Diritti dei bambini

Monitoraggio della Convenzione

Il riferimento costante dell’azione dell’UNICEF è la Convenzione sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza (CRC) , approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata dall'Italia con Legge n. 176/1991.

Nel 2019 si è celebrato il 30° Anniversario dall’approvazione della Convenzione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La Convenzione è stata determinante nel miglioramento della vita di bambini, bambine e adolescenti e ha contribuito a cambiare la percezione relativa all’infanzia e all’adolescenza, garantendo a bambini e ragazzi un nuovo protagonismo.

Tra i risultati raggiunti, secondo i dati raccolti tra i 2000 e il 2022, possiamo annoverare un calo del 51% delle morti infantili (minori di 5 anni), la diminuzione di un terzo delle morti per malnutrizione cronica e l'accesso ad acqua potabile per 2 miliardi di persone in più.

Nonostante ciò, la Convenzione non è ancora pienamente conosciuta né, di conseguenza, attuata.

Oggi, nel mondo:

600milioni

minorenni non raggiungono i livelli minimi di competenza in lettura e matematica

640milioni

bambine si sono sposate prima dei 18 anni

4,9milioni

bambini sono morti prima di compiere 5 anni (Dato 2022)

La situazione in Italia

In Italia vivono circa 9, 5 milioni di bambini e ragazzi sotto i 18 anni di età*.

In coerenza con la Convenzione ONU esistono oggi norme rilevanti che si pongono l’obiettivo di garantire i diritti dei minorenni, nonostante ciò:

  • nel 2023, i minori che appartengono a famiglie in povertà assoluta sono pari a 1,3 milioni* 
  • circa 1 milione 405.000 giovani non studia, non lavora e non è inserito in percorsi di formazione (i cosiddetti Neet)
  • le diseguaglianze esistenti tra le Regioni del paese, relativamente all’accesso a determinati servizi, fanno sì che nascere o crescere in una Regione piuttosto che in un’altra comprometta la possibilità, per un minorenne, di vedere realizzati tutti i suoi diritti.

    *Fonte ISTAT, 2024
    **Fonte ISTAT, 2023

    Gli Stati parte si impegnano a rispettare i diritti enunciati nella Convenzione e a garantirli a ogni fanciullo che dipenda dalla loro giurisdizione, senza distinzioni.

    Art. 2.1 della Convenzione Onu sui Diritti dell'Infanzia

    I Commenti Generali del Comitato ONU sui diritti dell’infanzia

    Con i Commenti Generali, il Comitato ONU sui diritti dell'infanzia fornisce l’interpretazione autentica degli articoli della Convenzione. Lo scopo dei Commenti è quello di assistere gli Stati parte nell’adempimento degli obblighi fondamentali derivanti dalla ratifica della Convenzione e di sostenere le Organizzazioni internazionali e le Agenzie specializzate nella piena realizzazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

    L’art. 43 della Convenzione prevede la creazione del Comitato ONU sui diritti dell’infanzia, composto da 18 esperti indipendenti che hanno il compito di esaminare i progressi compiuti dagli Stati nell’attuazione della Convenzione e, attraverso le Osservazioni conclusive, di indicare i passi ancora da compiere per la realizzazione di diritti umani dei bambini e degli adolescenti in essa sanciti.

    Il Comitato ONU sui diritti dell’infanzia raccomanda agli Stati di diffondere ampiamente i Commenti generali - sia a livello nazionale che locale - tra le istituzioni, la società civile, i professionisti che lavorano con e per i bambini e gli adolescenti. Negli anni, è stata prestata una crescente attenzione alla partecipazione dei bambini e degli adolescenti, coinvolgendoli nei “Giorni di discussione generale” organizzati dal Comitato e curando una versione child friendly dei Commenti stessi.

    Le raccomandazioni del Comitato ONU

    Nel 2019 il Comitato ONU sui diritti dell’infanzia ha esaminato il 5° e 6° Rapporto periodico dell’Italia sullo stato di attuazione della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nel Paese. 

    Al termine dell’esame, il Comitato ONU ha indirizzato all’Italia le proprie Osservazioni conclusive ovvero delle Raccomandazioni relative ai principali ambiti su cui quali lo Stato deve intervenire per migliorare la condizione dei diritti delle persone minorenni sotto la propria giurisdizione.

    Nel redigere le Osservazioni conclusive, il Comitato ONU tiene conto, oltre che del Rapporto presentato dallo Stato parte, anche di eventuali Rapporti alternativi/supplementari predisposti da Organizzazioni non governative e intergovernative.

    Il Comitato Italiano per l’UNICEF - Fondazione Onlus fa parte del Gruppo di Lavoro sulla CRC, il network che dal 2001 pubblica Rapporti supplementari alle Nazioni Unite sul monitoraggio della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia.

    La Convenzione prevede che il Comitato ONU affidi alle Agenzie specializzate delle Nazioni Unite (e dunque anche all’UNICEF), il compito di promuovere l’effettiva applicazione della CRC nei settori di rispettiva competenza. Per questo motivo l’UNICEF ha tradotto e diffuso, in collaborazione col Comitato Interministeriale per i Diritti Umani, le relative Osservazioni conclusive e si impegna attraverso le relazioni istituzionali, affinché certe lacune vengano quanto prima colmate attraverso riforme legislative e l’implementazione di buone pratiche.

    Le osservazioni conclusive rivolte all'Italia

    Osservazioni conclusive rivolte all’Italia nel 2019:

    • Non discriminazione: garantire pari opportunità per tutti i minorenni sul territorio nazionale e contrastare atteggiamenti discriminatori di ogni genere.
    • Rispetto delle opinioni del minorenne: garantire sempre l’ascolto e la partecipazione dei minorenni in ogni situazione che li veda coinvolti e tenere in primaria considerazione le loro opinioni.
    • Risorse da destinare alle politiche per l’infanzia e l’adolescenza: assicurare sempre risorse adeguate per tutti i minorenni, con un’attenzione particolare a quelli in situazioni svantaggiate o vulnerabili, conducendo valutazioni periodiche sull’impatto che gli stanziamenti di bilancio hanno sui minorenni per garantire che siano efficaci, efficienti, sostenibili e coerenti con il principio di non discriminazione.
    • Istruzione: garantire un’istruzione adeguata ed accessibile a tutti in strutture efficienti, contrastare l’abbandono scolastico, il bullismo e cyberbullismo.
    • Diritti dei minorenni richiedenti asilo e rifugiati: adottare misure di salvaguardia specifiche affinché i minorenni siano esclusi dalle misure previste dalla Legge n.132/2018 (c.d. Decreto Sicurezza); stabilire adeguati meccanismi di accoglienza e protezione; garantire un più semplice accesso alla procedura di richiesta di asilo ed assicurare che i tutori, opportunamente formati e competenti, vengano nominati in tempi brevi.
    • Salute e servizi sanitari: garantire un livello sanitario efficiente ed adeguato su tutto il territorio nazionale, promuovendo l’importanza delle vaccinazioni e dell’allattamento al seno e prestando attenzione alla salute mentale dei minorenni.
      Documenti disponibili

      Rapporto CRC 2023 Italiapdf / 5.83 Mb

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      Osservazioni conclusive 2019 del Comitato ONUpdf / 192 kb

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