David Beckham 'top player' contro la violenza sui bambini

4 minuti di lettura

14/09/2015

15 settembre 2015 – David Beckham, Goodwill Ambassador dell’UNICEF, è il promotore di una lettera-appello firmata da 18 bambini sopravvissuti a forme gravi di violenza, il cui scopo è chiedere ai leader mondiali di porre fine agli abusi che vengono perpetrati su milioni di bambini nel mondo. 

Tra i firmatari anche un ragazzo di 16 anni della Cambogia, paese visitato alcuni mesi fa da Beckham in occasione di una missione sul campo con l'UNICEF.

«Quando sono stato in Cambogia con l’UNICEF ho trascorso il mio tempo con bambini e giovani che hanno subìto orribili violenze e abusi, spesso per mano delle stesse persone che avrebbero dovuto proteggerli. Le loro storie erano agghiaccianti, e come padre è devastante per me pensare che qualunque bambino debba soffrire in questo modo», ha dichiarato il popolare ex-calciatore inglese.

Secondo gli ultimi dati forniti dall’UNICEF, nel mondo circa 120 milioni di ragazze sotto i 20 anni (1 su 10) hanno subito rapporti sessuali forzati o altre forme di violenza sessuale, un quinto delle vittime di omicidio sono bambini e giovani sotto i 20 anni e almeno un quarto delle ragazze tra i 15 e i 19 anni (circa 70 milioni in tutto) sono vittime di qualche forma di violenza fisica sin dall’età di 15 anni.

«Dopo aver ascoltato le storie di questi bambini coraggiosi e gli abusi che hanno subito, voglio assicurarmi che i leader del mondo agiscano per proteggere i bambini da simili rischi. Tutti i bambini, soprattutto quelli più vulnerabili, devono essere protetti.» 

La lettera, che comprende testimonianze di bambini e ragazzi sopravvissuti alla guerra civile nel Sud Sudan, ad abusi sessuali in Islanda e al traffico di minori in Pakistan, mette in luce con grande efficacia la violenza che, come un'epidemia, minaccia i bambini in ogni angolo del mondo.

Leggi il testo della lettera (in inglese) sul sito dedicato alla campagna globale dell'UNICEF per il contrasto alla violenza sui minori  #ENDviolence.

L'impegno di David Beckham

 
La prossima settimana Beckham prenderà la parola al Palazzo di Vetro dell'ONU a New York a fianco del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon e al Direttore esecutivo dell’UNICEF Anthony Lake, prima dell'approvazione di quella che sarà la più ampia agenda globale sullo sviluppo di sempre.

Insieme, i tre chiederanno ai leader del mondo di mettere i bambini, in particolar modo quelli più vulnerabili, al centro di tutte le decisioni e investimenti previsti nei prossimi 15 anni dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2015-2030 (Sustainable Development Goals post-2015).

Questa bambina di 15 anni del villaggio di Mabanta (Sierra Leone) è stata cacciata di casa dopo essere rimasta incinta, e in seguito ha perduto il bambino a causa di denutrizione e maltrattamenti. L'UNICEF segue il suo caso e la sta aiutando a riprendersi dai traumi subiti. Nel mondo, 120 milioni di ragazze sotto i 20 anni hanno subito forme di violenza sessuale - ©UNICEF/NYHQ2009-0490/Olivier Asselin Questa bambina di 15 anni del villaggio di Mabanta (Sierra Leone) è stata cacciata di casa dopo essere rimasta incinta, e in seguito ha perduto il bambino a causa di denutrizione e maltrattamenti. L'UNICEF segue il suo caso e la sta aiutando a riprendersi dai traumi subiti. Nel mondo, 120 milioni di ragazze sotto i 20 anni hanno subito forme di violenza sessuale - ©UNICEF/NYHQ2009-0490/Olivier Asselin

All’inizio di quest’anno, Beckham aveva lanciato l’iniziativa “7: the David Beckham UNICEF Fund” impegnandosi a raccogliere fondi e consenso, nell'arco di un decennio, per aiutare i bambini più vulnerabili del mondo, compresi quelli colpiti da violenze.

«Quando ho lanciato il mio nuovo fondo insieme all’UNICEF, ho promesso di prestare la mia voce ai bambini più vulnerabili del mondo e ad aiutare a fare luce sui problemi che li colpiscono» dichiara ancora Beckham «È scioccante pensare che ogni 5 minuti un bambino muore per cause violente. I bambini subiscono abusi nelle loro case, scuole e comunità. Questo fenomeno deve scomparire. Spero che altri vogliano partecipare con me e chiedere ai leader del mondo di mettere i bambini al centro dei nuovi obiettivi e impegni per porre fine alla violenza su di essi.»
 
«Ogni giorno i bambini sono vittime di torture, violenze fisiche e sessuali, abusi psicologici, abbandono e altre spaventose atrocità» spiega Cornelius Williams, a capo dei programmi di Protezione dell'infanzia dell'UNICEF. «La violenza sui bambini, soprattutto quella sessuale, lascia cicatrici indelebili che le vittime porteranno con loro fino all’età adulta. La violenza lacera il tessuto familiare e sociale, distrugge la stabilità e annulla i progressi compiuti. Ma, troppo spesso, ciò avviene di nascosto dal mondo e resta avvolto nel silenzio. Dobbiamo raccontare ciò che non si viene detto, renderlo visibile e agire per porvi fine.» 
 
Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2015-2030 (OSS), che identificano il programma di sviluppo globale dei prossimi 15 anni, saranno approvati a settembre dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Questi traguardi, che fanno seguito agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (2000-2015), rappresentano un’opportunità storica per cambiare le condizioni negative a cui ancora troppi bambini sono soggetti: ma, come afferma l’UNICEF, ciò avverrà soltanto se la comunità internazionale si focalizzerà sui bisogni dei bambini più sfavoriti e vulnerabili, e porrà i loro diritti alla sicurezza, all’istruzione e alla salute al centro dell'agenda globale.


14/09/2015

News ed Aggiornamenti