easyJet e UNICEF, raccolta fondi per i bambini della Siria

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04/02/2013

5 febbraio 2013 - easyJet, primo network di trasporto aereo in Europa e terza compagnia in Italia, annuncia il suo supporto alla nuova raccolta fondi dell'UNICEF, la principale organizzazione mondiale per l’infanzia, per aiutare i bambini della Siria coinvolti nel conflitto in corso.
 
 
La nuova raccolta fondi, che è partita lo scorso 1° febbraio su tutti i voli easyJet, fa parte della partnership con l'UNICEF in favore della campagna Change for Good. Le donazioni dei passeggeri verranno raccolte a bordo di 43.822 voli, per un periodo di sei settimane, in tutto il network paneuropeo di easyJet, che comprende oltre 600 rotte in più di 30 Paesi.

Il numero dei rifugiati in fuga dal conflitto in Siria è purtroppo destinato a crescere, raggiungendo la cifra di oltre 700 mila, metà dei quali sono bambini. Tutti i fondi raccolti attraverso le donazioni dei passeggeri contribuiranno a fornire vestiti, coperte e assistenza medica alle centinaia di migliaia di bambini che lottano per sopravvivere alle rigide temperature invernali a cui sono sottoposti nei campi profughi che circondano il paese. 
 
Inoltre, il denaro raccolto a bordo verrà utilizzato per dare l’opportunità a tutti i bambini che hanno dovuto lasciare le proprie case per vivere nei campi profughi di tornare a scuola e continuare la loro formazione.
Questa iniziativa aiuterà soprattutto i bambini maggiormente traumatizzati dal conflitto, a comprendere e rielaborare gli eventi tragici che hanno vissuto.
 
I passeggeri easyJet potranno sostenere la missione dell'UNICEF con un piccolo contributo di qualsiasi valuta, da riporre negli appositi astucci che verranno fatti circolare su tutti i voli easyJet durante le sei settimane della raccolta. 

Donando 1 Euro si può contribuire all’acquisto di un cappello e un paio di guanti per proteggere un bambino dalle temperature rigide a cui è sottoposto;
Donando 2 Euro si può contribuire all’acquisto di uno zainetto per la scuola (libro degli esercizi, penna, matita, gomma per cancellare, matite colorate, ecc.);
Donando 3 Euro si può contribuire all’acquisto di una coperta per proteggere dal freddo i bambini durante la notte.

Carolyn McCall, CEO di easyJet ha dichiarato:
“Grazie ai milioni di passeggeri che trasportiamo ogni mese a bordo dei nostri voli, siamo sicuri che easyJet può davvero fare la differenza per salvare la vita di tanti bambini in Siria. Siamo orgogliosi di sostenere UNICEF, una delle più note e autorevoli organizzazioni mondiali per l’infanzia. Tutti il nostro personale, piloti, assistenti di volo ed ingegneri hanno già contribuito e contribuiranno con tenacia ad assicurare il successo della campagna. Siamo sicuri che anche i nostri passeggeri daranno il loro generoso contributo sostenendo questa ammirevole iniziativa.”

Giacomo Guerrera, Presidente UNICEF, ha commentato: 
“Siamo davvero grati a easyJet per aver raccolto il nostro appello a non dimenticarci dei bambini siriani. La situazione di chi è rimasto ancora in Siria, come di chi vive nei campi profughi nei paesi limitrofi, è sempre più grave e preoccupante. I bambini stanno morendo di paura, ma anche di freddo. L'UNICEF si sta impegnando a proteggere e tutelare i più piccoli ma per farlo necessita dell'aiuto di tutti. Ogni contributo è davvero prezioso a fare in modo che anche ai bambini siriani venga garantito un inverno caldo e, soprattutto, un futuro sicuro. I passeggeri di easyJet si sono già dimostrati generosi e per questo sono sicuro che anche questa volta il nostro appello e il nostro grazie non rimarranno inascoltati."

La campagna di raccolta fondi per i bambini siriani è iniziata venerdì 1° febbraio e terminerà venerdì 15 marzo. L'iniziativa fa parte della partnership tra l'UNICEF e easyJet in favore della campagna “Change for Good”, che da luglio 2012 ha raccolto più di 1,1 milioni di Euro attraverso le donazioni dei passeggeri. 

easyJet si impegna inoltre a supportare l’iniziativa fornendo posti sui voli diretti in Giordania, al fine di aiutare lo staff dell'UNICEF e altro personale qualificato a raggiungere la regione colpita dal conflitto e coordinare i lavori per affrontare l’emergenza umanitaria.

04/02/2013

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