Liberia, riaprono le scuole chiuse per quarantena a causa di Ebola

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15/02/2015

13 febbraio 2015 – In Liberia i bambini si preparano a tornare a scuola lunedì prossimo, dopo ben 7 mesi di chiusura per ragioni di sicurezza a causa dell’epidemia di Ebola

L’UNICEF e le organizzazioni partner sono al lavoro per predisporre misure di sicurezza atte a ridurre al minimo il rischio di trasmissione del virus fra gli alunni.

In Guinea,  dove le scuole hanno riaperto a gennaio, le misure di sicurezza sono state utilizzate con risultati positivi per gli oltre 1,3 milioni di alunni. 

Le misure comprendono il rilevamento della temperatura dei bambini con termometri a infrarossi al momento dell'arrivo a scuola, un accurato lavaggio delle mani prima che entrino nelle classi e la pulizia degli ambienti scolastici con detergenti a base di cloro.

«Non ci aspettiamo che tutte le scuole riaprano immediatamente» dichiara Manuel Fontaine, direttore dell’ufficio UNICEF per l’Africa Occidentale e Centrale. «Il processo di riapertura potrebbe richiedere anche un mese, prima che la maggior parte degli studenti sia rientrata a scuola. Durante questo periodo, le autorità scolastiche lavoreranno per assicurare le massime condizioni di sicurezza possibili.»
 
A seguito dell’esperienza del mese scorso in Guinea, l’UNICEF Liberia ha lavorato a stretto contatto con il governo e con le comunità locali per sviluppare adeguati protocolli di sicurezza per le scuole.
 
Gli insegnanti hanno ricevuto formazione su come applicare e controllare le misure di sicurezza, sono stati predisposti 7.200 kit (contenenti detergenti al cloro, saponette, secchi, scope, guanti e altre protezioni) per le 4.000 scuole del paese, e sono state condotte campagne di informazione sulla prevenzione di Ebola.

In Guinea, dove quasi tutte le oltre 12.000 scuole del paese sono aperte, secondo i dati del Ministro dell’Istruzione e dell’UNICEF la frequenza scolastica è dell’85% rispetto a prima dell’emergenza Ebola.

«La Liberia ha applicato l'importante lezione appresa dall’esperienza di successo in Guinea, e la Sierra Leone apprenderà a sua volta dall’esperienza della Liberia» spiega ancora Fontaine. «Man mano che le scuole verranno riaperte, continueremo a migliorare le misure, in modo da proteggere sempre meglio i bambini.» 
 
A causa dell’epidemia di Ebola, le scuole dei 3 Stati più colpiti erano rimaste chiuse dopo il termine delle vacanze estive di luglio e agosto 2014, negando così a circa 5 milioni di bambini preziosi mesi di istruzione.

In Guinea le scuole hanno riaperto il 19 gennaio 2015, e la Sierra Leone programma di farlo a fine marzo.

 

Le cifre degli aiuti UNICEF per la prevenzione di Ebola nelle scuole

Liberia

L’UNICEF sta distribuendo più di 7.200 kit igienici per oltre 4.000 scuole.

È in corso la formazione di 15.000 insegnanti e amministratori scolastici sulla gestione e il monitoraggio dei protocolli di sicurezza.

Circa 6.000 insegnanti sono stati formati sui messaggi di prevenzione con la campagna svolta porta a porta, tra settembre e dicembre 2014.
 
 

Guinea

Sono stati distribuiti più di 47.500 kit igienici per circa 2,8 milioni di bambini, e sono stati forniti alle scuole 20.500 termometri a infrarossi.

Più di 80.500 insegnanti hanno beneficiato di corsi di formazione sul monitoraggio dei protocolli di sicurezza, il 19% di essi grazie a fondi dell’UNICEF.

Più di 300 persone stanno seguendo corsi di formazione sul sostegno psicologico per gli alunni. A loro volta, essi formeranno "a cascata" 30.000 insegnanti di scuola primaria.
 
 

Sierra Leone

16.200 kit igienici saranno distribuiti nelle scuole in vista della riapertura (fine marzo 2015)

Oltre 7.000 insegnanti stanno frequentando corsi di formazione sui protocolli per la prevenzione di Ebola, sul sostegno psicologico per gli alunni e su altri messaggi di mobilitazione sanitaria e sociale.
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36.000 insegnanti stanno ricevendo formazione sull'applicazione dei protocolli di sicurezza nelle scuole.
Documenti disponibili

Emergenza Ebola, l'azione dell'UNICEF pdf / 590 kb

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15/02/2015

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