Rapporto di UNICEF Germania, 250 milioni di bambini crescono in zone colpite da conflitti

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04/07/2016

5 luglio 2016 - Dalla Seconda guerra mondiale a oggi, mai così tanti bambini e ragazzi hanno subito le conseguenze di conflitti e calamità naturali

Secondo un rapporto pubblicato dall’UNICEF Germania, circa 250 milioni di ragazzi e ragazze nel mondo stanno crescendo in aree colpite da conflitti. Nel solo 2015, 16 milioni di bambini sono nati in aree in conflitto.

E molti altri sono esposti a rischi di disastri naturali come siccità, inondazioni e epidemie.

Allo stesso tempo la complessità e la durata delle emergenze sono aumentate ovunque - dall'Afghanistan alla Siria, dallo Yemen al Sud Sudan.

Il rapporto UNICEF ha documentato nel 2016 terribili avvenimenti per i bambini che vivono in aree colpite da crisi:

  • Nel mondo, a causa delle crisi in atto e dei disastri naturali, circa 75 milioni di bambini e adolescenti (3-18 anni) non possono frequentare l'asilo o la scuola, se non in modo irregolare.
  • In media, ogni giorno 4 scuole o ospedali sono obiettivi di attacchi armati. Solo nel 2014 in Afghanistan sono stati registrati 164 attacchi a scuole. Nello stesso periodo in Iraq ci sono stati 67 attacchi. In Nigeria, dall’inizio delle violenze, il gruppo terroristico di Boko Haram ha distrutto o danneggiato 1.200 scuole e ucciso oltre 600 insegnanti.
  • In Siria, solo nel 2015, l’UNICEF ha verificato oltre 1.500 violazioni gravi dei diritti dei bambini, e questa è solo la punta dell’iceberg. Nel 60% dei casi, i bambini sono stati uccisi o mutilati da bombe lanciate in aree densamente popolate. Un terzo delle vittime sono state uccise lungo la strada per andare a scuola.
  • Nelle guerre o quando sono costretti a fuggire, la fiducia dei bambini è distrutta. Secondo l’UNICEF circa il 20% dei bambini colpiti da conflitti in Medio Oriente sono a rischio di sviluppare problemi di salute mentale, con il 3-4% a rischio di sviluppare problemi molto gravi se non riceveranno aiuto.
  • Nel 2015, l’UNICEF ha coordinato 310 operazioni di emergenza a livello globale in 102 paesi colpiti da conflitto, crisi o disastri naturali. Insieme con le organizzazioni partner, l’UNICEF ha garantito acqua potabile a 25,5 milioni di persone e vaccini contro il morbillo a 23 milioni di bambini. 2 milioni di bambini colpiti da malnutrizione grave hanno ricevuto cure. 7,5 milioni di ragazzi e ragazze hanno avuto accesso alle scuole e 3,1 milioni sono stati raggiunti da programmi di assistenza psicologica.

© UNICEF/UN018992/George

Due bambini seduti tra le rovine bruciate della loro scuola nel Sud Sudan. © UNICEF/UN018992/George


«La protezione dei bambini e i programmi per l’istruzione sono un’ancora di salvezza per milioni di bambini nei paesi colpiti da crisi» spiega Cornelius Williams, a capo dei programmi di protezione dell'infanzia dell'UNICEF. «I bambini spesso sono incredibilmente resilienti. Se hanno a disposizione spazi sicuri dove giocare e imparare, possono crescere e svilupparsi anche se hanno vissuto le esperienze peggiori».

L’UNICEF sottolinea che: i bambini nelle regioni colpite da crisi hanno urgente bisogno dell'accesso ad acqua potabile, cibo e medicine.

Soccorso umanitario e assistenza allo sviluppo devono andare di pari passo affinché i bambini e le bambine possano avere un’infanzia migliore – anche nelle condizioni più difficili. Ciò significa garantire loro protezione, cure e la possibilità di studiare.

04/07/2016

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