Infanzia, l'ONU chiede principi etici al mondo delle imprese

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23/06/2010

Oggi, a New York, in occasione dell'apertura di un importante meeting organizzato dalle Nazioni Unite, l'UNICEF, il Global Compact dell'ONU e Save the Children hanno invitato il mondo imprenditoriale a contribuire alla stesura di principi universali che porranno i diritti dei bambini al primo posto dell’agenda mondiale della responsabilità aziendale.

Le campagne contro il lavoro minorile e altre violazioni dei diritti dei bambini non sono una novità, ma fino ad oggi non esistevano linee guida universali definite che permettessero alle aziende di capire le potenzialità delle loro attività, compresi i programmi di responsabilità sociale, nei confronti dei cittadini più piccoli e più vulnerabili al mondo.

Le tre organizzazioni richiedono ai top manager di collaborare per sviluppare principi – chiamati Children’s Principles for Business – per evitare l'impatto negativo che le loro attività potrebbero avere sui bambini e contribuire invece ad un futuro migliore per tutti.

«Proteggere i diritti dei bambini è una responsabilità universale che richiede l'impegno di tutti noi, in ogni settore» ha detto Anthony Lake, Direttore generale dell'UNICEF. «Questa nuova partnership contribuirà a stabilire principi chiari per le imprese, che potranno così sostenere l’impegno mondiale a favore di tutti i bambini, specialmente i più bisognosi».

I principi saranno basati sulla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, che definisce i diritti fondamentali dei bambini in tutto il mondo: il diritto alla sopravvivenza, allo sviluppo, alla protezione contro abusi e sfruttamento, alla piena partecipazione alla vita familiare, culturale e sociale.

«Il business ha un impatto enorme sulla vita dei bambini», ha affermato Georg Kell, Direttore generale del Global Compact delle Nazioni Unite. «Mentre sono stati compiuti molti progressi per gestire e mitigare gli impatti delle politiche aziendali in contesti come il lavoro minorile, le politiche sul lavoro o il marketing responsabile, i Principi cercheranno di ampliare gli impegni e le responsabilità del mondo del business verso i bambini, considerandoli una priorità fondamentale».

Riconoscendo che, per essere efficaci, questi principi devono soddisfare le esigenze di tutte le parti interessate e che tutti hanno qualcosa da proporre al tavolo, i tre partner hanno chiesto agli imprenditori provenienti da tutti i settori e da tutte le regioni di partecipare al processo di consultazione e, grazie alla loro esperienza, di dare un contributo per stilare i Children’s Principles for Business.

«È importante che le aziende si facciano avanti e si rendano conto di svolgere un ruolo importante nella vita dei bambini», ha dichiarato Elisabeth Dahlin, Segretario generale di Save the Children Svezia. «I Children’s Principles for Business determineranno aspettative di comportamento aziendale nei confronti dell’infanzia. Molte aziende possono fare più di quanto non facciano oggi».

I Principi serviranno come quadro unificante e come punto di riferimento per le iniziative imprenditoriali riguardanti l’infanzia.

Essi contribuiranno ad elaborare i “Principles  1 and 2 del Global Compact delle Nazioni Unite, che chiedono alle imprese di rispettare e sostenere i diritti umani e di non essere complici delle violazioni dei diritti umani.

I Principi saranno strumenti importanti e utili per tutte le aziende, anche se non membri del Global Compact.

La consultazione tra tutte le parti inizierà il 25 giugno 2010, con la speranza di varare i Children's Principles for Business entro il 2011.

Per saperne di più sul Global Compact delle Nazioni Unite visita il sito http://www.globalcompactnetwork.org (in italiano)

23/06/2010

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