World Toilet Day, l'UNICEF rivela il ciclo letale di carenza di igiene e malnutrizione

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18/11/2015

19 novembre 2015 – La carenza di servizi igienici sta mettendo in pericolo la vita di milioni di bambini, tra i più poveri al mondo, contribuendo al diffondersi della diarrea e di parassitosi intestinale, che a loro volta favoriscono la malnutrizione.

Circa 2,4 miliardi di persone a livello globale non hanno accesso ai servizi igienici e 946 milioni – circa 1 su 8 della popolazione mondiale – praticano defecazioni all’aperto

Allo stesso tempo, 159 milioni di bambini sotto i 5 anni presentano ritardi nella crescita e altri 50 milioni sono sottopeso.

Questi i dati contenuti nel rapporto “Improving Nutrition Outcomes With Better Water, Sanitation and Hygene” (Migliorare lo stato nutrizionale attraverso un maggiore accsso ad acqua e igiene) lanciato oggi dall’UNICEF, USAID e Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che per la prima volta mette insieme anni di ricerche e casi studio che dimostrano una correlazione tra accesso ai servizi igienici e malnutrizione, oltre a fornire indicazioni per intervenire sul fenomeno.

La diarrea è causa del 9% della mortalità infantile nel mondo. Essendo essenzialmente una malattia a trasmissione oro-fecale, la sua incidenza è più alta laddove il livello dei servizi igienici è basso, 

Ogni anno, tra i bambini sotto i 5 anni, si verificano 1,7 miliardi di casi di diarrea. Tra questi, i bambini che vivono nei paesi a basso reddito sono i più duramente colpiti, con una media di tre episodi l’anno. 

La frequenza più alta è tra i bambini sotto i 2 anni, i più vulnerabili alle conseguenze della malattia. Episodi ripetuti di diarrea possono alterare in modo permanente l'intestino e ostacolare l'assorbimento di nutrienti essenziali, esponendo i bambini al rischio di ritardi nella crescita e perfino di morte.

Ogni anno, circa 300.000 bambini sotto i 5 anni (oltre 800 al giorno) muoiono a causa di malattie diarroiche collegate a un inadeguato accesso all'acqua e ai servizi igienici.

«Dobbiamo mettere in atto soluzioni efficaci e innovative per affrontare il problema dell’accesso ai servizi igienici, altrimenti danneggeremo milioni dei nostri bambini tra i più poveri e vulnerabili», commenta Sanjay Wijesereka, a capo del programma Acqua e Igiene dell'UNICEF «Il collegamento comprovato con la malnutrizione rafforza ancora di più il motivo per cui la nostra risposta deve essere integrata, se vogliamo che riscuota successo.»
 
Molti paesi hanno fatto segnare significativi progressi nell’accesso ai servizi igienici e nello stato nutrizionale dei loro bambini. Alcuni di loro hanno utilizzato con successo l’approccio dell’UNICEF definito Community Led Total Sanitation (CLTS), che aiuta la popolazione locale a progettare soluzioni sostenibili per superare la defecazione all’aperto.
 
Il Pakistan ha raggiunto l’Obiettivo di Sviluppo del Millennio che prevedeva di dimezzare il numero di abitanti che nel 1990 non avevano accesso ai servizi igienici adeguati. Grazie al programma CLTS, intere comunità nel paese hanno abbandonato la pratica delle defecazioni all'aperto, raggiungendo migliori indicatori di sanità e nutrizione infantile

L'Etiopia ha fatto registrare la più drastica riduzione nel fenomeno della defecazione all'aperto. Nonostante la crescita demografica, il ricorso a questa pratica è sceso dal 92% (44 milioni di persone) del 1990 al 29% (28 milioni di persone) nel 2015.

Durante l'emergenza umanitaria dovuta al conflitto nella Repubblica Democratica del Congo, l'UNICEF ha promosso interventi integrati su nutrizione, acqua e servizi igienici fra le comunità sfollate. Ne è risultata una significativa riduzione nella malnutrizione infantile e nell'incidenza di malattie legate veicolate dall'acqua: grazie alla costruzione di latrine da parte della popolazione sfollata, circa il 90% dei bambini malnutriti è tornata a un peso normale nel giro di 12 mesi.

«Non ci sono scuse per non lavorare sull'ampliamento nell'accesso ai servizi igienici, anche nelle comunità più povere o durante le emergenze» ribadisce Wijesekera. «Al contrario, ci sono milioni di ragioni – una per ogni bambino che ha ritardi nello sviluppo o è sottopeso, o peggio, per ogni bambino malato o che muore - per agire con l’urgenza che occorre.»  
Documenti disponibili

Scarica il rapporto "Improving Nutrition Outcomes with Better Water, Sanitation and Hygiene" (in inglese)pdf / 2.52 Mb

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18/11/2015

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