Zimbabwe: emergenza colera

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31/03/2009

Lo Zimbabwe è alle prese con la peggiore epidemia di colera della sua storia recente, che da agosto a oggi ha fatto registrare 96.600 casi e 4.200 decessi
Senza precedenti anche il livello di diffusione dell'epidemia, estesa ormai a 9 delle 10 province del paese, coinvolgendo 60 dei 62 distretti dello Zimbabwe. 
Harare continua ad essere l'epicentro dell'epidemia, mentre sono 30 i distretti che registrano più di 1.000 casi di colera. 
Solo le aree sudoccidentali del paese sono state risparmiate dall'epidemia, che si è invece diffusa in Zambia, Mozambico e Sudafrica

Un paese allo sbando

 
Una folla si accalca intorno a un'autocisterna con insegne dell'UNICEF ad Harare, capitale dello Zimbabwe - ©AP Photo/Tsvangrayi Mukwazhi
Una folla si accalca intorno a un'autocisterna con insegne dell'UNICEF ad Harare, capitale dello Zimbabwe - ©AP Photo/Tsvangrayi Mukwazhi

Nelle ultime settimane la crisi ha subito un rapido aggravamento per il collasso dei servizi pubblici.
 
Numerosi ospedali sono stati costretti a chiudere, lasciando i pazienti senza assistenza sanitaria. Medici e infermieri non sono in grado di recarsi a lavoro.
 
L'erogazione idrica è intermittente quando non manca del tutto, a causa del grave degrado delle infrastrutture, della scarsità di forniture elettriche e della carenza di additivi chimici per la potabilizzazione dell'acqua.
 
Analogamente, molte scuole hanno chiuso i battenti, privando i bambini dell'accesso all'istruzione, all'acqua e ai servizi di mensa scolastica, e solo il 50% dei bambini ha avuto la possibilità di ritornare a scuola a fine gennaio 2009.
 
Le conseguenze per la popolazione in generale e i bambini in particolare si traducono in limitate opportunità di assistenza sanitaria, accesso all'acqua potabile, all'istruzione e al cibo - oltre 7,3 milioni di persone dipendono attualmente dagli aiuti alimentari - con un aumento delle malattie e dei tassi di mortalità.
 

L'UNICEF in azione

L'UNICEF ha risposto immediatamente all'emergenza allocando 17,2 milioni di dollari per i primi interventi e avviando un piano di risposta di 4 mesi (dicembre 2008 - marzo 2009), diretto a contrastare l'epidemia e ripristinare l'erogazione dei servizi di base alla popolazione.
 
Dinanzi all'acuirsi della crisi, l'UNICEF ha successivamente esteso il piano di risposta all'emergenza, portandone la durata da 4 a 6 mesi (dicembre 2008 - maggio 2009) e i potenziali beneficiari da 60.000 a 115.000 persone, con un incremento del budget di spesa dai 17,4 milioni di dollari iniziali ai 43,7 milioni attuali: finora l'UNICEF ha ricevuto 11.317.300 dollari, con un totale di 32.382.700 dollari ancora necessari per rispondere alla crisi.

Come puoi aiutare

Anche tu puoi aiutare i bambini dello Zimbabwe vittime dell'epidemia di colera donando on line o con uno dei seguenti altri modi:

- cc postale n. 745.000 intestato a Comitato Italiano per l'UNICEF, causale: "Emergenza Zimbabwe"
- con carta di credito telefonando al Numero Verde gratuito UNICEF 800-745.000
- cc bancario n. 000.000.510051, Banca Popolare Etica, IBAN: IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051, intestato a Comitato Italiano per l'UNICEF, causale: "Emergenza Zimbabwe"
- presso la sede UNICEF della tua città (qui tutti gli indirizzi)

Dona ora per l'emergenza in Zimbabwe

Documenti disponibili

9febbraio09_Zimbabwe___Emergenza_colera___Agg_n_2_09pdf / 1.55 Mb

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31/03/2009

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