Diritti dei bambini e imprese, un'indagine UNICEF-KPMG

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23/03/2014

Per la prima volta in Italia 26 aziende, di cui 17 quotate in borsa nell'indice FTSE MIB, sono state coinvolte in una ricerca sul tema dei diritti dell'infanzia attraverso l'indagine "Children's Rights and Business in Italy" organizzata dall’UNICEF Italia in stretta collaborazione con KPMG.

Questa indagine si inserisce in un percorso di sensibilizzazione teso ad evidenziare come sia possibile generare valore investendo nei diritti dell’infanzia. Alle imprese aderenti è stato sottoposto un questionario realizzato dall’UNICEF sviluppato in 23 domande, per comprendere come e in che misura le aziende italiane rispettano e supportano i diritti dell’infanzia.

Le aziende incluse nel campione appartengono a diversi settori, tra cui i più rappresentati sono quello finanziario (31%), energy/oil & gas (19%), seguiti da utilities e ICT, estrattivo e altro (entrambi 11%).

La ricerca ha evidenziato alcuni aspetti dove le aziende sono già mediamente attente e attive in ottica di presidio e controllo, anche perché spesso oggetto di normative specifiche.

Fra questi:

  • 24 aziende su 26, pari al 92% del campione, dichiarano di adottare misure adeguate per prevenire, identificare e affrontare i rischi legati all'impiego e allo sfruttamento di manodopera minorile
  • 22 aziende su 26 (pari all'85%) si ritengono in possesso di strumenti adeguati a prevenire, identificare e gestire il rischio di “lavoro pesante” per i giovani lavoratori e altrettante dichiarano di disporre di percorsi formativi che valorizzano le competenze dei più giovani
  • 25 aziende su 26 (96%) si dimostrano attente nel tutelare la famiglia e nel garantire servizi appropriati affinché i genitori possano trascorrere il giusto tempo con i figli
  • ben l'85% dei rispondenti, ossia 22 aziende su 26, dichiarano invece che l'impresa dimostra il proprio impegno attraverso processi di certificazione in linea con i diritti dei minori (ad esempio SA8000), aderiscono a iniziative collettive che si impegnano anche per questa causa e/o è propensa a selezionare organizzazioni del terzo settore che si occupano della tutela dei bambini per instaurare con loro rapporti anche duraturi.

Dai dati emergono anche alcune aree da monitorare, in cui le aziende potranno e dovranno migliorarsi nell'ottica della tutela dei diritti dei minori. Ad esempio:

  • solo 14 aziende su 26 (pari al 54% del campione) hanno dichiarato che le loro attività operative non impattano negativamente sulla disponibilità di risorse naturali
  • 15 aziende su 26 (58%) dichiarano di assicurarsi che la propria catena del valore rispetti i diritti dei bambini. Le aziende che non hanno risposto in modo affermativo operano principalmente in Italia e ritengono che le norme italiane tutelino i minori anche in assenza di specifici strumenti di controllo.  Nell'approfondimento condotto con le 17 aziende quotate in Borsa (FTSE MIB) è emerso che sebbene la maggioranza delle imprese intervistate si adoperi affinché i diritti dei minori vengano rispettati nella catena di fornitura utilizzando clausole contrattuali, solo pochi considerano tali diritti anche nella fase di selezione e qualifica dei fornitori o in fase di audit e monitoraggio degli stessi; 
  • l’area meno presidiata risulta essere il Management Process: le attività e gli strumenti in essere non riflettono un esplicito e sistematico impegno a rispettare e supportare i diritti dei minori, che quindi non sono riconosciuti come stakeholder a se stanti, in relazione al quale attuare un monitoraggio sistematico, e quindi una gestione sistematica. 

I risultati della ricerca sono stati presentati oggi, nell’ambito dell’evento “Children are Everyone’s Business” dal Direttore Generale dell’UNICEF Italia, Davide Usai e da PierMario Barzaghi, partner di KPMG Advisory S.p.A., di fronte all’Amministratore Delegato di Borsa Italiana Raffaele Jerusalmi, che ha ospitato e introdotto i lavori e al Consigliere d’Ambasciata Giuseppina Zarra, che ha portato il saluto del Ministro degli Esteri, Federica Mogherini

«La ricerca rappresenta solo il primo passo di un percorso più ampio, in cui le aziende potranno condividere criticità, buone prassi e opportunità connesse alla progressiva integrazione nel core business aziendale delle linee guida dell’UNICEF in materia di imprese e diritti dell’infanzia. Siamo davvero entusiasti di questa collaborazione e speriamo che riflessioni come quelle di oggi portino presto nuove aziende ad impegnarsi su questi temi» dichiara PierMario Barzaghi, Partner di KPMG Advisory S.p.A. 

«L’UNICEF collabora con le imprese da 60 anni, riconoscendo che tale settore giochi un ruolo importante nella realizzazione dei diritti dei bambini. In Italia stiamo portando avanti un percorso di sensibilizzazione nei confronti delle aziende teso ad evidenziare come sia possibile generare valore per l'impresa investendo nei diritti dell’infanzia. Garantire salute, istruzione e protezione alle nuove generazioni significa investire nella forza lavoro, promuovere la crescita economica dei paesi, sviluppare nuovi mercati e generare un circolo virtuoso che tende a uno sviluppo equo e sostenibile. Sono certo, grazie al lavoro che stiamo svolgendo insieme a KPMG e a tante aziende amiche, sarà sempre più chiaro a tutti che children are everyone's business» aggiunge Davide Usai, Direttore generale dell'UNICEF Italia.

La sfida per le imprese, dunque, sta e starà sempre di più, anche grazie al lavoro dell'UNICEF e di KPMG, nella capacità di aggiungere la “lente” dei Children’s Rights and Business Principles ai loro attuali sistemi di gestione per valutare con attenzione i rischi e cogliere le opportunità legate alla corretta gestione di questo tema. 

 

Children are Everyone’s Business - Programma dei lavori

Venerdì 28 marzo 2014 - Borsa Italiana, Piazza degli Affari. 6 - Milano

Modera i lavori Alberto Grando – ProRettore dell’Università Bocconi allo Sviluppo

h. 10 - Registrazione e walk in


h. 10,30 - Introduzione e presentazione dei risultati dell'indagine

  • Raffaele Jerusalmi - Borsa Italiana, Amministratore Delegato
  • Eija Hietavuo - CSR manager (UNICEF)
  • Giuseppina Zarra - MAE 
  • PierMario Barzaghi - KPMG Advisory, Partner


h. 11,15 - Tavola rotonda: Children’s rights & workplace, community & environment

  • Eija Hietavuo - CSR manager (UNICEF)
  • Anna Biondi - ILO,  Deputy Director Bureau Workers' Activities
  • Sabina Ratti - Eni, Sostenibilità, Senior Vice President
  • Eleonora Pessina - Pirelli, Group Sustainability Officer
  • Luca di Leo - Barilla, Responsabile ufficio stampa


h. 12,15 - Tavola rotonda: Children’s rights & marketplace

  • Eija Hietavuo - CSR manager (UNICEF)
  • Marina Donati - Gruppo Generali, Responsabile Corporate Social Responsibility
  • Paola Michelini - Coop, Responsabile Certificazione Qualità
  • Luca Filippa - FTSE, Managing Director SE


h. 13 - Conclusioni

  • Davide Usai - Direttore Generale, UNICEF Italia


h. 13,15 - Lunch

Documenti disponibili

Scarica il rapporto UNICEF-KPMG "Children's Rights and Business in Italy"pdf / 3.59 Mb

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23/03/2014

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