Nascono a Milano i baby pit-stop, oasi in città per l'allattamento al seno

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25/05/2010

26 maggio 2010 - Allattare al seno è la pratica più naturale e benefica per nutrire un neonato, ma è spesso malvista in ambiente metropolitano.

Da oggi a Milano le neo-mamme avranno vita più facile, grazie al nuovo Protocollo di Intesa firmato questo pomeriggio dal Direttore generale del Comitato Italiano per l’UNICEF Roberto Salvan e dal Direttore generale dell’Asl di Milano Walter Locatelli.

Mamme e bambini saranno i benvenuti in una ventina di bar, supermercati, farmacie e centri commerciali che aderiscono all’iniziativa predisponendo uno spazio riservato e attrezzato con una comoda sedia e un fasciatoio per il cambio del piccolo.

I baby pit-stop non sono l'unica novità del Protocollo, che prevede anche lo sviluppo di progetti concordati, la presenza comune in campagne istituzionali inerenti il sostegno alla genitorialità, la promozione e la tutela dei diritti e della salute materno-infantile, pubblicazioni congiunte e divulgazioni sul web. Iniziative, queste, che rafforzano in modo formale la collaborazione già attiva da molti anni tra l’Azienda Sanitaria Locale di Milano e l’UNICEF Italia.

«Il modello che sta dietro a questo accordo è quello che l'UNICEF usa nei Paesi in via di sviluppo» ha dichiarato il Direttore dell'UNICEF Italia. «Un modello che tende a fare rete e che serve ad esportare le buone pratiche, in questo caso l’allattamento materno, che a Milano in alcune zone raggiunge una percentuale del 50%.

Abbiamo bisogno di partner affidabili» ha aggiunto Salvan «che sostengano il diritto alla salute di madri e bambini. Noi vi consideriamo un poco come dei volontari dell’UNICEF. Dei volontari che hanno un compito importante da svolgere: cambiare la cultura di una città, dove dovrà diventare prassi vedere una mamma che allatta».

Sul progetto baby pit stop si è soffermato anche il Direttore generale dell’Asl di Milano, Walter Locatelli:: «Se la Lombardia, come spesso si sente dire, è la Ferrari del Paese Italia, sembra quasi naturale prendere atto che a Milano si attiveranno questi spazi per l’allattamento dentro le farmacie, negli ospedali e nei negozi.

L’intesa con UNICEF sancisce sulla carta un lungo percorso di attiva collaborazione che proseguirà anche in futuro

Sempre sui baby pit stop c’è anche l’adesione del professor Fabio Mosca, direttore dell’Unità Operativa Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale della Clinica Mangiagalli e cattedratico milanese, che ha ribadito come “gli ospedali sono il luogo privilegiato ad ospitare questi spazi di allattamento”.

L’Asl intende promuovere anche un concorso (coinvolgendo il Politecnico di Milano e un paio di istituti di design cittadini) per l’ideazione della nuova linea di zone a misura di bebè.

Il Protocollo sancirà una ancor più stretta collaborazione anche in tema di promozione - da parte dell’azienda sanitaria locale milanese - del Codice internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno e delle successive risoluzioni dell’Assemblea Mondiale della Sanità nel contesto più ampio della tutela dei diritti materno-infantili.

Inoltre, viene stabilito il supporto a iniziative e interventi concreti e strutturati di accompagnamento alle famiglie di nuova formazione, con particolare riguardo a esperienze di cui siano misurabili i risultati utili all’empowerment delle famiglie e della comunità.

Le azioni volte ad aumentare i tassi dell’allattamento al seno nella popolazione che UNICEF e Asl con questo accordo promuovono, non apportano solo benefici di salute per il bambino, la madre e la società connessi all’aspetto nutrizionale, ma sono anche in grado di favorire la relazione madre-bambino e i processi di attaccamento.

La decisione di allattare al seno è però fortemente influenzata dalle norme sociali e dalle credenze e valori delle donne e di chi sta loro vicino.

Una volta che la decisione di allattare è stata presa, la continuità e la qualità assistenziale, in particolare alla nascita e nell’immediato post-partum, è di vitale importanza per stabilire e mantenere l’allattamento al seno, la cui prevalenza rappresenta un indicatore strategico delle competenze culturali ed organizzative di un sistema sanitario interessato a proteggere la salute dell’infanzia.

Sistema sanitario che, come ha ricordato Leonardo Speri, della task-force UNICEF sugli Ospedali Amici dei bambini «può contare su vari progetti come quello della Comunità Amica dei Bambini per l’allattamento materno che si basa su 7 passi e che 18 Asl stanno sperimentando sul modello Milano», di cui la dott.ssa Bettinelli, responsabile del Progetto Allattamento Asl di Milano ha illustrato i dati di contesto.

Alla firma del Protocollo di intesa hanno partecipato Alberto Fabio Podestà, Primario di Pediatria dell’Ospedale San Carlo in rappresentanza anche della Società Italiana di Pediatria,Giuseppe Banderali della Società Italiana Nutrizione Pediatrica e Fiammetta Casali, presidente del Comitato Provinciale dell’UNICEF di Milano.

Documenti disponibili

Protocollo_UNICEF_ASL-Milanopdf / 1.14 Mb

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25/05/2010

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