Con la chiusura delle scuole, Shohana aveva disimparato a leggere. Grazie all’UNICEF ora può tornare a scuola

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07/09/2023

Ultima di quattro figli, le prospettive di Shohana, dieci anni, sono di gran lunga migliori di quelle dei suoi fratelli più grandi che hanno dovuto lasciare la scuola. Shohana sogna una vita in grande, lontana da tutto quello che ha conosciuto nella di Mymensingh, nel nord-est del Bangladesh, dove vive con la sua famiglia.

 “Vorrei diventare una dottoressa” ci dice.

Come molti bambini del Bangladesh e non solo, l'andamento scolastico di Shohana è stato bruscamente interrotto dalla chiusura delle scuole, a causa della pandemia da Covid-19. Durante quello che è diventato il periodo più lungo di interruzione scolastica in tutto il mondo (18 mesi), Shohana sentiva di aver dimenticato tutto quello che aveva imparato a scuola.

Shahana si trova in piedi vicino alla sua insegnante, in classe. Con la scuola chiusa e la famiglia in difficoltà finanziarie, aveva disimparato a leggere e far di conto ma non si è arresa. Si è iscritta al "Moheshchatul Learning Centre" dell'UNICEF per recuperare le lezioni ed è tornata alla sua vecchia scuola dove ora eccelle nella classe 4.

Shohana frequentava la seconda elementare quando le scuole sono state chiuse in Bangladesh, alla riapertura sarebbe dovuta andare in quarta elementare. Ma quando i bambini sono tornati a scuola, le lacune accumulate sono apparse evidenti.

L’insegnante di Shoahana ha detto che i bambini hanno dovuto rimparare l’alfabeto, mentre in teoria (a nove/dieci anni) avrebbero dovuto già saper scrivere delle frasi compiute. Alcuni, come Shohana, non sono tornati a scuola immediatamente dopo la riapertura, e questo li ha portati ancora più indietro rispetto al resto dei compagni, con il rischio di riprendere mai più lo studio.

La scuola chiusa, la famiglia in difficoltà finanziarie: durante la pandemia istruirsi non era possibile

Il padre di Shohana è in cerca lavoro nei cantieri edili e fa l’agricoltore, mentre sua madre Ambia è a casa a cucinare, pulire e a prendersi cura di figli e nipoti. Senza computer né connessione ad internet, durante la pandemia la piccola non ha potuto seguire le lezioni a distanza e la sua famiglia non ha potuto permettersi un insegnante a domicilio. 

Con il programma di recupero supportato dall’UNICEF, si offre ai bambini la possibilità di tornare a scuola e raggiungere un livello di apprendimento consono alla loro età. La lettura e la scrittura di Shohana sono migliorate da quando è stata iscritta ai corsi di recupero, va nel centro di apprendimento dell'UNICEF al mattino e frequenta le lezioni nella sua scuola elementare nel pomeriggio.

La madre di Shohana racconta che, sebbene lei non sappia leggere, desidera che sua figlia abbia una vita diversa ed è veramente felice dei progressi che sta facendo nel centro per l’apprendimento. Il desiderio di Ambia era che tutti i suoi figli fossero istruiti, ma le cose sono andate diversamente una volta che sono cresciuti.

Hanno dovuto lasciare la scuola e lavorare sin piccoli
, per collaborare al mantenimento della famiglia. 

Shohana è la nostra speranza, adesso. La aiuto a prepararsi per la scuola e la sostengo come posso. Partecipo agli incontri per genitori a scuola.

Ambia, madre di Shohana

Affrontare la crisi dell'apprendimento

In Bangladesh si registrava già una crisi dell’apprendimento ben prima dell'inizio della pandemia, con meno della metà dei bambini di seconda e terza elementare in grado di leggere e far di conto, secondo i dati del 2017.

Nel 2021, un’indagine sull’istruzione rivelava che la crisi si era protratta dopo la pandemia, pur senza perdite significative di studenti iscritti rispetto al passato.

“Questo significa che i bambini che erano già svantaggiati prima della pandemia – quelli provenienti dalle famiglie più povere, senza strumenti tecnologici come computer, TV e smartphone e con genitori non istruiti – sono quelli che hanno pagato di più il prezzo della chiusura delle scuole” dichiara Deepa Sankar, Responsabile dell’Educazione per l’UNICEF Bangladesh.

Lo studio ha inoltre rivelato che Mymensignh, dove vive Shohana, è stata una delle città con la percentuale più bassa di bambini che hanno seguito le lezioni a distanza: solo il 5,5% rispetto alla capitale, Dacca, dove la percentuale di studenti attivi da remoto è stata del 23,1 %.

Più impara, più Shohana diventa sicura di sé

Nel centro di apprendimento supportato dall’UNICEF i bambini sono divisi in gruppi di diverso colore, in base al livello di competenza. Questo permette agli insegnanti di prestare attenzione all’esigenza specifica di ogni bambino. Man mano che i bambini passano al livello successivo, si spostano in un altro gruppo fino a quando non escono dal programma di recupero.

Le lezioni di recupero sono utili non solo per recuperare il ritardo dovuto all’impatto della chiusura delle scuole a causa della pandemia. Sebbene il Bangladesh abbia raggiunto in modo impressionante un numero quasi universale di iscrizioni all’istruzione primaria, con il 97% dei bambini in età da scuola primaria iscritti, molti bambini in realtà non la frequentano. Circa il 17% abbandona la scuola primaria. 

Attraverso iniziative come il programma di recupero, l'UNICEF sostiene il governo del Bangladesh nel riportare i bambini a scuola ed aiutarli a raggiungere un livello di alfabetizzazione adeguato alla loro età.  Con il sostegno ricevuto nel centro per l’apprendimento, Shohana ora è motivata a frequentare le lezioni nella scuola primaria. Ha riacquistato la fiducia in sé stessa e spera in un futuro più luminoso per lei e per la sua famiglia. 

La sua materia preferita a scuola è il bengalese: ora è in grado di leggere intere frasi con le lettere e le parole che ha imparato, di nuovo, a conoscere.

07/09/2023

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