A Verona il calcio apre le porte ai bambini in difficoltà

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14/09/2015

15 settembre 2015 - Dalla collaborazione tra UNICEF Italia, Hellas Verona FC e Comune di Verona nasce il progetto “Verona fa squadra per i bambini” che consentirà annualmente a 5 bambini di età compresa tra i 5 e gli 8 anni, provenienti da famiglie seguite dai servizi sociali del Comune di Verona, di partecipare agli allenamenti e alle gare di campionato della Scuola scaligera.

Un progetto che rilancia ancora di più l’impegno dell’Hellas Verona nel campo della solidarietà, come conferma il Direttore generale, Giovanni Gardini: «Siamo felici di affiancare una realtà come UNICEF per un’iniziativa unica nel panorama italiano, che avrà l’obiettivo di promuovere l’attività sportiva in età evolutiva, mettendone in luce l’utilità sociale nei confronti dei bambini che vivono in evidenti situazioni di povertà. Tutto questo grazie al gioco del calcio, per sostenere le famiglie in difficoltà e per rendere evidenti i tangibili problemi di povertà che esistono nella nostra società». 

«Un grande orgoglio per noi» sottolinea, Paolo Rozera, Direttore generale dell'UNICEF Italia. «Lavorare con due realtà come l’Hellas Verona e il Comune di Verona, un progetto unico che punteremo ad ampliare e promuovere in tutta Italia.». 

Il Direttore generale dell'UNICEF Italia Paolo Rozera insieme al bomber dell'Hellas Verona Luca Toni - ©HellasVerona FC/2015 Il Direttore generale dell'UNICEF Italia Paolo Rozera insieme al bomber dell'Hellas Verona Luca Toni - ©HellasVerona FC/2015


Un progetto realizzato in sinergia con il Comune di Verona, con il quale si potrà garantire l’iniziativa nel triennio 2015/2018: «Ringrazio Hellas Verona e UNICEF» commenta il sindaco Flavio Tosi «per aver collaborato con il Comune a questo progetto di solidarietà sociale. Se ben praticato lo sport è un fattore di crescita individuale importantissimo, che può trasmettere valori fondamentali per la vita, come la lealtà, il rispetto delle regole, la solidarietà verso i compagni, l’empatia. Ben vengano quindi iniziative come questa, che consentirà ad alcuni bambini meno fortunati di praticare sport preferito in un ambito sportivo ed educativo di alta qualità».

14/09/2015

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