Privalia e UNICEF rinnovano la collaborazione per i diritti dell’infanzia e l’accesso all'istruzione

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07/02/2017

Milano, 9 febbraio 2017 – L’UNICEF e Privalia rinnovano l’accordo di collaborazione internazionale, iniziato nel 2015, per ulteriori due anni.

Ad oggi questa collaborazione ha realizzato una serie di progetti in 4 Paesi:

  • in Messico, attraverso il programma dell’UNICEF «Miglioriamo l’istruzione dei bambini e delle bambine indigeni del Messico», dove oltre 440 insegnanti hanno ricevuto una formazione per l’apprendimento della lingua indigena ed è stato possibile garantire l’accesso all’istruzione di oltre 14.500 bambini e bambine.
  • In Brasile, appoggiando il programma «Adolescenti fuori dalla scuola» in cui oltre 12.500 adolescenti si sono mobilizzati per contrastare l’abbandono scolastico prematuro, che coinvolge più 1,5 milioni di adolescenti. 
  • In Spagna, promuovendo il programma per la conoscenza dei diritti «Scuola amica dei bambini», che l’UNICEF ha avviato nelle scuole delle attività per far conoscere ad ogni bambino e bambina i propri diritti ed aiutarli a metterli in pratica. 
  • In Italia, il programma «L’albero dei diritti» ha reso possibile la promozione e la conoscenza della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza nelle scuole Italiane attraverso attività laboratoriali a cui hanno preso parte oltre 50.000 bambini e bambine.

Privalia, nel suo constante impegno per rafforzare uno dei suoi valori «Siamo brave persone» continua ad attivarsi attraverso tutti i mezzi a sua disposizione affinché il binomio infanzia ed istruzione siano sempre più congiunti ed estesi.

Attualmente Privalia dona all’UNICEF l’1% di tutte le vendite della categoria “Baby & Kids” presenti sul sito, mette in atto diverse azioni di solidarietà durante l’anno, come ad esempio in Italia il “Privalia Xmas Market” ed altre iniziative sul territorio nazionale che hanno come obiettivo il miglioramento della vita dei bambini e delle bambine. 

«Ringraziamo Privalia per aver rinnovato il suo impegno al fianco dell’UNICEF» – ha dichiarato Paolo Rozera, Direttore generale dell’UNICEF Italia.

«In particolare quest’anno, Privalia sosterrà il progetto dell’UNICEF per garantire protezione e assistenza a tanti  minorenni rifugiati e migranti in Italia.

Sono bambini che hanno già vissuto terribili sofferenze, in fuga da violenze, povertà, torture, che hanno affrontato grandissimi rischi e pericoli; dobbiamo impegnarci perchè possano avere un futuro più sereno e di integrazione.» 

José Manuel Villanueva, socio fondatore e CEO di Privalia commenta: «I bambini e le bambine di oggi saranno gli adulti di domani ed è importante per noi, come persone e come azienda, continuare a collaborare attivamente per la creazione di un futuro migliore che difenda e rafforzi i diritti fondamentali dell’infanzia»

«Credo fermamente in questa collaborazione e ritengo che il programma dell’UNICEF in Italia sia estremamente importante, poiché si focalizza su un tema delicato, di forte interesse e attualità a livello internazionale.

«Sono orgogliosa dell’impegno attivo di Privalia con Future for Children a sostegno dell’UNICEF, che coinvolgerà tutti i paesi in cui siamo presenti.» Conclude Valentina Visconti, Country Manager di Privalia Italia.

 

2017 – 2018: I NUOVI PROGRAMMI A CUI VERRANNO DESTINATI I FONDI:

I principali obiettivi su cui si basa la collaborazione 2017 e 2018:

  1. Generare un impatto positivo nella vita dei bambini e delle bambine. Impatto concreto che generi un cambiamento reale nella comunità. 
  2. Dare visibilità delle azioni. Un impegno che sia maggiormente visibile all’esterno, comunicandolo ai nostri clienti e ai Privali@s (i dipendenti di Privalia), attivando azioni concrete e dirette.

 

Dettagli del Programma

Brasile: Diritto all’educazione per tutti i bambini e le bambine e per gli adolescenti.

Ad oggi in Brasile si contano 3,1 milioni di bambini e adolescente fuori dal sistema scolastico. Nell’ambito dell’iniziativa «Out to school children», l’UNICEF e Privalia uniranno gli sforzi affinché questi bambini e adolescenti possano far sentire la propria voce. Saranno coinvolti oltre 15.000 adolescenti anche grazie al supporto di strumenti innovativi, si avvieranno dialoghi con le istituzioni locali e la società civile per dare vita a chiare soluzioni condivise 

Messico: Migliorare l’educazione dei bambini e delle bambine indigene in Messico.

La popolazione indigena messicana, formata da 11 milioni di persone con 65 gruppi etnolinguistici, concentra i maggiori livelli di povertà e discriminazione del Paese. L’UNICEF Messico e Privalia lavorano per superare le barriere che impediscono l’accesso ad una migliore educazione dei bambini di questa popolazione. L’obiettivo di questi due nuovi e ulteriori anni di collaborazione è di estendere il programma di acceso all’istruzione in 4 ulteriori stati del Messico, mettere in azione un programma di per insegnanti per migliorare le loro capacità educative e infine lavorare con le scuole degli stati con maggior presenza delle popolazioni indigene arrivando a coinvolgere più di 4.500 studenti.

Italia: Proteggere ed istruire i bambini e le bambine rifugiati e migranti.

L’Italia è uno dei principali punti di ingresso in Europa per rifugiati e migranti; l’UNICEF sta ampliando la propria risposta operativa a questa crisi e Privalia sosterrà il programma per garantire protezione ai minori stranieri non accompagnati che giungono in Italia. In particolare, Privalia finanzierà interventi di protezione e inclusione sociale dei minori non accompagnati in Sicilia: attività educative (fra cui l’insegnamento della lingua italiana), sportive e ricreative per favorire l’integrazione nella comunità locale.  

Spagna: Istruzione per una cittadinanza globale; opportunità e sfide dell’era digitale.

L’UNICEF Spagna, continua il suo programma per generare cambiamenti concreti a favore dell’infanzia, e insieme a Privalia lavorerà per dar voce all’infanzia nell’era digitale, analizzando le sfide e le opportunità per l’adempimento dei diritti dell’infanzia e la società del futuro. Queste azioni passano attraverso la radiografia e la conoscenza del profilo dei bambini e delle bambine nell’era digitale, studiando fenomeni come il cyberbullismo o la sicurezza informatica. In una seconda fase, verrà data voce all’infanzia, attraverso storie ed esperienze dirette per conoscere come vivono i bambini spagnoli le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), mettendoli a conoscenza dei propri diritti.


07/02/2017

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