Andrea Lo Cicero in missione con l'UNICEF in Eritrea (foto) - 2

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24/10/2013

Gbemisola Akinboyo (responsabile per i programmi di Protezione dell'infanzia dell'UNICEF Eritrea) con Davide Usai e Andrea Lo Cicero durante la visita a una casa famiglia per minori orfani nella regione di Maekel (Eritrea centrale)

Gbemisola Akinboyo (responsabile per i programmi di Protezione dell'infanzia dell'UNICEF Eritrea) con Davide Usai e Andrea Lo Cicero durante la visita a una casa famiglia per minori orfani nella regione di Maekel (Eritrea centrale).

In Eritrea sono oltre 100.000 i bambini orfani, e solo il 65% di essi gode dell'accesso ai servizi sociali di base. 
 
Gli orfanotrofi sono considerati l’ultima risorsa per questi bambini. L'obiettivo primario è infatti di preservare l’unità familiare e di ricongiungere i minori ai parenti più prossimi, ogni volta che sia possibile. Quando questa opzione non è realizzabile, si prediligono l’affido, l’adozione o soluzioni come le “Group Home”, ovvero case famiglia che possono ospitare fino a 10 bambini privi di cure familiari, sotto la responsabilità di una persona che ha l’obbligo di essere presente o reperibile 24 ore su 24, con l’aiuto di un assistente. 

I bambini possono essere ospitati nelle Group Home a partire dai 5 anni e devono frequentare la scuola: possono rimanere nella struttura fin quando raggiungono la maggiore età, oppure finché frequentano la scuola o quando vengono affidati o adottati. 
 
Il Governo sostiene il programma aiutando le famiglie di origine dei bambini con interventi di microcredito e altri mezzi di sostentamento (tipico esempio, una mucca).

 

Andrea Lo Cicero con una piccola paziente e la sua nonna presso il Centro sanitario di Hagaz (nella regione nord-occidentale di Anseba), sostenuto dall’UNICEF

Andrea Lo Cicero con una piccola paziente e la sua nonna presso il Centro sanitario di Hagaz (nella regione nord-occidentale di Anseba), sostenuto dall’UNICEF.

Il Centro ha un bacino di utenza di 55 villaggi, per una popolazione complessiva di quasi 90.000 persone: ha a disposizione un’ambulanza e 70 posti letto. 

Il personale comprende medici, infermieri e un addetto ai farmaci. Tra i servizi garantiti rientrano il Pronto soccorso attivo 24 h. su 24, la sala parto, servizi di prevenzione dell'HIV, e la terapia, incluso il ricovero, di bambini affetti da malnutrizione acuta grave (caratterizzata da un rapporto altezza/peso del bambino talmente basso da comprometterne la sopravvivenza).

Qui sotto: alcuni sacchi di Unimix, una miscela di farina di mais e soia arricchita con vitamine e minerali . L'Unimix è fornito dall’UNICEF al Centro sanitario di Hagaz per curare i bambini affetti da malnutrizione acuta.

Sacchi di Unimix, una miscela di farina di mais e soia arricchita con vitamine e minerali. L'Unimix è fornito dall’UNICEF al Centro sanitario di Hagaz per curare i bambini affetti da malnutrizione acuta

 

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24/10/2013

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