Bologna

A Bologna le detenute realizzano le Pigotte

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27/01/2011

La Casa Circondariale di Bologna, sessione femminile, ha avviato da circa due mesi, la concreta attività di laboratorio di Pigotte, la bambola di pezza dell'UNICEF che salva la vita dei bambini.

Preceduta da un'attività di informazione sul significato della Pigotta collegata alla missione dell’UNICEF, e da una formazione operativa per mostrare i vari passi necessari al suo confezionamento creativo, l'iniziativa, dall'alto valore sociale, ha riscosso un vero e proprio successo.

Si tratta, infatti, di un'importante attività di socializzazione che consente alle detenute di uscire dalle celle e lavorare in gruppo e contribuire, grazie al proprio impegno, a salvare la vita di tantissimi bambini lontani.

La direzione del carcere ha espresso l'intenzione di avviare analoga esperienza nella sezione maschile, coinvolgendo detenuti con abilità sartoriali.

Il Laboratorio, promosso dal Comitato dell'UNICEF di Bologna,  è formato da gran parte delle  detenute della sezione femminile della Casa Circondariale di Bologna, e, per l’UNICEF, dalla Presidente Lea Boschetti, dalle due validissime “pigottare” Rosanna Taruffi e Carla Venturi, e dall’avvocato Cristian Prestinenzi. All’inizio il lavoro comune  ha avuto  una frequenza settimanale,   ma da gennaio  in poi, visti gli eccellenti risultati di abilità e di autonomia già raggiunti dalle detenute, gli incontri, finalizzati soprattutto alla consegna dei materiali, al confronto su quanto realizzato e  al ritiro delle pigotte, avranno  una cadenza bisettimanale, mentre le detenute potranno impiegare nel laboratorio pigotte vari pomeriggi la settimana. 

Sull'onda di questa positiva esperienza, i volontari del Comitato dell'UNICEF di Bologna stanno progettando, previa intesa con la direzione del carcere, di celebrare con le detenute, la ricorrenza del prossimo 8 marzo, Festa della donna.

27/01/2011

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