Orlando Bloom in Liberia con UNICEF nei villaggi dove si sconfigge Ebola

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22/03/2015

23 marzo 2015Orlando Bloom, Goodwill Ambassador dell’UNICEF, ha concluso una missione sul campo di quattro giorni in Liberia, dove ha elogiato l’impegno delle comunità colpite dall’epidemia di Ebola, in corso nel paese africano ormai da un anno (oltre 9.500 i casi, quasi 4.300 le vittime).

«Ogni persona che ho incontrato è determinata a sconfiggere l’Ebola per poter tornare a una vita normale», ha dichiarato il noto attore, al termine di un incontro con leader religiosi e giovanili nella capitale Monrovia. «Le comunità locali sono state protagoniste della lotta contro Ebola e devono continuare ad essere aiutate, per il ruolo fondamentale che hanno per portare a zero i contagi.» 

Un ruolo decisivo nella risposta all'epidemia lo hanno svolto gli educatori “peer-to-peer” - giovani che organizzano attività di sensibilizzazione e prevenzione fra i coetanei. Fra loro le ragazze e i ragazzi promotori del progetto A-LIFE a West Point, uno dei sobborghi più poveri e densamente popolati della capitale Monrovia.

Orlando Bloom con un'attivista dell'associazione A-LIFE, partner dell'UNICEF, a West Point, una poverissima township di Monrovia, capitale della Liberia - ©UNICEF/NYHQ2015-0454/Ahmed Jallanzo

Orlando Bloom con un'attivista dell'associazione A-LIFE, partner dell'UNICEF, a West Point, una poverissima township di Monrovia, capitale della Liberia - ©UNICEF/NYHQ2015-0454/Ahmed Jallanzo


Bloom ha incontrato gli attivisti di A-LIFE, che hanno spiegato come i loro volontari abbiano finora raggiunto più di 25.000 giovani, diffondendo informazioni su come evitare i contagi e fermare la diffusione del virus.

In una scuola elementare di un villaggio al confine con la Sierra Leone (altro paese investito dall'epidemia) Orlando Bloom ha assistito ai protocolli di sicurezza che sono stati introdotti quando le lezioni sono riprese. dopo 7 mesi di stop a causa della lunghissima quarantena.

Le misure di sicurezza, introdotte in tutte le scuole liberiane grazie al sostegno tecnico e organizzativo dell’UNICEF, includono la misurazione della temperatura corporea degli alunni al loro arrivo a scuola e il lavaggio accurato delle mani con sapone prima di entrare in classe.
 
«A causa dell'epidemia, un milione di bambini in Liberia non ha frequentato la scuole per almeno metà anno scolastico» ha detto Bloom. «Ora sono entusiasti di tornare a scuola, ma le precauzioni che ognuno di loro deve seguire ogni giorno ricordano a tutti quanto sia importante mantenere alta la guardia.»

La virulenza dell'epidemia inizia a calare in Africa occidentale, ma la battaglia è tutt'altro che vinta. La priorità adesso è ricostruire i sistemi sanitari, scolastici e sociali.

Orlando Bloom dialoga con Sophia V., madre sola di 5 figli. Sophia, come altri 1.900 nuclei familiari molto poveri di Tubmanburg (Liberia) usufruisce di un sussidio bimestrale - pari a circa 50 euro - finanziato dal Ministero liberiano del welfare e dall'UNICEF. Il sussidio le permette di pagare le rette scolastiche per i suoi figli e di avviare una piccola attività commerciale - ©UNICEF/NYHQ2015-0465/Ahmed Jallanzo

Orlando Bloom dialoga con Sophia V., madre sola di 5 figli. Sophia, come altri 1.900 nuclei familiari molto poveri di Tubmanburg (Liberia) usufruisce di un sussidio bimestrale - pari a circa 50 euro - finanziato dal Ministero liberiano del welfare e dall'UNICEF. Il sussidio le permette di pagare le rette scolastiche per i suoi figli e di avviare una piccola attività commerciale - ©UNICEF/NYHQ2015-0465/Ahmed Jallanzo

 

Quarta missione sul campo per l'attore britannico

Orlando Bloom, salito ai vertici della popolarità cinematografica internazionale per i suoi ruoli in kolossal quali "Il Signore degli Anelli" e "Pirati dei Caraibi", è diventato Goodwill Ambassador dell’UNICEF nell’ottobre 2009.

Quella in Liberia è la quarta visita che l'attore britannico ha compiuto per visitare e far conoscere al pubblico i programmi dell'UNICEF per l'infanzia nei Paesi in via di sviluppo.

Con l'UNICEF Bloom ha realizzato nell'aprile 2014 una missione sul campo in Giordania, dove ha incontrato i bambini e le famiglie sfollati dalla Siria a causa della guerra, in Sudafrica (2012) per conoscere le attività di "peer education" condotte da giovani locali e in Nepal (fine 2007).

22/03/2015

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