AIDS: Un nuovo volto all'epidemia

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19/07/2016

20 luglio 2016 - In Malawi, 19 anni fa Martha era nata con l’HIV. In passato ricevere una diagnosi da HIV era praticamente una condanna a morte soprattutto per i bambini nei paesi a basso reddito, oggi una rapida diagnosi e una cura può garantire una vita in salute

Ora Martha è mamma ed ha sfidato i più scettici, suo figlio Rahim Idriss fa parte della generazione  AIDS - free

 

© UNICEF/HIVA2015–00104/Schermbrucker

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In Africa l'AIDS è la principale causa dei decessi tra gli adolescenti che sono più che raddoppiati dal 2000 ad oggi.

Come Martha, molti hanno avuto l'HIV quando erano bambini, trasmesso durante la gravidanza, il parto o l'allattamento, ma non hanno ricevuto un trattamento salvavita, Martha invece ha iniziato il trattamento all'età di 11 anni.

 


© UNICEF/HIVA2015–00105/Schermbrucker

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Sposata all'età di 17 anni, Martha ha pensato che il matrimonio potesse essere un modo per diventare autosufficiente dal punto di vista economico.

Il matrimonio precoce è molto comune nell' Africa Sub-sahariana e in Malawi, la metà delle ragazze si sposano all'età di 18.

Nel villaggio di Bilimoni Martha accende un fuoco per cucinare con Rahim legato alla sua schiena.

 

 

© UNICEF/HIVA2015–00106/Schermbrucker

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Come un adolescente che vive con l'HIV, anche Martha faceva parte di un gruppo di sostegno, e quando è rimasta incinta, ha iniziato a ricevere sostegno da altre madri che vivono con l'HIV. Suo marito l'ha lasciata poco dopo la nascita del loro figlio.

Nel suo cortile, Martha versa l'acqua in un secchio per lavare i panni.

 

 

© UNICEF/HIVA2015–00107/Schermbrucker

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Come molte giovani madri, anche Martha non va più a scuola; lei spera di tornarci, ma per ora ha una piccola lavanderia come lavoro.

Martha alleva indipendentemente Rahim condividendo la  casa con sua sorella.

 

 

© UNICEF/HIVA2015–00108/Schermbrucker

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Martha sta aiutando le altre mamme che vivono con l'HIV con orgoglio

«Incoraggio le altre mamme dicendogli che anche se sono sieropositive, non è la fine del mondo perchè possono vivere una vità  lunga» esclama.

Nella sua casa Martha lava i panni con suo figlio legato alla schiena

 

 

© UNICEF/HIVA2015–00100/Schermbrucker

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Martha ha ricevuto una cura semplificata, soltanto una pillola al giorno per prevenire la trasmissione dell'HIV da madre a figlio.

Un decennio fa, meno dell'1/% delle donne in gravidanza che vivono con l'HIV ricevevano le cure, ora 3 donne su 5 sono in terapia antiretrovirale.

 

 

© UNICEF/HIVA2015–00098/Schermbrucker

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Sei settimane dopo la sua nascita, Rahim ha effettuato il test per l'HIV per la prima volta.
La progressione della malattia è rapida nei neonati e può essere una questione di vita o di morte se si effettua immediatamente il test e si hanno subito i risutati

All'ospedale un medico saluta Rahim

 

 

© UNICEF/HIVA2015–00101/Schermbrucker

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Nel mondo meno della metà dei bambini a rischio di HIV effettuano il test prima dei due mesi di vita.

Martha ha aspettato due mesi prima di ricevere i risultati del test. Non è affatto facile vivere nell'incertezza ,ma l'attività di counseling ha aiutato Martha ad affrontare la paura della malattia.

 

 

© UNICEF/HIVA2015–00099/Schermbrucker

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Martha sapeva che era di vitale importanza seguire attentamente le cure ed effettuare il test dell'HIV per poter far crescere in salute suo figlio Rahim mentre lo allattava al seno.

Dal 2000 ad oggi, i programmi come quello a cui Martha ha aderito, hanno impedito 1.3 milioni di nuove infezioni tra i bambini

Un medico tiene in braccio Rahim

 

 

© UNICEF/HIVA2015–00103/Schermbrucker

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«Ero così contenta e felice che lui non aveva contratto il virus» eclamava Martha. «Rahim Idriss ha ora 8 mesi e sta crescendo in salute» dice una madre chiaramente orgogliosa «E' felice, socievole e si sente a suo agio con chiunque»

 

 

© UNICEF/HIVA2015–00102/Schermbrucker

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«Vorrei che i bambini in Malawi siano liberi dall'HIV, che dovrebbero essere istruiti sulle infezioni da HIV così che noi potremo avere una gelerazione libera da HIV»  dice Martha


19/07/2016

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