Emergenze

Afghanistan

L’Afghanistan sempre di più vive un’emergenza umanitaria senza precedenti che, prolungata negli anni, vede il sovrapporsi di crisi molteplici e concorrenti, tra insicurezza, instabilità politica ed economica, disastri naturali e sfollamento di popolazioni, nel quadro di una violazione sistematica dei diritti di donne e bambine. Nel paese, 23,3 milioni di persone versano in drammatico bisogno di assistenza umanitaria: di queste, 12,6 milioni sono bambini sotto i 18 anni d'età.

Tra i paesi più esposti ai rischi climatici, i rigidi inverni e disastri naturali ricorrenti come inondazioni e siccità aggravano condizioni di instabilità economica persistenti, con appena il 16% degli afgani che riescono a soddisfare i bisogni primari.  Il 67% della popolazione non ha accesso ad acqua sicura, con un pericolo crescente di diarrea acuta e colera. Rischi, che insieme a epidemie di malattie come il morbillo e a un’insicurezza alimentare su livelli d’emergenza, accrescono fortemente i pericoli di mortalità infantile.

Nella crisi in atto, 20,8 milioni di persone non hanno accesso ad acqua sicura e servizi igienico-sanitari di base, 17,9 milioni di persone sono prive di assistenza medica, 7,4 milioni necessitano supporto nutrizionale, con quasi 900.000 bambini in immediato pericolo di vita per Malnutrizione Acuta Grave.

Un'emergenza ulteriormente aggravata dai terremoti che ad ottobre hanno colpito l'Afghanistan occidentale, con effetti devastanti che hanno lasciato oltre 96.000 bambini in bisogno di aiuto umanitario.

La crisi in numeri

12,6milioni

Bambini bisognosi di aiuti e assistenza

900mila

Bambini a rischio per grave malnutrizione

20,8milioni

Persone in bisogno di acqua e igiene

La condizione di donne e bambini: in costante peggioramento

Le donne e le ragazze afghane subiscono gli effetti peggiori della crisi, con una mancanza di rispetto dei loro diritti in continuo peggioramento, con restrizioni alle libertà fondamentali, di accesso ai servizi e della possibilità stessa di guadagnarsi da vivere. Semplicemente inconcepibile e sconcertante la decisione di vietare alle donne afghane di lavorare con l’ONU, UNICEF compreso.

Il divieto di accesso per le ragazze all’istruzione secondaria implica gravi rischi di apprendimento e protezione, rafforzando l disuguaglianze di genere preesistenti, con la progressiva esclusione di donne e ragazze dalla vita pubblica avrà effetti devastanti per le generazioni future.

In tale contesto, 8 milioni di bambine e bambini hanno bisogno di sostegno per l'istruzione, 9,2 milioni tra bambini e adulti con in cura minori di servizi di protezione.

Rimanere nel paese, per il bene dell’infanzia

Dopo la transizione politica in Afghanistan, la risposta umanitaria ha in gran parte evitato una catastrofe umanitaria. Ciò nonostante, la situazione rimane estremamente difficile, in primo luogo per donne e bambini.

Il contesto operativo in Afghanistan resta estremamente complesso, con ostacoli burocratici imposti dalle autorità di fatto talebane che sono aumentati, insieme  a minacce e intimidazioni contro gli operatori umanitari - e alle restrizioni imposte alle operatrici - ostacolando la fornitura di servizi salvavita fondamentali.

I bambini non dovrebbero pagare il peggioramento della crisi con la loro infanzia. L’UNICEF, operativo nel paese sin dal 1949, rimane in prima linea nella risposta umanitaria in Afghanistan, continuando a sostenere l’accesso ai servizi di assistenza senza restrizioni e in linea con i principi umanitari. Il nostro obiettivo è ottenere risultati concreti per l’infanzia: dove ci sono bambini bisognosi, l'UNICEF è e rimane presente.

Nel corso di oltre 70 anni in Afghanistan, l'UNICEF ha costruito un rapporto di fiducia con le comunità, negoziato con tutte le parti in conflitto l'accesso ai bisognosi, intervenendo per assicurare forniture salvavita nelle circostanze più difficili. Dalla presa del potere dei talebani, nell'agosto 2021, una serie di misure restrittive hanno progressivamente limitano le libertà fondamentali, soprattutto di donne e ragazze.

