Cosa succede ai tuoi figli quando il mondo fisico e quello virtuale si fondono? Dieci cose da sapere su “metaverso”, “realtà aumentata” e bambini

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01/06/2023

Tutti parlano del metaverso ma, esattamente, cos’è il metaverso?

In poche parole, il metaverso è uno spazio virtuale nel quale le persone, in teoria, possono fare molte delle cose che fanno nel mondo reale, ma attraverso una rete integrata di mondi o ambienti virtuali tridimensionali (3D).

Mentre la realtà estesa (Extended Reality, o XR), che include la realtà virtuale e aumentata, sta diventando un modo sempre più diffuso per provare esperienze virtuali in modo immersivo, lo sviluppo del metaverso è ancora in una fase iniziale e il suo impatto non è così evidente.

Dieci cose da sapere sull’impatto che il metaverso potrebbe avere sui bambini.

1. Il metaverso non esiste ancora, ma gli ambienti virtuali in cui vivono oggi i bambini sono indicatori del futuro che verrà

Oggi gli ambienti virtuali e i social games, come le popolari piattaforme Roblox, Minecraft e Fortnite – sono ambienti indipendenti e non tutti completamente immersivi; ma possono essere un indicatore di quale direzione il metaverso sta prendendo.

Bambini e adolescenti stanno già creando milioni di profili in questi ambienti e giochi online.

Ilda Sofia Vasquez e Brandon Vasquez, entrambi di 10 anni, giocano con lo smarthphone

2.La tecnologia su cui si basa il mondo virtuale sta maturando e diventa ogni giorno più popolare

Con i dispositivi di realtà aumentata sempre più performanti ed accessibili economicamente, gli avanzamenti nel campo dell’Intelligenza Artificiale - con la creazione di scenari virtuali e chatbot - le valute digitali e non-fungible tokens (NFTs) in grado di generare delle economie virtuali, i bambini sono una parte attiva di questo mondo.

I Governi, inclusi quelli di Stati Uniti, Europa e Cina, stanno supportando i settori collegati al metaverso, finanziandoli.

3. Il metaverso e la realtà aumentata potrebbero portare benefici ai bambini

I bambini possono imparare in un ambiente stimolante ed immersivo, attraverso viaggi virtuali in luoghi lontani e rivivendo eventi storici.

Il supporto psicologico, ad esempio per limitare l’ansia, potrebbe essere fornito attraverso la realtà aumentata: si potrebbe insegnare ai bambini come gestire i sintomi in un ambiente simulato, sicuro.  

4. Ma ci sono rischi per la loro tutela e sicurezza

Le preoccupazioni sulla sicurezza comprendono l’esposizione a contenuti sessualmente espliciti, bullismo, molestie ed abusi. Tutto questo può essere molto realistico in un ambiente virtuale immersivo.

Il rischio per la protezione dei bambini, come il furto dell’identità virtuale e la duplicazione o l’uso improprio del profilo (con conseguenti frodi e crimini informatici) possono essere amplificati quando gli avatar sono il modo in cui ci si presenta in un ambiente virtuale.

5. Anche la privacy e le libertà dei minori potrebbero essere a rischio a causa il massiccio utilizzo della raccolta dei dati

Un enorme quantità di informazioni, incluse quelle su gestualità e atteggiamenti non verbali, espressioni facciali, movimenti oculari e frequenza cardiaca, può essere raccolta da questi ambienti virtuali.

Attraverso le tecnologie XR si può teoricamente consentire alle grandi compagnie tecnologiche di facilitare la profilazione iper-personalizzata, la pubblicità e la sorveglianza, intaccando il diritto alla privacy dei bambini e altri diritti e libertà personali.

6. L’ impatto dell’ambiente virtuale e la realtà aumentata sui bambini e il loro diritti non sono ancora pienamente compresi

Non sappiamo ancora in che modo i bambini potranno utilizzare le tecnologie di realtà aumentata rispetto agli adulti, e se trascorrere tanto tempo negli ambienti virtuali possa influenzare le fasi dello sviluppo o le capacità fisiche, cognitive, psicologiche ed emotive.

Bisogna procedere con cautela e stimolare maggiori ricerche sul tema.

7. Il metaverso e la realtà aumentata potrebbero ampliare il divario digitale

La disponibilità limitata e i costi delle componenti fondamentali del metaverso e della realtà aumentata (come servizi Internet, cloud e alta velocità, i set per l’XR, la potenza di calcolo e i modelli di intelligenza artificiale personalizzati) possono avere un impatto negativo sui paesi in via di sviluppo, sia per la possibilità (o impossibilità) di accedere a questi servizi da parte dei bambini, sia per la capacità degli sviluppatori di creare contenuti e soluzioni nuove e localizzate.

8. Mentre alcune le normative, come quella dell’UE sul trattamento dei dati personali, forniscono una copertura ai bambini, potrebbero esserci lacune da individuare proattivamente

L’UNICEF raccomanda ai decisori politici e alle autorità di regolamentazione di prevedere e adeguare, se necessario, discipline e quadri normativi per assicurare che le tecnologie relative al metaverso non violino i diritti dei bambini.

Qualora venissero individuate delle lacune politiche o normative, si dovrebbero sviluppare degli standard, principi e norme per tutelare i minori. Dovrebbero inoltre promuovere ambienti virtuali adatti a tutti i bambini, attraverso l’inclusione e la tutela dei loro diritti fin dalla fase di progettazione e di ricerca.

10. Le aziende tecnologiche che forniscono prodotti e servizi correlati al metaverso hanno un ruolo chiave nella protezione e nello sviluppo delle loro potenzialità

L'UNICEF raccomanda alle aziende di dare la priorità al superiore interesse del bambino nello sviluppare e implementare le tecnologie relative al metaverso, ad esempio applicando i più elevati standard di protezione ai dati dei bambini nel metaverso e negli ambienti virtuali.

Internamente e con altre parti interessate del settore, gruppi della società civile, ricercatori e regolatori, le aziende dovrebbero lavorare per proteggere i bambini e affrontare contenuti e comportamenti dannosi nel metaverso.

Per approfondire

Il web è una grande risorsa: ci permette di creare contatti tra persone in ogni parte del mondo, scoprire nuove ricette online, fare acquisti in altri paesi, fare ricerche per i compiti di scuola, pubblicare i nostri pensieri su blog o social, imparare tutto quello che non avremmo mai immaginato di poter imparare. 

Allo stesso tempo però ci espone ad un gran numero di rischi: contenuti dannosi, sfruttamento e l'abuso sessuale, cyberbullismo e uso improprio di informazioni private che possono influire in modo negativo sulla nostra salute mentale. 

L'UNICEF celebra ogni anno il Safer Internet Day, la giornata dedicata alla Sicurezza in Rete per sensibilizzare su questo tema. Per saperne di più visita la sezione Sicurezza in Rete.

01/06/2023

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