"Un bambino è un bambino": un video musicale di Rankin e Bastille per l'UNICEF

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12/09/2017

13 settembre 2017 - Riesci ad andare oltre alle apparenze? Riesci a vedere che un minorenne migrante non è un nemico o un peso da sopportare, ma sempre e soltanto un bambino?
 
Queste sono le domande al centro di "A Child Is a Child" (Un bambino è un bambino), un video musicale di 60" realizzato dal celebre fotografo di moda e regista britannico John Rankin Waddell, universalmente noto come Rankin e dedicato al dramma dei tanti “bambini sperduti” a causa di guerre, povertà e disastri naturali, con particolare attenzione per quelli separati dalle famiglie.
 
Accompagnato dall’intensa canzone dei "Four Walls” del gruppo rock  britannico Bastille, la clip ritrae bambini rifugiati e migranti mentre sugli schermi intorno a loro scorrono immagini di bambini in fuga o in pericolo in diverse parti del mondo.
 
I bambini protagonisti del video sono essi stessi rifugiati, fuggiti dagli orrori della guerra e che ora stanno tentando di ricostruirsi una vita in un paese che li ha accolti. 
 
«Amo girare con i bambini. Sono così espressivi, non trattengono nulla» commenta Rankin. «Io sono un papà, riesco a capire i bambini. Mentre giravamo il video, mi hanno colpito le esperienze che alcuni di loro hanno vissuto.

Volevamo che partecipassero alla realizzazione del video tre ragazzini siriani, che però non hanno potuto farlo. Il giorno prima dell’inizio delle riprese, il papà ha saputo che suo fratello era stato ucciso in un bombardamento ad Aleppo.

Questi bambini hanno ancora parenti in pericolo in Siria. Sentono la mancanza delle proprie famiglie e si preoccupano ogni giorno per loro. Non dovremmo etichettare e giudicare questi bambini, perché ciò di cui hanno realmente bisogno è amore, sicurezza e calore.

“Rifugiato”: che cosa può significare questa parola per un bambino? Un bambino è un bambino ed è tutto quel che conta
 
Nel mondo, circa 50 milioni di bambini vivono fuori dal proprio Stato di nascita o sono sfollati all'interno dei loro paesi. Almeno 28 milioni di loro hanno dovuto abbandonare le proprie case a causa di conflitti armati e instabilità.

Il numero di bambini rifugiati e migranti che viaggiano da soli ha raggiunto un numero record, aumentando di circa 5 volte rispetto al 2010

Almeno 300.000 bambini separati e non accompagnati sono stati registrati in circa 80 Stati tra il 2015 e il 2016, rispetto ai 66.000 del biennio 2010 – 2011. 

In Italia, nel solo 2016, sono arrivati via mare 25.800 minorenni stranieri non accompagnati.
 

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12/09/2017

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