UNICEF, FAO e WFP, appello congiunto per prevenire la carestia nel Kasai (Congo)

2 minuti di lettura

16/01/2018

17 gennaio 2018 – Tre agenzie delle Nazioni Unite – FAO, UNICEF e Programma Alimentare Mondiale (WFP) – lanciano un accorato allarme: il tempo per salvare centinaia di migliaia di vite nella Repubblica Democratica del Congo sta per terminare.
 
I contadini, costretti a fuggire a causa del conflitto, hanno perduto tre stagioni di semina consecutive, e la popolazione è rimasta senza quasi nulla da mangiare.
 
L’assistenza internazionale non basta a soddisfare il fabbisogno alimentare: dei 3,2 milioni di persone vittime dell'insicurezza alimentare grave nel Kasai [una delle 26 province della Repubblica Democratica del Congo, posta nella regione centrale del paese] solo 400.000 hanno ricevuto assistenza alimentare nel mese di dicembre.
 
Oltre 750.000 civili sono ancora sfollati, e 630.000 hanno fatto ritorno nei loro villaggi dati alle fiamme, dopo essersi nascosti nella foresta, e ora hanno bisogno di aiuto per riprendere a produrre beni alimentari. Oltre il 90% delle comunità rurali dipende interamente dall’agricoltura.

«L’agricoltura è l’unico modo per tornare a essere produttivi. Non genera solamente cibo e un introito per le famiglie, ma restituisce speranza, dignità e autosufficienza» spiega Alexis Bonte, Rappresentante ad interim della FAO per la Repubblica Democratica del Congo.
 
Lo stato nutrizionale dei bambini desta particolare preoccupazione. 

«Almeno 400.000 bambini sotto i cinque anni soffrono di malnutrizione acuta grave» afferma Tajudeen Oyewale, Rappresentante temporaneo dell’UNICEF per la Repubblica Democratica del Congo.

«Se non dovessero ricevere quanto prima aiuti per acqua potabile, igiene e nutrizione, questi bambini rischiano di morire. Va ripristinata una sicurezza alimentare a lungo termine, e vanno migliorate gli standard di assistenza, per far sì che i bambini abbiano accesso a un livello di qualità adeguato ai loro bisogni alimentari.»
 
Le Nazioni Unite e i loro partner stanno lottando contro il tempo per fornire cibo alla popolazione del Kasai, combattere la malnutrizione infantile e aumentare la resilienza della popolazione.
 
Ma tutto gioca contro di loro: le infrastrutture sono limitate, gli operatori umanitari lavorano in un clima di elevato pericolo, e le risorse economiche a disposizione scarseggiano.

«Sembra che i donatori stiano cominciando a rispondere, ma le risorse sono terribilmente inadeguate rispetto alle sofferenze umane che fronteggiamo» aggiunge Claude JibidarCountry Director del WFP per la Repubblica Democratica del Congo
 
«Il governo congolese e la comunità internazionale devono impegnarsi nuovamente su tutti i fronti per prevenire una grave carestia nel Kasai. Se non dovessero riuscirci, tempestivamente e collettivamente, molte persone sono destinate a morire

16/01/2018

News ed Aggiornamenti