Guerrera (UNICEF) su dati ISTAT: povertà dei minori in Italia non è inevitabile

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16/07/2013

17 luglio 2013«Sono molto allarmanti i nuovi dati ISTAT sulla povertà in Italia: nel 2012 la metà dei poveri assoluti - 2.347.000 (sul totale nazionale di 4,8 milioni) - risiede nel Mezzogiorno. Di questi, oltre 1 milione è costituito da minorenni (nel 2011 erano circa 700 mila). 

Il tasso di povertà tra i bambini e gli adolescenti è tra i più importanti indicatori di salute e benessere di una società. In condizioni economiche incerte investire per la protezione e lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti è non solo eticamente giusto ma anche economicamente vantaggioso

La povertà minorile non è inevitabile ma sensibile alle politiche. alcuni Paesi stanno facendo molto meglio di altri per proteggere i più vulnerabili. Poiché i dati dell’'Italia non registrano miglioramenti nella riduzione dei tassi di povertà minorile dopo l'intervento pubblico, occorre dunque intervenire monitorando l'efficacia degli interventi. 

È necessario che il Governo valuti, per ogni misura politica considerata o introdotta (in particolare in questo momento di crisi economica), l'impatto e gli effetti che tali misure possono avere sui bambini, sugli adolescenti e sulle loro famiglie, in modo tale da riprogrammare, laddove necessario, gli interventi

Il contrasto alla povertà minorile è proprio la prima tra le 10 priorità che l'UNICEF ha inserito nel documento Diritti in Parlamento rivolto ai Parlamentari dell'attuale legislatura.»
 
 (Dichiarazione del Presidente dell'UNICEF Italia, Giacomo Guerrera

Per saperne di più sui dati citati, visita il sito dell'ISTAT.



16/07/2013

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