Le speranze di un’intera comunità sulle sue spalle. Birma consegna i vaccini COVID-19 in Nepal

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02/09/2021

Negli ultimi 4 anni, Birma Devi Kunwar si è fatta strada su e giù per i sentieri del distretto di Darchula, nell’estremo ovest del Nepal, con una scatola di vaccini saldamente ancorata sulle spalle.

Birma ha la responsabilità di raccogliere periodicamente dei vaccini - nel centro vaccinale del distretto di Khalanga - e di trasportarli al Pipalchauri Health Post a Duhun - nella parte alta della regione - dove lavora nello staff di supporto. Ad oggi, ha trasportato una varietà di vaccini salvavita, pensati principalmente per l'immunizzazione di routine dei bambini del villaggio, cosa che ha continuato a fare durante la pandemia.

Quando è iniziata la campagna di vaccinazione contro il COVID-19, qualche mese fa, ho iniziato a trasportare i nuovi vaccini, seguendo il percorso di sempre

Birma Devi Kunwar, operatrice sanitaria per l'UNICEF

Un itinerario lungo e faticoso attraverso le montagne, per consegnare i vaccini

È proprio un vaccino anti COVID19 che Birma sta trasportando in questo video: il lotto a dose unica Jhonson & Jhonson, parte del milione e mezzo di dosi che il Governo degli Stati Uniti ha donato al Nepal, attraverso il programma COVAX, lo scorso luglio. A Darchula, come in altre parti del paese, i vaccini vengono attualmente somministrati attraverso centri di vaccinazione come Pipalchauri, a soggetti individuati come prioritari, comprese le persone con disabilità.

Metà strada per Duhun è percorribile su un veicolo, mentre il resto consiste in oltre un'ora di cammino attraverso un lungo ponte pedonale e un ripido pendio fino al presidio sanitario.

Non sempre però, è un sentiero praticabile: Le strade qui sono inaccessibili per diversi mesi dell’anno, in particolare durante i monsoni” dice Birma, spiegandoci che le frane che si verificano a seguito delle piogge creano diversi ostacoli e pericoli per procedere con le macchine, rendendo le strade già strette e rocciose impraticabili per settimane.

Per questo motivo, la maggior parte delle volte preferisce percorrere l’intero tratto a piedi, rinunciando completamente alla macchina, un viaggio che può durare tra le due e le tre ore.

Anche se è certamente la più difficile delle due opzioni, dice che ne vale la pena: “Con le strade non sai mai cosa può succedere, mentre puoi sempre contare sui tuoi piedi”.

Le persone sono impazienti di ricevere il vaccino. Mi chiedono continuamente quando arriveranno i vaccini, dove possono vaccinarsi, quando sarà il loro turno

Birma, che è diventata un punto di riferimento per la comunità

Per approfondire

COVAX è l'iniziativa globale per favorire l'accesso equo ai vaccini contro il COVID-19 per i Paesi in via di sviluppo, con l'UNICEF responsabile della complessa e delicata fase logistica.
Oltre a finanziare l'acquisto su vasta scala di vaccini dalle case produttrici, COVAX prevede anche un meccanismo (volontario) di donazione di scorte in eccesso da parte degli Stati industrializzati a quelli a basso e medio reddito. Una di queste maxi-donazioni è quella che ha visto nei giorni scorsi gli Stati Uniti trasferire un milione e mezzo di dosi al Nepal.

L'UNICEF inoltre supporta da tempo il governo del Nepal per valutare, espandere e rafforzare la catena del freddo per la conservazione dei vaccini attraverso l'installazione di frigoriferi per vaccini e la fornitura di box e contenitori frigoriferi, nonché altri strumenti per il supporto tecnico e logistico.

02/09/2021

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