Diritti dei bambini

Monitoraggio della Convenzione

Il riferimento costante dell’azione dell’UNICEF è la Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza(CRC), approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata dall'Italia con L. 176/1991.

Nel 2019 si è celebrato il 30° Anniversario dall’approvazione della Convenzione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

La Convenzione è stata determinante nel migliorare la vita di bambini, bambine e adolescenti e ha contribuito a cambiare la percezione relativa all’infanzia e all’adolescenza, garantendo a bambini e ragazzi un nuovo protagonismo.

In questi 30 anni molti risultati sono stati raggiunti: sono calate del 50% le morti dei bambini al di sotto dei 5 anni; la percentuale dei bambini denutriti è diminuita quasi della metà; 2,6 miliardi di persone in più hanno oggi accesso all'acqua potabile.

Nonostante ciò, la Convenzione non è ancora pienamente conosciuta né, di conseguenza, attuata.

Nel 2019, nel mondo:

262milioni

di bambini non frequentano la scuola

650milioni

di bambine si sono sposate prima dei 18 anni

-50%

morti sotto i 5 anni

La situazione in Italia

In Italia vivono circa 10 milioni di bambini e ragazzi sotto i 18 anni di età.

Anche grazie alla Convenzione esistono oggi leggi molto importanti che si pongono l’obiettivo di proteggerli, nonostante ciò:

  • gli ultimi dati ufficiali sulla povertà ci dicono che oltre 1 milione di bambini vive in povertà assoluta;
  • oltre il 25% dei giovani di età compresa tra i 18 e i 24 non studia, non lavora né è inserito in programmi di formazione;
  • le diseguaglianze esistenti tra le Regioni del paese, relativamente all’accesso a determinati servizi, fanno sì che nascere o crescere in una Regione piuttosto che in un’altra comprometta la possibilità, per un minorenne, di vedere realizzati tutti i suoi diritti.

Gli Stati parte si impegnano a rispettare i diritti enunciati nella Convenzione e a garantirli a ogni fanciullo che dipenda dalla loro giurisdizione, senza distinzioni.

Art. 2.1 della CRC

Le raccomandazioni del Comitato ONU

Nel 2019 il Comitato ONU sui diritti dell’infanzia ha esaminato il 5° e 6° Rapporto periodico dell’Italia sullo stato di attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel paese. 

Al termine dell’esame, il Comitato ONU ha indirizzato all’Italia le proprie Osservazioni conclusive ovvero delle raccomandazioni relative ai principali ambiti su cui quali lo Stato deve intervenire per migliorare la condizione dei diritti delle persone minorenni sotto la propria giurisdizione.

Nel redigere le Osservazioni conclusive, il Comitato ONU tiene conto, oltre che del Rapporto presentato dallo Stato parte, anche di eventuali Rapporti alternativi/supplementari predisposti da Organizzazioni non governative e intergovernative.

Il Comitato Italiano per l’UNICEF - Fondazione Onlus fa parte del Gruppo di Lavoro sulla CRC, il network che dal 2001 pubblica Rapporti supplementari alle Nazioni Unite sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia.

La Convenzione prevede che il Comitato ONU affidi alle Agenzie specializzate delle Nazioni Unite (e dunque anche all’UNICEF), il compito di promuovere l’effettiva applicazione della CRC nei settori di rispettiva competenza. Per questo motivo l’UNICEF ha tradotto e diffuso, in collaborazione col Comitato Interministeriale per i Diritti Umani, le relative Osservazioni conclusive e si impegna attraverso le relazioni istituzionali, affinché certe lacune vengano quanto prima colmate attraverso riforme legislative e l’implementazione di buone pratiche.

Le osservazioni conclusive rivolte all'Italia

 Osservazioni conclusive rivolte all’Italia nel 2019

  • Non discriminazione: garantire pari opportunità per tutti i minorenni sul territorio nazionale e di contrastare atteggiamenti discriminatori di ogni genere.
  • Rispetto delle opinioni del minorenne: garantire sempre l’ascolto e la partecipazione dei minorenni in ogni situazione che li veda coinvolti e tenere in considerazione le loro opinioni.
  • Risorse da destinare alle politiche per l’infanzia e l’adolescenza: assicurare sempre risorse adeguate per tutti i minorenni, garantendo che queste non possano essere tagliate neanche in caso di emergenza.
  • Istruzione: garantire un’istruzione adeguata ed accessibile a tutti in strutture efficienti, contrastare l’abbandono scolastico e il bullismo e cyberbullismo.
  • Diritti dei minorenni richiedenti asilo e rifugiati: escludere i minorenni dall’applicazione della L.132/2019 (c.d. Decreto Sicurezza); garantire un più semplice accesso alla procedura di richiesta asilo ed assicurare che i tutori, opportunamente formati e competenti, vengano nominati in tempi brevi.
  • Salute e servizi sanitari: garantire un livello sanitario efficiente ed adeguato su tutto il territorio nazionale, promuovendo l’importanza delle vaccinazioni e dell’allattamento al seno e prestando attenzione alla salute mentale dei minorenni.

Il Comitato Interministeriale per i Diritti Umani (CIDU)

Il CIDU è stato istituito allo scopo di assolvere agli obblighi assunti dall’Italia in esecuzione di accordi internazionali adottati in tema di protezione e promozione dei diritti umani.

L’Osservatorio nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza

L’Osservatorio nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, presieduto dal Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, è l’organismo di indirizzo e coordinamento, nel settore dell’infanzia e dell’adolescenza, tra tutti i livelli di governo a livello centrale e territoriale e comprende rappresentanti delle diverse amministrazioni, delle Regioni e delle autonomie locali, delle parti sociali, del mondo sindacale e datoriale, del mondo scientifico e del Terzo Settore, incluso il Comitato Italiano per l’UNICEF - Fondazione Onlus.

Tra i suoi compiti vi è la predisposizione dello schema del Rapporto governativo alle Nazioni Unite sull'applicazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; del c.d. Piano Infanzia (Piano nazionale biennale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva) e della Relazione biennale sulla condizione dell’infanzia in Italia.

Ad aprile 2020 si è insediato il nuovo Osservatorio: i gruppi di lavoro costituitisi al suo interno rappresentano le linee di intervento del futuro Piano infanzia: contrasto alla povertà minorile; valorizzazione delle comunità educanti; salute come benessere integrale; attenzione ai soggetti più vulnerabili; responsabilizzazione delle persone minorenni.

A questi si è aggiunto un ulteriore gruppo di lavoro, finalizzato a valutare l’impatto dell'emergenza COVID-19 sulle persone minorenni.

Documenti disponibili

Rapporto CRC 2023 Italiapdf / 5.83 Mb

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Osservazioni conclusive 2019 del Comitato ONUpdf / 192 kb

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Protocollo sulle procedure di reclamopdf / 225 kb

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Convenzione ONU Diritti Infanzia e Protocolli I e IIpdf / 353 kb

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