#TechfugeesRoma, app per i minori migranti e rifugiati: vince la chat che aiuta l'integrazione

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02/04/2017

3 aprile 2017 - La Maratona dei runner non è l'unica che si è svolta a Roma nello scorso fine settimana.
 
Sabato sera infatti si è conclusa #TechfugeesRoma, la “hackaton” di Techfugees per l’UNICEF: una maratona digitale di quasi 24 ore nella quale diversi team formati da esperti nel settore della tecnologia, designer e imprenditori si sono impegnati per sviluppare soluzioni innovative in favore dei minori rifugiati e migranti, con particolare riferimento al superamento delle barriere culturali e all'integrazione tra "millenial", minori rifugiati e migranti e cittadini italiani.

L’evento  è stato realizzato da Techfugees Italia, UNICEF Italia, Facebook e Codemotion, nella nuova sede dell’acceleratore di startup LUISS Enlabs, con il supporto logistico di Deliveroo. che ha offerto i pasti a tutti i partecipanti.  

Dopo avere ricevuto il “brief” della sfida da Francesco Ambrogetti (direttore Fundraising e Marketing dell'UNICEF Italia) e da James Cranwell-Ward, Innovation specialist dell'UNICEF collegato in diretta dal Libano, i partecipanti hanno ascoltato gli interventi di Paolo Picazio, Manager, Partner and Ecosystem Development SEMEA di Facebook, che ha mostrato dati sulla diffusione e l’utilizzo di Facebook in alcuni paesi colpiti dalla guerra, come ad esempio la Siria e di Ziad Traboulsi, Engineering Lead, EMEA Partnership di Facebook, il quale ha presentato gli strumenti a disposizione dei partecipanti per lo sviluppo di soluzioni: API di  Facebook, Messenger, Instagram e Oculus.
 
 

La maratona: 20 ore di sviluppo

A seguito degli speech introduttivi, tutti i partecipanti sono stati invitati a presentare l’idea sulla quale intendevano lavorare. Sono state presentate 6 idee intorno alle quali si sono formati i gruppi di lavoro.

Da qui l’hackathon ha avuto inizio e i partecipanti si sono messi mettendo insieme competenze, background e visioni diverse.

I partecipanti hanno potuto beneficiare anche della presenza di Gianluca Varisco (Team per la Trasformazione Digitale - Presidenza del Consiglio dei Ministri) e Umberto Rosini (AgID - Agenzia per l’Italia Digitale),che hanno svolto una grande attività di mentorship verso i partecipanti.

I team hanno lavorato per tutta la notte tra venerdì e sabato e per tutto il giorno successivo, fino allo stop finale alle h. 17 di sabato 1 aprile, allorché sono stati invitati uno alla volta sul palco a presentare il lavoro svolto.

Dopo le presentazioni Flavia Marzano, Assessora per Roma semplice del Comune di Roma, ha espresso il suo appoggio all’iniziativa e invitato tutti a prendere parte alla hackathon che si svolgerà il 22 aprile in occasione della Giornata mondiale della Terra.

In poco meno di 24 ore tutte le squadre in gara sono state capaci di creare delle vere e proprie applicazioni, funzionanti dal punto di vista tecnologico e dotate anche di un business plan per la realizzazione pratica del progetto:
  1. No Walls: un’applicazione mobile che aggrega informazioni utili e le mette a disposizione dei rifugiati tramite geolocalizzazione.
  2. Bot Mobile: chat-bot su Facebook Messenger che fornisce informazioni utili ai migranti sulle strutture disponibili anche questo dotato di geolocalizzazione.
  3. Irefood: l’applicazione che permette ai locali di offrire un pranzo a un migrante, profilando tutti gli utenti tramite “Facebook login” e permettendo di inserire commenti.
  4. Metts: un chat-bot educativo su Facebook Messenger, che permette ai rifugiati di apprendere in maniera divertente, la lingua o gli usi e costumi del paese in cui si trovano.
  5. Rofr: Rome for Refugees: un insieme di soluzioni per fare di Roma una città più accogliente verso i migranti.
  6. WeMigrants: applicazione mobile che mette insieme i bisogni dei migranti con le offerte da parte di ONG o organizzazioni religiose.
 
Il team Meets è stato giudicato dalla giuria il vincitore dell’hackathon, in quanto idea che più ha risposto all’obiettivo iniziale dell’evento.

Il team vincitore avrà quindi accesso al ricco premio messo in palio da Facebook, che prevede:
  • Crediti di un valore di 5.000 euro da utilizzare come inserzioni pubblicitarie su Facebook.
  • Un viaggio presso uno degli uffici di Facebook per un confronto con un team di esperti Facebook per ottimizzare la tecnologia.
  • L'accesso a FBStart, programma globale di Facebook che aiuta le startup a creare e far crescere la propria attività attraverso l’accesso ad una serie di servizi forniti da aziende partner, di un valore di 30.000 dollari.

L’obiettivo di Techfugees Italia, infatti, è quello di dare avvio a veri e propri progetti imprenditoriali, che diano risposte concrete e durature a una delle emergenze sociali più sfidanti dell’epoca.

02/04/2017

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