Inondazioni in Vietnam centrale, 1,5 milioni di bambini a rischio sanitario

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21/10/2020

Diffuse inondazioni e frane in 5 provincie nel Vietnam centrale, hanno esposto più di 1,5 milioni di bambini a rischio di malattie, scarsa nutrizione e ritardi nello sviluppo.   Almeno 135.000 famiglie hanno subito le conseguenze dirette dei livelli dell’acqua alluvionale, in certe comunità arrivata fino a 2 metri, e oltre mezzo milione di persone non può accedere a fonti di acqua protette.  

«Case devastate, raccolti e mezzi di sussistenza distrutti, infrastrutture danneggiate. Ad oggi, 42 strutture sanitarie comunali sono state segnalate come danneggiate e molte altre sono isolate e inaccessibili a causa dell’acqua alluvionale, molte madri e bambini non possono ricevere assistenza medica di base e preventiva, così importante in momenti come questo di maggiore pericolo di malattie», ha dichiarato Francesco Samengo, Presidente dell’UNICEF Italia   In molte zone, le scuole sono state danneggiate e rimarranno temporaneamente chiuse. Come risultato, circa 1,2 milioni di studenti ora non frequentano la scuola e l’apprendimento è interrotto.   C’è poco tempo per fornire aiuti dato che un nuovo ciclone si avvicina alla stessa regione costiera e potrebbe abbattersi nei prossimi giorni.

Gli esperti dell’UNICEF si sono uniti a un team guidato dalla Viet Nam Disaster Management Authority e hanno raggiunto le provincie più colpite per verificare le condizioni dei bambini e delle donne e capire l’intera portata dei bisogni.   Sulla base di queste informazioni, l’UNICEF raccoglierà e destinerà ulteriori fondi e personale per sostenere il Governo e le comunità a rispondere a così tante sfide.   

«Inondazioni e frane hanno causato gravi danni alle comunità visitate. Le scuole sono state danneggiate, libri e altri materiali scolastici sono stati distrutti dall’acqua. La popolazione non può accedere ad acqua corrente, i bagni sono sommersi e la mancanza di servizi per l’igiene personale sta incrementando i rischi, abbiamo già identificato malattie diarroiche e ginecologiche,» ha dichiarato Ly Phat Viet Linh, Specialista d’Emergenza dell’UNICEF in una missione verso Quang Binh, una delle provincie più colpite fino ad ora.  

«L’UNICEF ha allocato una cifra iniziale di 100.000 dollari per la risposta all’emergenza per i settori di acqua, igiene, salute, nutrizione, istruzione, supporto psicosociale e protezione dell’infanzia,» ha dichiarato Rana Flowers, Rappresentante UNICEF in Vietnam.  
«Mentre rispondiamo con urgenza ai rischi sanitari, dobbiamo riportare i bambini a scuola. Date le circostanze, molti potrebbero avere bisogno di ritornare all’apprendimento da remoto – quindi verificare l’accesso e la connessione è un’azione importante per il team dell’istruzione.

Allo stesso tempo, dobbiamo prestare molta attenzione al benessere mentale dei bambini – con estrema consapevolezza su quanto questo disastro abbia avuto impatto sui bambini – non solo alla salute fisica e nutrizionale.   Donne e bambini spesso affrontano rischi maggiori di protezione e spesso affrontano stress e ansia cui dobbiamo rispondere prima possibile,» ha aggiunto Flowers.  

Con la previsione di ulteriori piogge, l’UNICEF sta monitorando attentamente i rischi sanitari, compresa l’individuazione di soluzioni per rispondere alle sfide attuali – come la diffusione di malattie, mancanza di alimenti nutritivi per le donne e i bambini, visite mediche e cure per donne in stato di gravidanza o servizi per continuare le vaccinazioni di routine.   «Mentre arrivano notizie dallo staff dell’UNICEF nelle provincie colpite – i danni sono strazianti e i rischi sempre maggiori per i bambini. Queste popolazioni già soffrivano dell’impatto del COVID, e la loro capacità di recupero è messa alla prova. L’UNICEF porge le sue più sincere condoglianze a tutte le persone colpite. Chiediamo alla nostra famiglia di sostenitori in tutto il mondo di supportare gli sforzi per la ripresa,» ha concluso Flowers.

21/10/2020