A 6 mesi dai cicloni, è crisi alimentare per i bambini del Mozambico

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15/09/2019

14 settembre 2019 – Nel nord del Mozambico quasi 1 milione di persone, tra cui 160.000 bambini sotto i 5 anni, devono far fronte a carenze alimentari e a una crisi nutrizionale, con condizioni che potrebbero peggiorare nei prossimi mesi.
 
Questa preoccupante situazione è la diretta conseguenza della devastazione causata dai cicloni Idai e Kenneth, che hanno colpito il Mozambico centrale e settentrionale a marzo e aprile di quest'anno.
 
Le due tempeste hanno provocato diffuse inondazioni, la distruzione di quasi 780.000 ettari di terreni agricole e lo sfollamento di decine di migliaia di famiglie.
 
Si teme che di qui a febbraio 2020 il numero di bambini al di sotto dei cinque anni che avrà a che fare con livelli critici di insicurezza alimentare possa salire a 200.000.
 
In questo arco di tempo, circa 38.000 bambini potrebbero essere colpiti da malnutrizione grave, con imminente rischio di morte.

«La devastazione dell'agricoltura provocata dai due cicloni ha ulteriormente aggravato dei livelli già alti di malnutrizione infantile» spiega Marcoluigi Corsi, Rappresentante dell'UNICEF in Mozambico.
 
«Molti bambini nelle zone colpite dal disastro non hanno accesso al cibo nutriente di cui hanno bisogno per il loro sano sviluppo. Di qui a 6 mesi, avvicinandosi alla stagione secca, la prospettiva di maggiori sofferenze è molto concreta: servono urgentemente maggiori risorse per sostenere l'azione umanitaria.»
 
Prima dei cicloni, il 43% dei bambini del Mozambico erano affetti da malnutrizione cronica o con ritardi nella crescita.
 

Malnutrizione e malattie, un circolo vizioso

In questo paese, uno dei paesi più poveri al mondo, la povertà è multidimensionale e comporta che molti bambini vivano in condizioni che ne ostacolano il normale sviluppo fisico e cognitivo. 
 
La malnutrizione espone i bambini anche al rischio di contrarre malattie opportunistiche.
 
Per la prima volta da molti anni, in Mozambico sono tornati a registrarsi ben 600 casi di pellagra - una malattia legata alla carenza di vitamina B3 e alla mancanza di una dieta variata. Si prevede anche il consueto picco stagionale nei casi di malaria e diarrea.
 
Molti bambini malnutriti saranno resi ancora più vulnerabili dal limitato accesso ai servizi sanitari provocato dal deterioramento delle strade nelle zone rurali nel corso della prossima stagione delle piogge.
 
La crisi agricola e alimentare ha un impatto anche sulla sicurezza dei bambini. La FAO rileva che nelle zone del paese colpite dai cicloni il prezzo del mais è salito ben al di sopra dei livelli dello scorso anno.
 
I rincari nei prezzi dei beni alimentari di base stanno costringendo molte famiglie ad adottare strategie di sopravvivenza dannose per i loro figli, come il ricorso ai matrimoni precoci o al lavoro minorile.
 
Recenti missioni di monitoraggio indicano che il tasso di matrimoni precoci sta aumentando.
 
Alcune organizzazioni partner dell'UNICEF hanno riscontrato casi di matrimoni in cui l'età delle ragazze era al di sotto della media pre-emergenza, che era già di 13-14 anni
 

L'azione dell'UNICEF 

L'UNICEF e le organizzazioni partner sono al lavoro per assistere i bambini e le famiglie che si stanno ancora riprendendo dai cicloni della scorsa primavera.
 
Questi sforzi includono:
  • screening di 735.000 bambini al di sotto dei 5 anni per la malnutrizione acuta, numero che aumenterà a 400.000 di qui a febbraio 2020 
  • somministrazione di integratori alimentari terapeutici a 10.000 bambini gravemente malnutriti 
  • attuazione di un programma congiunto di buoni alimentari per non meno di 100.000 abitanti  nelle aree colpite dal ciclone, oltre a sussidi per 10.000 famiglie con bambini, per alleviare con effetti immediati la povertà e l'insicurezza alimentare
  • sostegno ai nuovi team mobili del Ministero della Salute mozambicano, che raggiungono le comunità più remote con servizi integrati di salute e nutrizione.
 
«L'impatto dei due cicloni che hanno colpito il Mozambico nella medesima stagione è stato devastante e senza precedenti, ma è solo ora che gli effetti di lungo periodo del disastro cominciano ad avvertirsi» afferma James McQuen-Patterson, responsabile per i programmi Salute e Nutrizione dell’UNICEF Mozambico.
 
«È arduo aggiungere i bambini malnutriti che ne hanno maggiore bisogno. Avremo successo solo con una risposta coordinata tra i vari partner, per garantire che le famiglie colpite dal ciclone non cadano in ulteriori difficoltà.»
 
Per i suoi interventi di emergenza di qui a maggio 2020 l'UNICEF Mozambico ha lanciato un appello umanitario da 102,6 milioni di dollari..
 
Ad oggi abbiamo ricevuto 34,1 milioni di dollari, con  un deficit di finanziamento di 68,5 milioni di dollari, pari al 67%.

15/09/2019

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