Immagini contro l'ISIS: a Roma un incontro con le giovani fotoreporter Yazide

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26/01/2017

27 gennaio 2017 – «Oggi si celebra in tutto il mondo la Giornata della Memoria e grande è la vicinanza al popolo ebraico. L’incontro con le ragazze yazide ci ha mostrato ancora una volta quanto sia importante raccontare e ricordare le stragi che si verificano nel mondo: troppi sono ancora i genocidi di minoranze etniche, linguistiche e religiose cui spesso siamo indifferenti.»

A dichiararlo è il portavoce dell’UNICEF Italia Andrea Iacomini nell'incontro tenutosi oggi presso l’Auditorium “Aldo Farina” nella sede UNICEF a Roma - con un gruppo di giovani ragazze yazide autrici della mostra fotografica “Photographs of Life in Khanke Camp”

Le ragazze appartengono alla minoranze religiosa di etnia curda degli Yazidi, vittime di sanguinose persecuzioni (con migliaia di morti, uso sistematico della schiavitù e della deportazione) da parte del cosiddetto "Stato Islamico" quando, nel 2014, l'ISIS occupò la Piana di Ninive, nel nord dell'Iraq.

©UNICEF Italia2017/Longobardi


«Ringrazio il Ministro della Difesa Pinotti per aver portato all’attenzione dei cittadini italiani il dramma di un popolo che ha subito nella sua storia oltre 70 persecuzioni. Queste ragazze non vanno definite ‘sopravvissute’, con questo progetto fotografico sono tornate a vivere di nuovo» prosegue Iacomini.  

La mostra, promossa e voluta dal Ministro della Difesa Roberta Pinotti, nasce da un progetto, “Corso di tecniche fotografiche destinato a ragazze yazide”, realizzato nel campo profughi di Khanke, nel Curdistan iracheno, promosso dall'UNICEF e dall'ONG Research and Development Organization (RDO), e finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. 

All'incontro aperto dal Direttore generale dell’UNICEF Italia Paolo Rozera e moderato dallo stesso Iacomini, hanno preso parte Shayda Hessami, giornalista e coordinatrice del progetto, e cinque delle 25 ragazze yazide che hanno preso parte al laboratorio di foto-giornalismo. 

L'idea alla base del progetto è stata di far diventare le studentesse, vittime della guerra e sopravvissute a gravi violenze di genere, “giornaliste di loro stesse”, e fornire loro in questo modo sia uno strumento espressivo che un approccio al mondo del lavoro.

Le sei ragazze provengono da Sinjar, nella parte nord-occidentale del governatorato di Ninive. Per scampare all'avanzata dell'ISIS hanno dovuto rifugiarsi nel campo profughi di Khanke, nella regione del Curdistan iracheno. 

È possibile visitare la mostra fotografica “Photographs of Life in Khanke Camp”, presso il Museo nazionale delle arti del XXI° secolo (MAXXI) fino a domenica 29 gennaio.

©UNICEF Italia2017/Longobardi

    Fotografie: ©UNICEF Italia/Alessandro Longobardi/2017

26/01/2017

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