A Mosul i bambini hanno vissuto troppi orrori

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12/07/2017

13 luglio 2017 – «Anche se la battaglia di Mosul sta giungendo al termine, le profonde cicatrici dei bambini, fisiche e mentali, avranno bisogno di tempo per guarire.

Circa 650.000 bambini e ragazzi, che sono passati attraverso l’incubo delle violenze a Mosul, hanno pagato un prezzo altissimo e hanno vissuto troppi orrori negli ultimi tre anni», ha dichiarato  Hamida Ramadhani Vice Rappresentante UNICEF in Iraq
 
«Alcuni bambini continuano a soffrire nelle sacche di violenza persistenti nella zona vecchia di Mosul ovest.

Un dottore con cui abbiamo parlato ci ha riferito che neonati, anche di una settimana, bambini e mamme erano feriti e coperti di polvere e terra, alcuni anche malnutriti: questo è il prezzo che i bambini stanno pagando dopo aver vissuto per circa 10 mesi sotto intensi combattimenti.

Negli ultimi tre giorni, l’UNICEF e i suoi partner hanno visto un aumento del numero di minorenni non accompagnati estremamente vulnerabili che arrivano nelle strutture mediche e nelle zone di accoglienza. Alcuni bambini portati in queste strutture sono stati trovati soli fra le macerie.

I bambini e i neonati non accompagnati che arrivano nei centri per le vittime di trauma e nei punti di raccolta vengono immediatamente indirizzati verso l’UNICEF o altre organizzazioni umanitarie, in modo che possano essere assistiti e, quando possibile, riunificati alle loro famiglie. 

I bisogni e il futuro dei bambini devono rimanere le priorità nei prossimi mesi e settimane. 

L’UNICEF rinnova il suo invito a tutte le parti in conflitto in Iraq a considerare i bambini in quanto bambini, ovunque siano nati, e di chiunque siano figli. 

Per loro è arrivato il momento di guarire, superare i traumi, riunirsi alle loro famiglie e recuperare una parte della loro infanzia perduta» ha concluso Hamida Ramadhani Vice Rappresentante UNICEF in Iraq
 

La risposta dell’UNICEF:

  • L’UNICEF, lavorando con i suoi partner, è riuscito a riunificare con le loro famiglie 1.333 bambini da Mosul non accompagnati o separati. 
  • L’UNICEF inoltre sta distribuendo supplementi nutrizionali d’emergenza, vaccinando contro le malattie e fornendo kit di emergenza.
  • L’UNICEF sta distribuendo ogni giorno acqua a mezzo milione di persone: 5,2 milioni di litri al giorno a famiglie sfollate in campi e siti di emergenza, e 3,3 milioni di litri al giorno a Mosul Est e Ovest e nelle aree vicine.
  • Quando ritornano alle loro case, i bambini, alcuni dei quali non hanno frequentato la scuola per tre anni, hanno bisogno di ricominciare il percorso formativo formale o rischiamo di perdere un’intera generazione. Ad oggi, l’UNICEF ha supportato la riapertura di 470 scuole a Mosul Est e Ovest, di cui hanno beneficiato 364.500 bambini.

L’UNICEF Italia ha lanciato una campagna di raccolta per aiutare i bambini di Mosul e dell’Iraq 
E’ possibile effettuare donazioni tramite:
  •  sito-web www.unicef.it
  •  bollettino di c/c postale numero 745.000, intestato a UNICEF Italia,
  •  telefonando al Numero Verde UNICEF 800 745 000

12/07/2017

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