 
  • bollettino di c/c postale numero 745.000, intestato a UNICEF Italia
  • telefonando al Numero Verde UNICEF: 800 745 000
  • bonifico bancario sul conto corrente intestato a UNICEF Italia su Banca Popolare Etica: IBAN IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051
  • donando di persona presso le sedi dei volontari UNICEF della tua città (recapiti e orari su www.unicef.it/comitati)
Documenti disponibili

"Rapporto sull'azione umanitaria dell'UNICEF per l'emergenza uragano Matthew ad Haiti" (10 ottobre 2016)"pdf / 573 kb

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08/10/2016

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