Leo Messi ad Haiti con l'UNICEF

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14/07/2010

Il campione argentino del Barcellona ad Haiti nella sua prima missione sul campo come ambasciatore UNICEF: articolo, foto e video

Il calciatore Leo Messi, stella del Barcellona e della nazionale argentina, ha effettuato una breve missione ad Haiti, la prima da quando è stato nominato Goodwill Ambassador dell'UNICEF l'11 marzo scorso.

Nel corso della sua visita di un giorno Messi ha visitato Carrefour Aviation, un campo dove vivono in tende 50.000 sfollati che hanno perso la casa a causa del terremoto del 12 gennaio scorso.

Guarda la photogallery con le immagini originali scattate nell'occasione.

L'atleta ha anche visitato il contingente argentino della Missione ONU di peacekeeping ad Haiti (MINUSTAH), ascoltando direttamente la loro esperienza nella gestione di un ospedale da campo dopo il terremoto.

Successivamente Messi ha incontrato lo staff dell'UNICEF, che ha illustrato le grandi sfide da affrontare nel lavoro quotidiano di cooperazione con il governo haitiano e di assistenza umanitaria alla popolazione a seguito di una catastrofe che è costata la vita a 220.000 persone e ha completamente devastato la capitale.

Campione anche fuori del campo

Messi, 23 anni, è arrivato in poco tempo ai vertici del calcio mondiale. Nel 2009 è stato premiato dalla FIFA come miglior giocatore del mondo, ha vinto il Pallone d’Oro come miglior calciatore europeo dell'anno e conquistato con il Barcellona la Champions' League. 

Leggi in questo articolo la storia della sua travolgente carriera.

Ai Mondiali di calcio in Sudafrica appena conclusi, Messi e la nazionale argentina hanno raggiunto i quarti di finale. Ma oggi Messi ha giocato un ruolo diverso, utilizzando la propria notorietà per aiutare i bambini di Haiti, tra i più sfortunati al mondo (guarda lo spot) realizzato in occasione della Coppa del Mondo).

Sono pochi infatti i luoghi nel pianeta in cui i bambini sono più vulnerabili che ad Haiti. Nonostante alcuni timidi progressi, più di 1,2 milioni di bambini nell'isola patiscono sfruttamento e abusi; 800mila vivono in accampamenti di fortuna, insediamenti spontanei nei quali mancano servizi igienici adeguati e c'è scarso accesso all'acqua potabile, all’istruzione e alle cure sanitarie.

L'UNICEF e la più vasta comunità umanitaria stanno lavorando senza sosta a fianco del governo haitiano per fornire un sostegno continuo a questi bambini e assicurare che il loro Paese possa risollevarsi dalle macerie, lavorando affinché tutti i bambini abbiano accesso a ciò di cui hanno bisogno per vivere, crescere e diventare parte attiva nel cambiamento e nello sviluppo.

14/07/2010

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