Rapporto UNICEF 2011 "Adolescenza, il tempo delle opportunità” - Dati statistici

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24/02/2011

Secondo le stime, nel 2009 gli adolescenti nel mondo erano 1,2 miliardi, corrispondenti a circa il 18% della popolazione globale. L'ONU definisce adolescente un individuo di età compresa tra i 10 e i 19 anni.

La stragrande maggioranza di questi adolescenti – ovvero l'88%  del totale - vive nei paesi in via di sviluppo. I paesi meno progrediti ospitano circa il 16% di tutti gli adolescenti.

Gli adolescenti costituiscono soltanto il 12% degli abitanti del mondo industrializzato. Rappresentano invece più di un abitante su cinque in Africa sub-sahariana, in Asia meridionale e nei paesi meno sviluppati.

Più della metà di tutti gli adolescenti vive in Asia, con le regioni Asia meridionale e Asia orientale/Pacifico che ospitano circa 330 milioni di adolescenti ognuna.

Stando alle tendenze attuali, però, è probabile che la composizione regionale degli adolescenti cambi entro la metà del secolo; le proiezioni ci dicono, infatti, che nel 2050 l'Africa avrà più adolescenti di qualunque altra regione del mondo, superando marginalmente il numero di adolescenti in entrambe le regioni asiatiche.

Oggi gli adolescenti devono affrontare una serie unica di sfide, tra cui le prospettive economiche incerte e gli alti livelli di disoccupazione giovanile, le crisi umanitarie e i conflitti in aumento, il cambiamento climatico e il degrado ambientale, nonché la rapida urbanizzazione. E si prevede che, nel prossimo decennio, queste sfide si facciano ancor più difficili.


Benessere fisico

Generalmente, in tutto il mondo, gli adolescenti di oggi sono più sani di quelli delle generazioni precedenti. Tuttavia, nel 2004, quasi 400.000 adolescenti sono morti a causa di lesioni involontarie come quelle provocate dagli incidenti stradali.

Più di 70 milioni di bambine e di donne tra i 15 e i 49 anni hanno subito mutilazioni genitali/escissioni (FGM/C), di solito prima dell'inizio della pubertà.

Le prove disponibili, raccolte in 14 paesi in via di sviluppo, indicano che le adolescenti rischiano maggiormente di soffrire di problemi nutrizionali, e in particolare di anemia, rispetto ai maschi della stessa fascia di età. Per entrambi i sessi, poi, l'obesità rappresenta un motivo di preoccupazione grave e crescente sia nei paesi industrializzati sia in quelli in via di sviluppo.

Su scala mondiale, un terzo di tutti i nuovi casi di sieropositività riguarda giovani tra i 15 e i 24 anni. Il rischio di infezione da HIV è notevolmente più elevato tra le adolescenti e le giovani donne rispetto agli adolescenti e ai giovani di sesso maschile.

Nei paesi in via di sviluppo, tra gli adolescenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni, solo il 30% dei maschi e appena il 19% delle femmine possiede una conoscenza corretta ed esauriente dell'HIV.

È probabile che gli adolescenti con disabilità patiscano forme di discriminazione, esclusione e stigmatizzazione. L'accesso al trasporto, alle strutture educative e ad altre risorse risulta essenziale per garantire che gli adolescenti con disabilità possano godere delle stesse opportunità dei loro pari.

Si stima che circa il 20% degli adolescenti del mondo abbia problemi di salute o di comportamento, e la depressione risulta il disturbo più diffuso.


Istruzione e impiego

In tutto il mondo, quasi la metà degli adolescenti in età di scuola secondaria non la frequenta. Le percentuali di frequenza più basse si registrano nell'Africa orientale e meridionale, con dei tassi netti d'iscrizione pari al 24% per i ragazzi e al 22% per le ragazze.

Nel 2008, i giovani avevano probabilità quasi tre volte maggiori di essere disoccupati rispetto agli adulti, e pativano in maniera sproporzionata la mancanza di un lavoro decoroso. Questo significa che, in molti casi, per i giovani la prima esperienza di lavoro è un'esperienza di talento sprecato, di disillusione, di sottoccupazione e di povertà continuata.


Protezione

Attualmente circa 150 milioni di bambini tra i 5 e i 14 anni sono impegnati nel lavoro minorile, e l'incidenza di questo fenomeno risulta maggiore nell'Africa sub-sahariana.

Secondo le stime dell'UNICEF, in tutto il mondo e in qualunque momento sono più di un milione i bambini detenuti dalle forze dell'ordine.

Attualmente, nel mondo in via di sviluppo (Cina esclusa), una ragazza adolescente su cinque è sposata o convivente. Questo tasso aumenta fino al 28% in Asia meridionale, la regione in cui si registra la maggiore incidenza del fenomeno, e addirittura fino al 59% nel Niger.

Il matrimonio precoce – definito come il matrimonio o l'unione in cui uno o più sposi abbiano dai 19 anni in giù – risulta più comune in Asia meridionale e nell'Africa sub-sahariana. Nuovi dati provenienti da 31 paesi di queste due regioni dimostrano che la maggior parte dei matrimoni precoci si verifica tra i 15 e i 18 anni.

In Africa, il 25% delle donne tra i 20 e i 24 anni ha partorito prima dei 18 anni. In Asia meridionale questa percentuale scende al 22%, ma risulta marginalmente più elevata rispetto all'America Latina e ai Caraibi (18%).

Talvolta gli adolescenti vengono fatti oggetto di reclutamento da parte di gruppi militari, per portare armi e per partecipare ai combattimenti, oppure per fungere in pratica da schiavi sessuali o di altro genere.

Partecipazione

Il diritto dei bambini a esprimere liberamente le proprie opinioni su tutte le questioni che li riguardano è un principio guida della Convenzione sui diritti dell'infanzia.

Oltre a essere un diritto, la partecipazione stimola il pieno sviluppo della personalità. Attraverso un significativo impegno civile, i giovani si preparano a diventare cittadini attivi.

24/02/2011

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