Attraverso una pianificazione dinamica delle contingenze, e la negoziazione di esenzioni ai divieti imposti al lavoro femminile, l'UNICEF lavora per preservare obiettivi e modalità operative dei programmi di intervento sul campo. In base all’Appello d’Emergenza per il 2024, l'UNICEF necessita 1,44 miliardi di dollari per rispondere ai bisogni di oltre 19,4 milioni di persone in Afghanistan, di cui più di 10,5 milioni sono bambini con meno di 18 anni.

L’azione dell’UNICEF

I bisogni dei bambini afgani e delle loro famiglie sono senza precedenti. Per rispondere alla crisi, come UNICEF sosteniamo interventi umanitari dando priorità alle misure salvavita, per il potenziamento immediato dei servizi nutrizionali e di salute infantile, idrici e igienico-sanitari, educativi e di protezione dell'infanzia. Fondamentale è scongiurare il collasso dei sistemi essenziali, e salvaguardare i progressi faticosamente raggiunti negli anni, incluso per i diritti delle donne e delle bambine.

Tra gli obiettivi dell’UNICEF per il 2024, opereremo per la nutrizione infantile per raggiungere con terapie di cura 815.000 bambini con Malnutrizione Acuta Grave e per assistere con cure mediche più di 19,4 milioni di persone. Per l’acqua e l’igiene, miriamo a raggiungere 5,5 milioni di persone con acqua sicura e 3,2 milioni con servizi idrici e igienico-sanitari appropriati.

Per la protezione dell’infanzia, opereremo per fornire a 3,6 milioni tra bambini e persone con in cura minori sostegno psicosociale e per la salute mentale. Per l’istruzione delle bambine e dei bambini afgani, l’obiettivo è raggiungerne 5 milioni con programmi d’emergenza, e assicurare protezione sociale  a155.000 famiglie vulnerabili. Tra i nostri obiettivi, assistere con informazioni chiave 10 milioni di persone, per la prevenzione di rischi e l’accesso ai servizi essenziali.

Questa bambina si trova presso il Community Based Education (CBE) di Miirwais Meena sostenuto dall'UNICEF. Grazie al progetto anche i bambini in comunità remote e sottoservite dove non esistono scuole formali possono ricevere un'istruzione.

Risultati raggiunti

Grazie al nostro coraggioso personale, soprattutto quello femminile afghano, e nonostante un contesto operativo sempre più difficile, nei primi 11 mesi del 2023 oltre 20,3 milioni di persone hanno ricevuto accesso a servizi sanitari sostenuti dall'UNICEF, 12,9 milioni di bambini sotto i 5 anni hanno beneficiato di diagnosi della malnutrizione e più di 655.000 di terapie salvavita. Oltre 1,7 milioni di persone hanno ricevuto accesso ad acqua sicura e più di 1 milione a servizi igienico sanitari appropriati per differenze di genere. 

Tra le misure di protezione, più di 3,8 milioni tra bambini ed adulti con minori hanno ricevuto sostegno psicosociale e per la salute mentale, 3,3 milioni ad attività di sensibilizzazione sui rischi mine ed ordigni inesplosi, più di 289.600 donne e bambine sono stati assistiti contro le violenze di genere.

Per l’istruzione, 4,2 milioni di bambini sono stati assistiti con supporto scolastico d’emergenza, più di 685.900 bambini vulnerabili con attività educative nelle loro comunità. Nella drammatica crisi afghana, più di 10,6 milioni di persone sono state raggiunte con informazioni salvavita sui rischi di crisi umanitarie ed epidemiche, quasi  168.900 famiglie hanno beneficiato di protezione sociale sostenuta dall’UNICEF.

Pagina aggiornata al 17 gennaio 2024

Documenti disponibili

AFGHANISTAN - Appello d'Emergenza UNICEF HAC 2024_Dicembre 2023pdf / 747 kb

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AFGHANISTAN - 11-10- 2023 - Emergenza Terremotopdf / 457 kb

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AFGHANISTAN - L'Azione Umanitaria dell'UNICEF_Agosto 2021pdf / 1.97 Mb

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