Gli aiuti dell'UNICEF per l'infanzia di Gaza

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30/11/2012

Durante gli 8 giorni di scontri e ancora  più instancabilmente adesso con il cessate il fuoco, è proseguita l'attività dell'UNICEF a sostegno dei bambini della Striscia di Gaza.
 
Sono 1.200 i bambini che hanno avuto un familare ucciso o ferito e circa 4.800 bambini le cui case sono state distrutte o subito danni dalle esplosioni.
 
Quando il cessate il fuoco è stato annunciato, l'UNICEF è stata la prima organizzazione a rispondere ai bisogni dei bambini attuando, insieme alle Organizzazioni non governative (ONG) partner, una valutazione psico-sociale sull'impatto del conflitto sull'infanzia. Molti bambini e famiglie avranno bisogno di questo tipo di assistenza nel lungo periodo.
 

L'azione dell'UNICEF

In una settimana da quando è scattato il cessate il fuoco, l'UNICEF ha cominciato a:
  • distribuire forniture mediche e 44 medicinali d'emergenza (per lo più per età pediatrica); sangue dei fattori VIII e IX; 5 tipi di latte terapeutico per i bambini affetti da fenilchetonuria. 
  • kit igienici, coperte, taniche per l'acqua per 690 famiglie con case distrutte o gravemente danneggiate
  • 750 cisterne di acqua potabile stoccate per le scuole e case danneggiate
  • avviare la manutenzione e  la riparazione delle reti idriche per garantire il funzionamento continuo e la fornitura di acqua
  • distribuire 20.000 kit scolastici e  di cancelleria per i bambini che hanno perso i loro materiali scolastici
  • ricostruire e riparare 94 scuole danneggiate
  • mobilitare squadre di intervento psico-sociale per visitare famiglie e ospedali raggiungendo più di 800 bambini
  • lavorare con la help-line SAWA per fornire tramite telefono un sostegno alle famiglie. 

L'UNICEF coordina i gruppi di lavoro inter-agenzie per i settori: Acqua e servizi igienici, Istruzione, Protezione dei minori e guida il Gruppo di lavoro Israele/Territorio Palestinese Occupato riguardante le gravi violazioni contro i bambini. Inoltre, è impegnato anche nei settori della salute e della nutrizione.
 
«L'UNICEF Italia è impegnato da anni a sostenere i programmi di recupero per i bambini e gli adolescenti palestinesi. Vorrei ricordare che i bambini e gli adolescenti rappresentano la metà della popolazione di Gaza, composta da 1,6 milioni di persone» ha ricordato il Presidente dell'UNICEF Italia Giacomo Guerrera.
 
«Nei bambini eventi così traumatici minano il senso di sicurezza. Per questo cerchiamo di ricostruire la loro capacità di recupero, ma il ripristino del senso di sicurezza di un bambino è un processo a lungo termine, che richiede il sostegno della comunità internazionale.» 

30/11/2012

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