Venezuela - Il "Sistema" che aiuta i bambini a suonare e a sperare

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25/11/2018

25 novembre 2018 - Si chiama “El Sistema” (ma il suo nome per esteso è Sistema Nazionale delle Orchestre e dei Cori Giovanili e Infantili del Venezuela) il grande sogno realizzato nel 1975 dal maestro e musicista venezuelano José Antonio Abreu per insegnare la musica a livello collettivo e individuale, attraverso orchestre sinfoniche e cori.
 
Il potenziale della musica e del suonare insieme sviluppa il senso di organizzazione sociale, oltre che crescita umana e culturale.
 
Il maestro Abreu è scomparso a marzo di quest'anno, ma la sua creazione continua a coinvolgere migliaia di bambini e giovani di tutte le classi sociali, con particolare attenzione a quelli più svantaggiati. Il 75% dei suoi iscritti vive sotto la soglia di povertà e molti provengono da villaggi lontani dai centri urbani più sviluppati, ma i ragazzi suonano insieme, senza discriminazioni di alcun tipo.
 
Dal 2004 El Sistema è Goodwill Ambassador dell’UNICEF e conduce un progetto per la formazione degli insegnanti affinché, attraverso la musica, sempre più bambini e ragazzi possano costruirsi un futuro di riscatto. 
 
Con il motto “Tocar y Luchar” (suonare e lottare), El Sistema coinvolge circa 1 milione tra bambine, bambini, adolescenti e giovani e ha un personale di oltre 10.000 docenti nei 24 Stati che compongono la federazione venezuelana.
 

La storia di Josué

Josué ha 12 anni ed è uno di loro. Cresciuto senza padre e con i sacrifici della mamma e di una nonna anziana, Josué ha iniziato a frequentare El Sistema, dove ha imparato a suonare il cuatro (una chitarra tipica dell'America Latina), il mandolino e le maracas.
 
Ora suona principalmente il mandolino, che considera lo strumento più bello e il cui suono “cura” la sua malinconia.
 
Per Josué, la musica è un linguaggio universale che lo allontana dalle cose cattive, dalle  false amicizie e dai pericoli della strada. Il suo sogno è diventare un bravo solista di tutti gli strumenti che suona. 

L'azione dell'UNICEF in Venezuela

Il Venezuela è nella morsa di una crisi economica senza eguali. Nell'ultimo anno (maggio 2017- maggio 2018) il tasso di inflazione è aumentato del 24.000%, portando a una drammatica riduzione del potere d’acquisto delle famiglie e delle opportunità lavorative.
 
Secondo dati recenti, l’82% della popolazione vive in condizioni di povertà e un numero sempre più alto di bambini soffre di malnutrizione.
 
La grave carenza di medicine di base e di attrezzature sanitarie ha portato a un forte deterioramento della qualità dell'assistenza ospedaliera. 
 
 
Ad aggravare la situazione, c'è una diffusa violenza tra e contro i bambini, conseguenza del degrado economico e sociale in atto. Secondo le stime dell’UNICEF, il Venezuela è fra gli 8 Stati al mondo con il più alto tasso di mortalità nella fascia di età 10-19 anni a causa di omicidi e violenze.
 
Per rispondere a questa drammatica situazione nel 2017 l’UNICEF ha distribuito integratori alimentari per circa 152.000 bambini sotto i 5 anni, oltre a 2,5 milioni di dosi di vaccini contro il morbillo, e farmaci contro la malaria per altri 195.000 bambini.
 
Grazie alla distribuzione di 4.000 kit scolastici altrettanti alunni hanno potuto frequentare le lezioni.
 
Per rispondere in modo capillare all’emergenza sanitaria, il governo venezuelano e l’UNICEF hanno appena siglato un accordo finanziario che permetterà la distribuzione di 30 tonnellate di attrezzature mediche a sostegno dei programmi nazionali di controllo delle malattie.
 
Verranno altresì avviati programmi di salute materna e infantile destinati a prestare assistenza a decine di migliaia di donne in gravidanza, neonati nei reparti ospedalieri, bambini sieropositivi e adolescenti.

25/11/2018

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