Registrazione alla nascita, un bambino su quattro rimane "invisibile"

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10/12/2019

11 dicembre 2019 – Negli ultimi anni il numero di bambini le cui nascite sono state ufficialmente registrate è aumentato significativamente in tutto il mondo, ma ancora 166 milioni di bambini sotto i 5 anni - uno su quattro - restano non registrati anagraficamente. 

A ricordarlo è l'UNICEF nel giorno in cui si festeggia la sua stessa nascita (l'11 dicembre 1946 veniva infatti istituito dall'Assemblea Generale dell'ONU il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia). 

Il rapporto "Birth Registration for Every Child by 2030: Are we on track?" (Registrare alla nascita ogni bambino entro il 2030: siamo sulla strada giusta?analizza i dati di 174 Stati e mostra che a livello globale, negli ultimi dieci anni, la percentuale di bambini sotto i 5 anni regolarmente registrati all'anagrafe nazionale è aumentata di circa del 20%  passando dal 63% al 75%.

«Abbiamo fatto molti progressi, ma ancora troppi bambini non vengono registrati» ha dichiarato Henrietta Fore, Direttore esecutivo dell’UNICEF. «Un bambino non registrato alla nascita è invisibile: non esiste per il governo o per la legge. Senza prove che ne attestino l’identità, i bambini restano spesso esclusi dall'accesso all'istruzione, alle cure mediche o da altri servizi di prima necessità, e sono più vulnerabili allo sfruttamento e agli abusi.»
 
I progressi globali sono stati realizzati principalmente nell'Asia meridionale, soprattutto in Bangladesh, India e Nepal

In India il numero di bambini registrati è salito dal 41% del 2005-2006, all'80% del 2015-2016. Negli ultimi anni, l’UNICEF ha lavorato con il Governo indiano per dare la priorità alla registrazione alla nascita nei vari Stati della federazione, incrementando e migliorando l’accesso ai centri di registrazione, formando i funzionari preposti e sensibilizzando le comunità, e realizzando programmi di informazione pubblici, soprattutto tra le comunità più vulnerabili.
 
Per contro, la maggior parte dei paesi dell’Africa subsahariana risulta indietro rispetto al resto del mondo: Etiopia (3%), Zambia (11%) e Ciad (12%) hanno i tassi di registrazione alla nascita più bassi al mondo.

Lo studio dell'UNICEF sottolinea che circa un terzo degli Stati devono urgentemente accelerare i propri progressi se vogliamo raggiungere il traguardo di garantire un'identità legale a tutti i bambini del pianeta entro il 2030, come previsto dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (nello specifico, il n. 16).
 
A livello globale le barriere per la registrazione vanno dalla scarsa conoscenza dell famiglie su come si registra un neonato al costo elevato dell'iscrizione anagrafica o dell’ottenimento di un certificato, dalle spese aggiuntive per una tarda registrazione alle lunghe distanze da percorrere per raggiungere l'ufficio di registrazione più vicino. 

Usi e pratiche tradizionali – ad esempio, quella che in alcune culture impone alle neo-mamme di non uscire di  casa – possono dissuadere o impedire del tutto la registrazione formale entro il periodo di tempo consentito dalla legge.
 
Anche quando un bambino viene registrato, il possesso di un certificato di nascita è meno comune, con 237 milioni di bambini sotto i 5 anni a livello globale – ovvero circa 1 su 3 – che non hanno un documento di registrazione.
 
Nel rapporto, l’UNICEF chiede di intraprendere 5 azioni per proteggere tutti i bambini:
- fornire a ogni bambino il certificato alla nascita;
- dare a tutti i genitori maggiori possibilità, a prescindere dal genere, per registrare la nascita di un bambino;
- collegare la registrazione alla nascita ad altri sistemi per facilitare i diritti di ogni bambino alla salute, alla protezione sociale e all’istruzione;
- investire in soluzioni tecnologiche sicure e innovative per facilitare la registrazione;
- coinvolgere le comunità per chiedere la registrazione alla nascita di ogni bambino;
 
“Ogni bambino ha il diritto ad avere un nome, una nazionalità e un’identità legale. Ogni miglioramento nell’aumento dei livelli di registrazione è una buona notizia” - ha concluso Fore.
 
“Abbiamo appena celebrato i 30 anni della Convezione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e, come in essa riportato, non dobbiamo fermarci finché ogni bambino non sarà considerato.” 

Documenti disponibili

Rapporto "Birth Registration for Every Child: Are We on Track?" pdf / 7.03 Mb

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10/12/2019

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