Brasile, record di omicidi tra gli adolescenti

3 minuti di lettura

11/10/2017

11 ottobre 2017 – Continua a crescere il numero di omicidi tra gli adolescenti in Brasile, soprattutto negli stati nord-orientali del paese, e le uccisioni riguardano principalmente ragazzi neri.
 
Queste sono le principali conclusioni di  
Lo studio analizza gli omicidi di adolescenti tra i 12 e i 18 anni in 300 Comuni brasiliani con più di 100.000 abitanti.
 
Secondo i dati raccolti, nel 2014, il rischio di rimanere vittima di un omicidio entro i 19 anni di età in Brasile è pari a 3,65 per mille. Se le condizioni non cambieranno, entro il 2021 nelle aree urbane considerate dallo studio perderanno la vita circa 43.000 adolescenti.
 

Progressi sulla mortalità infantile, ma è strage fra i teen-ager

In Brasile Il numero di decessi tra i bambini con meno di 1 anno è stato ridotto da 95.938 nel 1990 a 37.501 nel 2015. Nello stesso periodo, tuttavia, il numero di adolescenti (10-19 anni) uccisi è aumentato da 4.754 a 10.290, secondo Datasus (Dipartimento del Ministero della Salute Brasiliano).
 
Dal 2012, il numero di adolescenti morti per aggressione è proporzionalmente più alto rispetto al numero di morti registrato nel resto della popolazione: 31,6 decessi ogni 100.000 fra gli adolescenti, 29,7 su 100.000 nel resto della popolazione. 
 
Un altro aspetto evidenziato dallo studio è la concentrazione della violenza nel Nord-est del paese. Tra le 10 città più a rischio violenza per un adolescente, 7 si trovano in questa regione. 
 
Fortaleza registra il tasso IHA più alto, con 10,94 omicidi ogni 1.000 adolescenti, seguita da Maceió (9,37). Le città di Rio de Janeiro e São Paulo si collocano alla 19° e 22° posizione, con tassi rispettivamente del 2,71 e del 2,19 per mille.
 
Il sesso, il colore della pelle, l'età e i mezzi utilizzati negli omicidi incidono sulla probabilità per un adolescente di essere vittima di violenza letale.
 
Sempre secondo i dati del 2014, gli adolescenti maschi hanno 13,52 volte più probabilità di rimanere vittime di un'aggressione omicida rispetto a una ragazza pari età, mentre un adolescente nero ha 2,88 probabilità in più di morire rispetto a un coetaneo bianco.
 
In questi omicidi, l'uso di arma da fuoco è di 6,11 volte superiore rispetto ad altri mezzi.
 
Un altro studio condotto dall'UNICEF, dall'Assemblea legislativa e dal governo dello Stato del Ceará, intitolato "Trajetorias Interrompidas" traccia un'analisi degli omicidi che si sono verificati a Fortaleza e in altri 6 Comuni del Ceará.
 
La maggior parte delle vittime il 97,95% erano maschi: di questi, il 65,75% erano neri o mulatti, residenti nelle periferie. La maggior parte degli adolescenti uccisi erano poveri: il 67,1% viveva in famiglie con uno o due salari minimi e il 70% non frequentava la scuola da almeno sei mesi.
 
A Fortaleza, la metà degli omicidi di adolescenti si è verificata in media entro 500 metri dall'abitazione della vittima.

11/10/2017

News ed Aggiornamenti