Ferrarelle per il Ciad: cosa abbiamo fatto

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21/09/2011

Mediante il progetto ‘Acqua per i bambini nomadi’, l’UNICEF Italia contribuisce direttamente alla creazione di nuove fonti idriche tramite la trivellazione manuale dei pozzi.

Grazie al sostegno dei donatori italiani, tra il 2007 e il 2011 l’UNICEF Italia ha trasferito all’UNICEF Ciad 1.629.000 euro, che li ha utilizzati sia per interventi d’emergenza - fornendo acqua a profughi e sfollati delle guerre in Darfur e Repubblica Centrafricana - sia per interventi di sviluppo sostenibile, creando fonti idriche in villaggi remoti e sulle rotte percorse da popolazioni nomadi.

Degli 1,6 milioni di euro raccolti, ben 300.000 sono stati donati nel 2010 da Ferrarelle, che con questa donazione ha contribuito a rendere possibile la costruzione, fra il 2010 e il 2011, di 100 pozzi - con altri 45 pozzi che saranno completati entro la fine del 2011 - e di 16 blocchi igienico-sanitari dotati di gabinetti separati per maschi e femmine, costruiti presso 8 centri sanitari, nonché la copertura dei costi di coordinamento e supporto e di quelli di gestione.

Nel complesso, grazie al sostegno dell’UNICEF Italia, dal 2008 al 2011 l’UNICEF Ciad ha realizzato 270 pozzi, che saliranno a 315 prima della fine del 2011: in gran parte trivellati manualmente, in parte, dove le condizioni idrogeologiche non lo permettevano, tramite trivellazione meccanica, i pozzi sono dotati di pompe manuali e adeguati canali di scolo, creando così punti di rifornimento idrico sicuri e sostenibili (a questi si aggiungono 273 pozzi realizzati a partire dal 2006 con il contributo di altri donatori).

Inoltre, tramite il sostegno fornito alle popolazioni locali per la realizzazione di latrine comunitarie, dal 2008 a oggi un totale di 6.500 latrine familiari sono state realizzate in villaggi remoti

Ferrarelle è al fianco dell'UNICEF DAL 2007, in sostegno ai progetti di promozione dell'igiene e per l'accesso all'acqua potabile.

21/09/2011

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