Potenza

A Potenza, con il Comitato Provinciale UNICEF, la scuola dell’infanzia di via Lacava si racconta ed educa alle emozioni

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15/02/2019

14 febbraio 2019 - Questa mattina, intorno alle 11,00, mi hanno accolto le insegnanti della scuola primaria di Via Lacava dell’Istituto Comprensivo “Giacomo Leopardi”, diretto dalla professoressa Cinzia Pucci. Con loro, i piccoli di cinque anni con tante meravigliose scatole piene di affetto, ricordi, cura, coccole, sorprese.

Piccoli e grandi abbiamo fatto un grande cerchio e abbiamo cominciato a raccontare di noi. Sì, perché il cerchio magico è il cerchio delle emozioni, quelle buone e quelle cattive, quelle che ci fanno star bene e quelle che ci fanno paura. Ho cominciato io parlando con il mio primo libro “L’isola del tesoro”, i miei viaggi nella fantasia e la mia gioia di stare con quei piccoli dagli occhi curiosi e con tanta paura di raccontare... poi piano piano hanno parlato Gabriel, Simona, Rebecca, Christian, Donato… e da scatole colorate, di latta, di cartone, una perfino con un grande nastro giallo, sono apparse foto di piccoli  sorridenti, molti ciucciotti e ancora carillon, macchinine, pigiamini, bavette, qualche libro… e la paura del buio, dei mostri che non fanno dormire, dei fantasmi. E la gioia di giocare, anche con la mamma “quando ha finito di fare i servizi”, di ascoltare storie, di stare con fratellini e sorelline. 

Anche le maestre Maria Renna, Carmela Petraglia, Rosa Lacava, Tina Luongo, con gli occhi lucidi hanno raccontato dei figli grandi che sono lontani..., di un piccolo cane che ne ha morso una di loro quando era piccola..., della gioia di continuare a cucinare come le ha insegnato la mamma…, della vivacità e delle marachelle di quando erano piccole. Una maestra racconta di una famiglia numerosa e molto unita e presenta il vecchio rasoio elettrico del papà che non c’è più. Un’altra mostra un piccolo anello che le ha regalato un’alunno particolarmente “difficile”. 

Tutte dicono di amare i “loro” i piccoli, che le guardano attenti.

Arriva Agnese Covino, la loro maestra di religione, e comincia a scattare foto per ricordare questi momenti così belli.

E viene il momento di alzarsi e di fare un grande cerchio per abbracciarsi forte forte tutti insieme, perché le coccole fanno bene e un sorriso non costa nulla.

Una maestra mi consegna una bella Pigotta, la bambola di pezza dell’UNICEF che salva la vita di un bambino con cibo e medicine e accoglie la mia proposta di diventare volontaria UNICEF.

E’ mezzogiorno, bisogna prepararsi per il pranzo. Tutti in fila per lavarsi. 
C’è ancora tempo per un sorriso, un abbraccio, un bacio.

Il piccolo Michele mi dice grazie e io vado via leggero, quasi volando e prometto che “Non ci perderemo di vista” e continueremo insieme la proposta educativa UNICEF di educazione alla gentilezza.

15/02/2019

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